Questa, appena apparsa sul sito di Roberto Borri I1YRB è la forma d'onda del segnale DRM+ da poco andato on air a Torino su una frequenza di 55,8 MHz in banda VHF I (sono previste anche emissioni in banda II/FM) nell'ambito di una sperimentazione organizzata a scopo di validazione da Associazione Radio Maria, World Family of Radio Maria e Fondazione Formare, sotto il coordinamento di Claudio Re. Claudio sta anche organizzando un simposio articolato su tre giornate (19 - 20 - 21 ottobre). La giornata centrale sarà dedicato a un incontro tra i promotori, gli interessati e la stampa.
Il DRM+ è una estensione della norma Digital Radio Mondiale pensata per la propagazione su frequenze tra 30 e 174 MHz. Dopo le prime, parziali delusioni riscontrate da questo sistema applicato alla trasmissione in onde corte e in onde medie, dove ai numerosi test effettuati non è finora seguito un elevato coinvolgimento da parte del mercato dei ricevitori, l'uso di un sistema digitale a occupazione di banda relativamente contenuta (100 kHz), eentualmente compatibile con politiche di gestione dello spettro a regime misto analogico digitale, potrebbe essere una alternativa o un complemento alle attuali trasmissioni in FM analogico. Questo anche nel contesto di un potenziale riuso delle frequenze in banda I lasciate libere dallo switchoff televisivo, che potrebbe portare alla creazione di porzioni di spettro solo digitale da affiancare alla tradizionale banda II.
DRM+
Radio Maria inizia il primo test di trasmissione in Italia
Associazione Radio Maria, World Family of Radio Maria e Fondazione Formare hanno
congiuntamente promosso un pool tecnico di esperti al fine di realizzare, per la prima volta sul territorio nazionale, lo svolgimento di test di trasmissione in DRM+.
Il DRM+ è parte del sistema di trasmissione DRM (Digital Radio Mondiale) che utilizza frequenze comprese in uno spettro tra 0.1 MHz e 174 MHz. Questa innovativa tecnologia permetterà di offrire una qualità migliore del segnale unitamente ad una trasmissione contemporanea di tipo analogico e digitale, con caratteristiche di propagazione che si prestano a soddisfare le molteplici esigenze delle emittenti in relazione al rispettivo bacino d’utenza.
I membri del pool assicureranno la disponibilità di risorse tecnologiche e conoscenze professionali tali da consentire lo svolgimento dei test, per la durata di un anno, presso l’area metropolitana di Torino in virtù di una licenza rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni. La sperimentazione avverrà congiuntamente in Banda I ed in Banda II (FM) in modalità combinata, tramite le strutture allestite assieme al “CSP innovazione nelle ICT”. Obiettivo primario è la verifica dei parametri di affidabilità, qualità e polifunzionalità d’uso del sistema DRM+, con possibili applicazioni anche in aree internazionali ove già opera il network World Family of Radio Maria, presente in 53 Paesi nei cinque continenti (www.radiomaria.org). Un simposio dedicato a tale sperimentazione si terrà nei giorni 19-20-21 ottobre 2010, con visite guidate alle postazioni radio e analisi della copertura del segnale.
1 commento:
Spregevoli. Il DRM e Radio Maria.
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