Ci sono tutti i sintomi dell'accreditamento del concetto di radio digitale DAB tra le tecnologie "mainstream", quelle familiari a milioni di utenti (e acquirenti). Spinta dall'allargamento delle zone di copertura - dalla Norvegia, che sarà con tutta la proabilità la prima nazione al mondo a spegnere la radio analogica in FM, a grandi nazioni come UK, Germania, Australia, presto Francia e speriamo anche Italia, nell'imminenza del lancio del progetto di radio digitale in Trentino - nonché dall'arricchimento della scelta dei contenuti, il Digital Audio Broadcast registra un aumento geometrico del numero di marche e apparecchi immessi sui mercati.
I designer norvegesi di Skrekkøgle sono riusciti a costruire Plugg, un prototipo di radio DAB, utilizzando addirittura una stampante 3D. L'interfaccia è ultralineare, la radio si accende e si spegne con un tappo di sughero. L'idea è dimostrare un diverso concetto di interazione, ma quel che conta è il dispositivo con cui si interagisce è una radio digitale.
Plugg from Skrekkøgle on Vimeo.
Se Plugg può essere considerato un semplice esperimento, la britannica Revo e la svizzera GenevaLab attaccano direttamente il mercato finale con due apparecchi DAB tra loro molto diversi ma uniti dall'obiettivo di fornire una soluzione all in one. Revo Pixis è una radio DAB+/FM con display a colori touch e una navigazione che si limita a una unica grande manopola. Il prezzo suggerito di 99 sterline la colloca in una fascia di prodotti intermedia rispetto a Geneva WorldRadio, erede della grande tradizione anni 50 e 60 degli apparecchi "portatili" a onde corte. Ora le stazioni "di tutto il mondo" si ricevono via Internet e Geneva WorldRadio lo fa con un escamotage: il ricevitore non integra l'elettronica per la ricezione e la decodifica diretta degli stream radiofonici Web, ma la sua interfaccia Bluetooth permette di sintonizzare WorldRadio sullo stream ricevuto dallo smartphone o dal tablet. La funzionalità radiofonica copre le frequenze e le modulazioni del DAB+ e dell'FM con RDS. Unico difettuccio di questa soluzione è un prezzo di 349 euro che non è propriamente regalato, ma è giustificato o almeno spiegabile con la presenza di due stadi di amplificazone, uno analogico per l'FM, l'altro digitale per gli streaming audio ricevuti via Bluetooth. Un particolare interessante: tanto la scozzese Revo che la ticinese (la sede è a Balerna) GenevaLab, sono evidentemente interessate al nostro mercato. Il manuale della Pixis è in lingua italiana, mentre Geneva WorldRadio ha un distributore milanese. Sounders, che ha anche un accattivante sito Web.
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