09 marzo 2006

Prima che il Signore trovi te

E' un fatto che molti commentatori di casa nostra, pronti a disquisire su termini modaioli come teo-cons o Bible Belt, farebbero bene a studiare più da vicino. Una discreta porzione delle onde corte è ormai occupata dall'emittenza a carattere esplicitamente religioso, che in questo mezzo relativamente povero ha trovato un fertile sentiero di proselitismo, evangelizzazione vera o presunta e, spiace dirlo, sostegno finanziario. Sui nostri giornali veniamo di solito a sapere di questo o quel televangelista di turno. Ce ne sono persino da noi, tanto che un comico attento come Corrado Guzzanti ha saputo trovare pane per i suoi denti parodistici (ricordate Quelo o Snack & Gnola?). Ma il nocciolo duro dell'evangelismo mediatico passa soprattutto per le onde della radio, locale e internazionale. La radio costa poco, sia dal punto di vista delle infrastrutture, sia da quello dei terminali utente. Oggi su DXLD (da ateo convinto Glenn Hauser è molto attento al fenomeno) leggevo di una società canadese, la Galcom, specializzata nella realizzazione di radioline portatile ad alimentazione solare e a frequenza fissa. Sono pensate per la distribuzione, magari gratuita, tra popolazioni e comunità di individui che non potrebbero neanche permettersi l'acquisto di una piccola radio sintonizzabile da pochi dollari. Nella falsa sensazione di onnipotenza (ulteriormente rafforzata quando sullo schermo appare il volto, sempre più tirato e artificiale, dell'ex uomo del destino) che i nostri quattro televisori per appartamento ci danno, tendiamo a dimenticare che le statistiche sulla povertà sono vere, non come quelle che ci propinano i nostri sondaggisti. Le radioline Galcom possono ascoltare una stazione sola e potete scommetterci: quasi sicuramente è religiosa.
Quando si utilizzano le onde corte, le opportunità missionarie, più o meno spiritualiste che siano, si moltiplicano addirittura. Avremo innumerevoli occasioni di parlarne, vista la mole cospicua di emittenti religiose (anche piuttosto ghiotte dal punto di vista del cacciatore delle stazioni lontante) nelle varie bande internazionali. Negli Stati Uniti è un filone sempre molto fiorente, anche perché per legge le onde corte non possono essere utilizzate per trasmettere al solo pubblico americano. Molti broadcaster religiosi le utilizzano per evangelizzare le nazioni confinanti, soprattutto il Messico, ma anche per arrivare nei ricchi (di anime e spesso di denari) paesi asiatici ed europei. In genere il campo si divide, non troppo nettamente in due. Da una parte ci sono i broadcaster ispirati a movimenti religiosi mainstream cristiani, cattolici o riformati. Ma grande è lo spazio occupato dal cosiddetto denominazionismo, termine che abbraccia soprattutto negli USA culti e vere e proprie sette di collocazione assai più incerta. Tra le denominazioni più strambe rappresentate sulle onde corte, c'è senz'altro quella delle Assemblee di Yahweh, un culto personalizzato (su misura dell'Anziano Jacob O. Meyer) nato a Bethel, in Pennsylvania. I sermoni del reverendo Jacob, quattro ore di ininterrotto richiamo a una imminente fine del mondo, si possono sentire fino alle 21 UTC sulla frequenza di WMLK, che da vent'anni trasmette "per l'Europa". Il segnale, ormai è ridotto al lumicino. Il trasmettitore, forse di 50 kW, ha più di vent'anni (la licenza FCC di WMLK, un call, si legge sul sito Web del stazione, "rivelato" direttamente da Yahweh perché "mal'ak" significa messaggero o angelo) e quello nuovo da 250 kW è in perenne fase di installazione. Seguendo questo link potrete seguire la voce del pastore Meyer nelle ultime profezie del sermone di venerdì scorso, fino all'annuncio di chiusura su 4265 kHz (non fidatevi di quello che sentite, l'annuncio è vecchio e parla di una vecchia frequenza). I fedeli delle Assemblee di Yahwe ritengono che la Bibbia, vada interpretata nella sua interezza in senso letterale e che il buon Dio debba tassativamente essere invocato col suo nome (per altro ineffabile, ma inutile andare troppo per il sottile) corrispondente al tetragramma ebraico. L'interpretazione letterale si spinge fino al rispetto dei precetti ebraici, inclusi quelli alimentari. Gli assembleari pensano di essere a metà strada tra ebraismo e cristianesimo e ovviamente chiamano "Messiah" Gesù. Pardon, Yehoshua.




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