06 maggio 2006

La foresta di QRSSherwood

Il boschetto che si vede nella foto è quello di una zona verde metropolitana, per la precisione Parliament Hill di Londra. Il signore accoccolato vicino al suo laptop non è un broker della City in pausa pranzo, ma un radioamatore collegato a un ricevitore (nella foto non si vede, ma c'è: è stato costruito dentro a una scatola di mentine e riceve le frequenze intorno ai 10140 kHz). La fotografia è appena apparsa sul sito di uno dei "cavalieri" del QRSS, la modalità telegrafica a bassissime potenza e velocità di trasmissione che diversi radioamatori europei e no stanno sperimentando in questo momento. La spedizione a Parliament Hill si è svolta ieri, 5 maggio, con la partecipazione di Hans Summers e Andrea Borgnino in trasferta britannica. Entrambi sono protagonisti della sperimentazione del QRSS con i loro radiofari sui 10 metri (potenza variabile da qualche manciata a poche centinaia di milliwatt, con risultati spettacolari quanto a distanze coperte); mentre per le comunicazioni a due vie - lo ricordiamo - si utilizzano soprattutto le onde lunghe, intorno ai 136 kHz. Il resoconto della missione, fortunatamente sfuggita alle forze dell'ordine (di questi tempi non è facile convincere i poliziotti che avere in tasca una scatoletta metallica da cui fuoriescono tanti fili è una cosa perfettamente innocua), è già online all'indirizzo http://www.hanssummers.com/radio/qrssrx/. Lo segnalo un po' per la buffa immagine dei due eroici telegrafisti ultra-lenti realizzata, scrive Hans, da un ignaro londinese che sedeva qualche panchina più in là (e che da ieri ha qualcosa di straordinario e incredibile da raccontare ai nipoti). Ma soprattutto per i dettagli relativi al ricevitore a conversione diretta, quarzato sui 10140 kHz e usato per questa prova, davvero curiosa. L'originale radio, alla quale Hans ha attaccato, senza discesa coassiale, un dipolo di circa 7 metri, viene alimentata dai 5 volt in uscita dalla porta USB del computer, dove gira il software ARGO. Sul sito viene indicato lo schema circuitale, proposto da un radioamatore italiano, Paolo I1DFS, come variante a un progetto apparso una decina d'anni fa su QST. Beh, nessuno ha mai detto che i matti non possono fare radio. Anzi.

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