27 maggio 2006

Another one bites the dust


Eccone un'altra che ci lascia. Su DXLD è circolato l'altro giorno l'annuncio della chiusura delle trasmissioni in onde corte dell'emittente nazionale slovacca. Secondo il suo sito Web ufficiale Radio Slovakia trasmetterà ancora fino al 30 giugno, poi addio. Tutti su Internet o sul satellite, almeno finché questi due canali dureranno. Le varie redazioni (la Slovacchia trasmette anche in spagnolo, francese, russo, tedesco, per quel che vale adesso ecco la schedule) verranno dimezzate, due giornalisti invece di quattro, quindi non si tratta di risparmiare solo sulle bollette. Siamo realistici. Le onde corte saranno un medium di nicchia, ma chi andrà ad ascoltarla via Internet? Forse solo gli slovacchi espatriati o che lavorano all'estero. Un target importante, non dico di no, forse è più opportuno assicurargli la qualità del segnale digitale. A me sembra che tutto sommato si potesse continuare a tenere acceso un canale su un mezzo così pratico e comodo per gli ascoltatori e in grado di dare buona copertura in un mondo affamato di dialogo e di scambi, economici, culturali, turistici. Certe decisioni, sfrondate delle loro tristi motivazioni finanziarie (chissà che senso aveva sciogliere la federazione cecoslovacca?), in fin dei conti suonano ottuse. In Slovacchia si vota il 17 giugno, quindi non si può escludere che la nuova amministrazione cambi idea, ma certo questa appare un'ipotesi inverosimile.
Per ascoltare da noi questa nazione non resteranno che quelle poche frequenze ancora occupate sulle onde medie, in particolare i 1098 kHz di Radio Regina Bratislava, stazione della quarta rete della radio slovacca. Il segnale a Milano è discreto di notte, anche se con i suoi 50 kW il trasmettitore non è certo una powerhouse.

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