Enrico Li Perni, il tecnico di radiofrequenza e radioamatore che in Kenya, con la sua ditta, lavora insieme e per conto di un contractor internazionale per la realizzazione di impianti e ponti radio è appena tornato a Nairobi dal villaggio turistico dove è rimasto bloccato in questi drammatici giorni di scontri etnico-politici postelettorali. Enrico gestisce anche una stazione FM rivolta ai turisti italiani. Ecco le considerazioni che mi ha gentilmente inviato via mail. Le sue sono poche righe che descrivono perfettamente una situazione purtroppo niente affatto eccezionale per una vasta parte del mondo. E considerate che in Kenya, come altrove, non è solo questione di tenere calme qualche decina di turisti italiani. Le onde corte potrebbero svolgere una funzione fondamentale proprio su un terreno vitale per l'intero pianeta come il processo di democraticizzazione. Rifiutarsi di prendere in considerazione questo ruolo con i vantaggi di una informazione accurata distribuibile e accessibile con investimenti tutto sommato contenuti o inquadrare il discorso all'interno di un dibattito tra ricchi annoiati sulla superiorità di questo o quell'altro medium, magari digitale, è da incoscienti. Specie quando le nazioni occidentali che fanno le pulci a questo mezzo bollandolo come "obsoleto" sono poi le prime a spendere miliardi di dollari per missioni militari di efficacia alquanto dubbia. E' un bello schifo e Enrico ha ragione da vendere quando parla di vergogna a proposito della sospensione delle trasmissioni di RAI International in onde corte.
Caro Andrea,
Appena di ritorno dalla costa del kenya dove siamo rimasti bloccati fino ad oggi. Viaggio allucinante oltre 600km con l'auto senza freni dopo che all'andata abbiamo centrato una mucca sull'autostrada.
Le uniche notizie che si riescono a sentire sono solo tramite la BBC.
Ero a Watamu 20 Km a sud della cittadina di Malindi, ho dovuto spegnere la radio italiana per via del GR con notizie non controllate dal governo del Kenya; l'unica mia fonte era tramite un giocattolino cinese da 4 euro sintonizzato di giorno a 17.730 Mhz e la sera sui 6.600Mhz [probabilmente Enrico utilizza un piccolo apparecchio a singola conversione e la lettura della frequenza è imprecisa, NdR]
Che vergogna che l'italia abbia abbandonato le OC ( notare la i minuscola). In effetti satellite non ce ne era, corrente neanche, niente benzina, latte pane acqua sigarette, solo la vista dell'Oceano indiano e il cancello del vilaggio turistico che ti catapultava in un mondo di disordini che vedi solo in televisione in qualche paese a te lontano. Il giocattolino sintonizzato sulla BBC era l'unica fonte di notizie obbiettive e non di parte. Facevo il sunto in italiano per i centinaia di turisti che son venuti dall'italia precedentemente ai fatti.
Non ci son balle che tengano, la radio in OC e' di fondamentale importanza per scavalcare i confini policiti e di censura nei paesi di dubbia coscienza.
Enrico
Nairobi 2-01-2008