Fa un importante passo avanti la regolamentazione della tecnologia "white spaces" in Europa e con essa l'arrivo dei dispositivi "cognitivi" che la sfrutteranno. Il regolatore britannico OFCOM ha pubblicato la sua proposta di quadro normativo, aprendo le porte alla discussione delle parti interessate. Come è noto, la riduzione degli spazi frequenziali utilizzati per la TV analogica, ormai spenta, ha comportato la creazione di nuove risorse di spettro da destinare a servizi non broadcast, tipicamente di larga banda senza fili. Ma gli "spazi bianchi" sono qualcosa di molto diverso: si tratta infatti di consentire l'uso di frequenze generalmente allocate alla televisione digitale, in funzione però della loro disponibilità a livello locale. Come avviene negli Stati Uniti, la proposta di OFCOM consiste nel definire l'uso di apparecchi che prima di impegnare una determinata frequenza consultano un apposito registro delle risorse occupate in una data località.
Ecco un esempio degli usi cui potrebbero essere destinati i futuri apparecchi:
Enhanced Wi-Fi: The majority of current Wi-Fi devices operate in spectrum at 2.4GHz. White spaces could provide new capacity, while boosting the range of devices, potentially enabling Wi-Fi networks that stretch across towns and cities. This is due to the lower frequency of TV white spaces (typically between 470 MHz and 790 MHz).
Rural broadband: White spaces could be used to provide rural locations with broadband services. In practice, this could be achieved by building a network of transmitters that use white spaces to link remote houses and villages to larger towns that are already connected to the internet.Machine-to-Machine communications: This relatively new area of innovation allows information to be exchanged between different devices. This could be especially useful for wirelessly measuring utility meters in consumers’ home, for example, or allowing businesses to wirelessly track their inventory.
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