08 novembre 2012

La band suona live attraverso il Web con la piattaforma hypertech di Google


Una sventagliata di tecnologie software è alla base di un nuovo servizio Google che farà certamente discutere. Si chiama JAM with Chrome, si utilizza attraverso il browser e trasforma Google Chrome in una console di regia musicale per esecuzioni live con uno o più solisti (fino a quattro). 

La miscela di strumenti tecnologici è impressionante. JAM si serve di quattro standard HTML5: le Web Audio API, i canali di comunicazione tra server Websockets, la grafica di Canvas, e gli stili personalizzabili di CSS3. Il tutto viene ospitato sulla infrastrutture cloud di Google e sul nuovo Google App Engine, una piattaforma per lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni cloudizzate. Il middleware che, è il caso di dire, orchestra gli input che arrivano dai partecipanti alle jam sessions, è stato sviluppato in GO, un nuovo linguaggio di programmazione pensato per questo tipo di parallelismo. 
Il servizio è al momento sperimentale, si entra gratuitamente e dopo aver impostato un nickname si procede alla scelta di uno qualsiasi tra sedici strumenti: chitarre, tastiere, percussioni. A questo punto si può procedere agli inviti, distribuendo un link abbreviato o pescando nei social network. Un tweet, per esempio, consente a un amico di accendere il browser e unirsi al concerto. Gli strumenti prevedono però diversi livelli di automazione, con giri armonici e ritmi impostati nella funzione autoplay. 
Per approfondire gli aspetti di questa incredibile realizzazione è in funzione un blog del sito HTML5rocks, che riunisce già parecchi sviluppatori di aziende come Google, Adobe, Liquid Web e altre. Libidine allo stato puro se pensiamo alle implicazioni possibili: pensiamo per esempio a una stazione radio che organizza un concerto live e lo ritrasmette online oppure on air. Altri esperimenti di questo genere sono catalogati sul sito Chrome Experiments.

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