Alpine presenta CDE-135BT, il primo sinto CD a offrire il controllo dell’App vTuner per iPhone, per ascoltare le stazioni radio in streaming con un’eccellente qualità audio.Una volta scaricata l’applicazione vTuner, è possibile collegare via USB il proprio iPhone alla sorgente CDE-135BT. Dal frontalino si possono così selezionare tutte le emittenti radio che trasmettono in streaming via Internet, cambiare genere musicale e anche accedere a tutti i tipi di talk show o trasmissioni sportive disponibili. L’ascolto della musica via Internet ha la particolarità di garantire una qualità sonora pura; la tecnologia della sorgente Alpine ne rende ancora più performante l’ascolto.E’ presente anche il modulo Bluetooth integrato, per una gestione semplice e ottimale delle chiamate e della rubrica degli Smartphone associati. E’ possibile memorizzare fino a 6 numeri preferiti, oltre a visualizzare sul display della sorgente Alpine lo stato di carica della batteria e la ricezione di SMS.Sempre senza l’ausilio di alcun cavo, è possibile ascoltare la musica memorizzata sul telefono direttamente via Bluetooth.CDE-135BT dispone di un doppio ingresso USB: uno anteriore da usarsi per un collegamento permanente, e uno posteriore per collegare dispositivi portatili.Grazie alla pratica funzione Quick Search di cui è dotata, è possibile ricercare rapidamente i brani preferiti memorizzati sull’ iPod e/o iPhone collegato alla sorgente.Per una massima personalizzazione estetica, il colore del tasto principale è disponibile in 4 colorazioni a scelta (verde, blu, rosso e ambra), mentre per tutti gli altri tasti l’illuminazione è verde o rossa.Prezzo consigliato al pubblico: 249,90 Euro
Ascolto, linguaggi, tecnologie, storia, geopolitica, cultura della radio: emittenti locali, internazionali e pirata • Web radio • radio digitale • streaming music • ham radio • software defined and cognitive radio • radiocomunicazioni • regolamentazione
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23 agosto 2012
Nielsen: You Tube domina nell'ascolto ma non nella scoperta di nuova musica
Le notizie sulla sua morte sono ampiamente esagerate. Mi ha incuriosito il fervore con cui l'edizione online di Repubblica di ieri compilava il necrologio della radio, "uccisa" (accidenti a quello che ha composto la canzone Video killed the radio star, titolo che è diventato un tormentone inevitabile in ogni articolo di giornale che a mesi alterni annuncia la morte o la resurrezione della radiofonia) dai video di You Tube. Citando uno studio Nielsen Ernesto Assante certifica l'ormai assoluto predominio della piattaforma video di Google come strumento preferito dai giovani per i loro consumi musicali. Negli Stati Uniti la radio, ma anche i CD e iTunes, sono indietro nelle preferenze degli ascoltatori più giovani. Sono andato a cercarmi la fonte originale di questa ferale notizia e ho verificato che in effetti il report Music 360 rilasciato da Nielsen una settimana fa afferma che 64 teenager su 100 riferiscono di ascoltare musica su You Tube, contro i 53 su 100 che citano la radio come strumento primario.
Lo stesso studio Nielsen offre ad altre testate e blog lo spunto per sottolineare l'ottimo stato di salute della radio. La quale a ben vedere sarebbe, sempre secondo Nielsen, il medium di prima scelta quando si tratta di scoprire nuovi gruppi e canzoni. Il trend in sé non è per niente una novità, sono anni ormai che i consumi musicali giovanili sono orientati ai videoclip e CD, mp3 e compagnia suonando vengono snobbati. Repubblica (che ogni anni dedica almeno due pagine alla sorprendente longevità della radio), non deve aver mai sentito parlare di piattaforme come VEVO, con cui le major musicali cercano di rivitalizzare il comparto della musica commerciale. Il video musicale permette di rimoiazzare la vendita di brani e dischi con la vendita di pubblicità. Come ha sempre fatto la radio, se non fosse che ormai lo spot puramente vocale non se lo fila più nessuno.
Quando però si tratta di esplorare nuovi generi e individuare nuovi artisti, Nielsen ci avverte che la radio è ancora enormemente più utilizzata di You Tube (48% contro il 7). Evidentemente su YT ci si va più che altro a colpo sicuro, per trovare i brani dei cantanti che abbiamo imparato a conoscere altrove. Ed è qui che la radio, on air o online, conta ancora moltissimo e ha ampio margine di manovra. Altro che video killed the radio star...
Radio is still the dominant way people discover music
48% discover music most often through the radio
10% discover music most often through friends/relatives
7% discover music most often through YouTube
More teens listen to music through YouTube than through any other source
64% of teens listen to music through YouTube
56% of teens listen to music on the radio
53% of teens listen to music through iTunes
50% of teens listen to music on CD
Positive recommendations from a friend are most likely to influence purchase decisions
54% are more likely to make a purchase based off a positive recommendation from a friend
25% are more likely to make a purchase based off a music blog/chat rooms
12% are more likely to make a purchase based off an endorsement from a brand
8% of all respondents share music on social networking sites, while 6% upload music.
Music player apps are most prevalent, followed by radio and music store apps
54% have music player apps on their smartphones
47% have radio apps on their smartphones
26% have music store apps on their smartphones
Data for Music 360 were collected via 3,000 online consumer surveys using Nielsen’s proprietary, high-quality ePanel in the United States. Topics addressed in this study include: where/when music is consumed, through which device(s), apps and services; digital vs. physical purchases; the process of discovery, and how/when discovery converts to purchase; insights around spending, share of wallet, and retailer preferences; live events; and much more.
22 agosto 2012
Christian Vision spegne le onde corte sudamericane. In Mali VOA "trasmette" sul cellulare
L'emittente religiosa Christian Vision ha deciso piuttosto repentinamente di cessare a partire dal 17 di agosto ogni trasmissione in onde corte rivolta all'America Latina dagli impianti cileni di CVC La Voz da Calera de Tango, che verranno smantellati. Le ragioni? La solita miscela di retorica sui giovani che preferiscono usare telefonini e Facebook in un continente di vaste proporzioni che non può garantire ovunque una copertura cablata o senza fili.
L'inesorabile tendenza alla migrazione verso nuove piattaforme di distribuzione investe del resto le strategie di Voice of America nella stessa Africa. Da pochissimo ha preso il via il portale per gli ascoltatori VOA nel Mali. All'indirizzo di Mali1 si possono ascoltare o scaricare, attraverso una interfaccia minimale pensata per smartphone molto semplificati, notiziari di tre minuti in lingua francese. Target primario della iniziativa è la popolazione delle zone settentrionali della nazione sahariana, dove imperversano le bande di guerriglieri islamici che hanno giá chiuso con la violenza le emittenti locali in FM. La speranza ovviamente è che le infrastrutture del telefono cellulare non vengano prese di mira. Le onde corte sembrano ormai stregate: ci sono mille buone ragioni per continuare ad usarle, ma se le ricerche di mecato dicono che Internet e le reti telefoniche (la prima cosa che un governo ostile alla democrazia può controllare) sono le preferite dal pubblico, a New York come a Timbuktu, i broadcaster spengono la radio e accendono gli mp3 e lo streaming. Auguri.
21 agosto 2012
Grazie, Guglielmo
11 agosto 2012
La tigre del Bengala
1230-1300 on 7485 DKA 250 kW / 140 deg to SEAs English
1315-1345 on 9645 DKA 250 kW / 320 deg to SoAs Nepali
1400-1430 on 9605 DKA 250 kW / 290 deg to WeAs Urdu
1515-1545 on 9700 DKA 250 kW / 305 deg to SoAs Hindi
1600-1630 on 9450 DKA 250 kW / 290 deg to N/ME Arabic
1630-1730 on 9450 DKA 250 kW / 290 deg to N/ME Bangla
1745-1815 on 15520 DKA 250 kW / 320 deg to WeEu English (Voice of Islam)
1815-1900 on 15520 DKA 250 kW / 320 deg to WeEu English
1915-2000 on 13800 DKA 250 kW / 320 deg to WeEu Bangla
Ho realizzato un breve clip sulla spiaggetta del Cavallo di Favignana, potete farvi una idea sommaria del segnale su 7250 intorno alle 1230 UTC:
Radio Bangladesh non è una novità assoluta, si tratta al contrario di una vecchia conoscenza sulle onde corte. In questi ultimi anni tuttavia la sua presenza come servizio interazionale si era un po' diradata e l'attivazione di un nuovo impianto è il segno di una rinnovata volontà di acquisire una maggiore visibilità, soprattutto (immagino) rispetto agli ingombranti vicini indiani e pakistani. Guarda caso anche il Bhutan e Myanmar recentemente hanno deciso di estendere o potenziare l'uso delle onde corte, segno di un interesse che sembra quasi compensare le politiche di smantellamento messe in atto dalle potenze occidentali.
Vacanze sconnesse
Buone come sempre, anche se non eccezionali, le condizioni propagative troposferiche, sia nelle postazioni individuate a Pantelleria (nella parte sud e ovest dell'isola), sia qui a Favignana, nelle solite cale della parte ovest. Domina come sempre la costa spagnola tra Murcia e Valencia, a volte con segnali sorprendenti.
Forse la cosa più interessante sul piano della ricezione a lunga distanza è la scoperta della robustezza che a Favignana riescono a raggiungere insegnali di alcune stazioni africane in onde medie. Appena potrò posterò qui alcune registrazioni dalla Nigeria e dall'Angola. L'aspetto sorprendente per me è che per effettuare queste ricezioni ho utilizzato un semplice portatile Tecsun PL660 con la sua antenna in ferrite, lo stesso setup che mi è servito anche per ricevere l'audio e le portanti di qualche stazione brasiliana. La sensibilità di questa radiolina è davvero strabiliante.
Per scrivere queste righe sto utilizzando un iPad con una nuova app, Blogsy, che ancora conosco poco. Anche di questo vi saprò dire. Per ora è tutto, le vacanze radiofoniche e non solo continuano ancora per un po', spero anche per chi mi legge.