29 agosto 2012

Alpine, le radio in streaming salgono in auto


A 249 euro di prezzo consigliato (ma su eBay lo si vede già sotto i 225 euro), il sinto-CD per auto Alpine CDE-135BT rappresenta una alternativa interessante all'autoradio convenzionale. Grazie al supporto dell'applicazione "vTuner for Alpine", il dispositivo riproduce anche le stazioni radio ricevute in streaming attraverso un iPhone collegato alla porta USB. Naturalmente resta da considerare il costo complessivo dello streaming in movimento basato su connettività 3G...

Alpine presenta CDE-135BT, il primo sinto CD a offrire il controllo dell’App vTuner per iPhone, per ascoltare le stazioni radio in streaming con un’eccellente qualità audio.
Una volta scaricata l’applicazione vTuner, è possibile collegare via USB il proprio iPhone alla sorgente CDE-135BT. Dal frontalino si possono così selezionare tutte le emittenti radio che trasmettono in streaming via Internet, cambiare genere musicale e anche accedere a tutti i tipi di talk show o trasmissioni sportive disponibili. L’ascolto della musica via Internet ha la particolarità di garantire una qualità sonora pura; la tecnologia della sorgente Alpine ne rende ancora più performante l’ascolto.
E’ presente anche il modulo Bluetooth integrato, per una gestione semplice e ottimale delle chiamate e della rubrica degli Smartphone associati. E’ possibile memorizzare fino a 6 numeri preferiti, oltre a visualizzare sul display della sorgente Alpine lo stato di carica della batteria e la ricezione di SMS.
Sempre senza l’ausilio di alcun cavo, è possibile ascoltare la musica memorizzata sul telefono direttamente via Bluetooth.
CDE-135BT dispone di un doppio ingresso USB: uno anteriore da usarsi per un collegamento permanente, e uno posteriore per collegare dispositivi portatili.
Grazie alla pratica funzione Quick Search di cui è dotata, è possibile ricercare rapidamente i brani preferiti memorizzati sull’ iPod e/o iPhone collegato alla sorgente.
Per una massima personalizzazione estetica, il colore del tasto principale è disponibile in 4 colorazioni a scelta (verde, blu, rosso e ambra), mentre per tutti gli altri tasti l’illuminazione è verde o rossa.

Prezzo consigliato al pubblico: 249,90 Euro

28 agosto 2012

I sistemi del rover Curiosity: ecco come funziona davvero radio marte

Dopo la conferenza stampa NASA di ieri molti giornali pubblicano oggi la notizia sulla ricezione della "prima trasmissione radio da marte" "Radio Marte". Ora, la forma è un po' fuorviante perché sembra quasi che finora le sonde marziane abbiano comunicato a Houston con le bandierine. In realtà la "prima" riguarda il messaggio audio che il direttore della NASA, Charles Bolden, rivolge ai suoi collaboratori nella sala controllo: La registrazione è stata inviata verso il pianeta rosso dalle parabole della Deep Space Network e da lì è tornato indietro dal sistema di comunicazione integrato che permette all'ente spaziale americano di controllare gli spostamenti di Curiosity e a quest'ultimo di inviare a terra le spettacolari fotografie che stupiscono il mondo e i dati scientifici attesi dagli specialisti. Il Jet Propulsion Lab ha realizzato un bellissimo manuale illustrato, il Martian Scientific Laboratory telecommunication system design, liberamente scaricabile qui, dove troverete tutti i dettagli. I rover sono equipaggiati con due sistemi di ricetrasmissione, uno operativo sulla X-band (7.1 GHz iun uplink e 8.4 in downlink, ma se proprio volete le frequenze precise ecco la canalizzazione utilizzata nelle bande S e X, per il rover dovrebbe essere in funzione il canale 8 su 8406.851853 MHz) per i contatti diretti con la terra e un altro, attivo in UHF, con cui i veicoli marziani comunicano attraverso due satelliti in orbita intorno a marte, Odyssey e il Mars Reconnaissance Orbiter (tranquilli, esiste un manuale della Deep Space Network anche per Odyssey).

Interazione tra vento solare e geomagnetismo: gli effetti sulla propagazione

Tempo fa mi è capitato sott'occhio un bell'articolo scritto nel 2005 da Paul Harden, NA5N in cui vengono spiegati molto bene i meccanismi di interazione tra il campo magnetico terrestre e il vento solare. Quando il secondo si anima a causa del verificarsi di grossi eventi come i brillamenti o i buchi coronali, i livelli di ionizzazione della ionosfera e le condizioni geomagnetiche subiscono pesanti condizionamenti, che a loro volta incidono sulla propagazione delle onde medie e corte. Come suggerisce Harden, non tutte le tempeste solari vengono però per nuocere: il periodo di tempo di 24-48 tra l'esplosione di un brillamento e l'arrivo a terra della relativa onda d'urto, può essere molto positivo per chi sta dando la caccia a un segnale radio molto lontano. Dal 2005 a oggi sono stati ulteriormente analizzati gli effetti della componente verticale (Bz) del campo magnetico interplanetario. Quando questo vettore punta molto a sud, il ricongiungimento delle linee del campo magnetico solare con quello terrestre provoca forti flussi di corrente e condizioni geomagnetiche particcolarmente instabili, con cattiva propagazione. Proprio per questo motivo l'andamento di Bz oggi viene sorvegliato dagli appassionati che cercano di improvvisarsi "meteorologi spaziali".
Potete scaricare qui l'articolo di Harden, mentre qui (tra le varie fonti disponibili) troverete i dati sul vento solare e l'orientamento del vettore Bz. I momenti più favorevoli sono quelli immediatamente successivi a un brillamento e in presenza di angoli positivi per Bz.

26 agosto 2012

Le voci originali di Neil e Buzz

Neil Armstrong, il comandante della missione Apollo 11, il primo a mettere piede sulla luna, se n'è andato in questi giorni. E' rimasto con noi, invece, un intero esercito di mentecatti convinti che lo sbarco sulla luna sia solo una fiction massmediatica, frutto di una colossale macchinazione cospirazionista. A tutti dedichiamo qualche link alle risorse di archivio della NASA. Per prima una pagina dove si trovano in forma compatta gli audio più famosi, in particolare quello con la frase di Armstrong sul "piccolo balzo" di un uomo (retorica quanto volete, ma molto efficace):


Poi ecco una selezione di file del cosiddetto "onboard audio", con tutti i momenti più emozionanti della missione 11:

http://www.nasa.gov/mission_pages/apollo/40th/a11_audio_highlights.html (il database completo, con qualche buco dovuto alla cattiva qualità della registrazione, si trova qui). Tutte le comunicazioni audio delle missioni Apollo (e di tutte le altre con equipaggio umano) si trovano negli archivi del Johnson Space Center. Una introduzione molto dettagliata alle trascrizioni relative alla missione 11 si possono leggere qui:


mentre i PDF conservati nell'archivio si possono selezionare qui:

http://www.jsc.nasa.gov/history/mission_trans/mission_transcripts.htm (questo il PDF del traffico radio air-to-ground, fin dai primi istanti del lancio).
Tre anni fa, per celebrare il 40esimo anniversario dell'allunaggio, la NASA aveva ritrasmesso, in tempo reale, l'audio dell'intera missione. Purtroppo non riesco a trovare un link diretto a questa ritrasmissione, ma è possibile ricostruirne il flusso attraverso il database di cui vi ho dato l'indirizzo e tenendo sotto gli occhi le trascrizioni.
Grazie di tutto, Neil.



23 agosto 2012

Nielsen: You Tube domina nell'ascolto ma non nella scoperta di nuova musica

Le notizie sulla sua morte sono ampiamente esagerate. Mi ha incuriosito il fervore con cui l'edizione online di Repubblica di ieri compilava il necrologio della radio, "uccisa" (accidenti a quello che ha composto la canzone Video killed the radio star, titolo che è diventato un tormentone inevitabile in ogni articolo di giornale che a mesi alterni annuncia la morte o la resurrezione della radiofonia) dai video di You Tube. Citando uno studio Nielsen Ernesto Assante certifica l'ormai assoluto predominio della piattaforma video di Google come strumento preferito dai giovani per i loro consumi musicali. Negli Stati Uniti la radio, ma anche i CD e iTunes, sono indietro nelle preferenze degli ascoltatori più giovani. Sono andato a cercarmi la fonte originale di questa ferale notizia e ho verificato che in effetti il report Music 360 rilasciato da Nielsen una settimana fa afferma che 64 teenager su 100 riferiscono di ascoltare musica su You Tube, contro i 53 su 100 che citano la radio come strumento primario.

Lo stesso studio Nielsen offre ad altre testate e blog lo spunto per sottolineare l'ottimo stato di salute della radio. La quale a ben vedere sarebbe, sempre secondo Nielsen, il medium di prima scelta quando si tratta di scoprire nuovi gruppi e canzoni. Il trend in sé non è per niente una novità, sono anni ormai che i consumi musicali giovanili sono orientati ai videoclip e CD, mp3 e compagnia suonando vengono snobbati. Repubblica (che ogni anni dedica almeno due pagine alla sorprendente longevità della radio), non deve aver mai sentito parlare di piattaforme come VEVO, con cui le major musicali cercano di rivitalizzare il comparto della musica commerciale. Il video musicale permette di rimoiazzare la vendita di brani e dischi con la vendita di pubblicità. Come ha sempre fatto la radio, se non fosse che ormai lo spot puramente vocale non se lo fila più nessuno.

Quando però si tratta di esplorare nuovi generi e individuare nuovi artisti, Nielsen ci avverte che la radio è ancora enormemente più utilizzata di You Tube (48% contro il 7). Evidentemente su YT ci si va più che altro a colpo sicuro, per trovare i brani dei cantanti che abbiamo imparato a conoscere altrove. Ed è qui che la radio, on air o online, conta ancora moltissimo e ha ampio margine di manovra. Altro che video killed the radio star...

Radio is still the dominant way people discover music

48% discover music most often through the radio

10% discover music most often through friends/relatives

7% discover music most often through YouTube

More teens listen to music through YouTube than through any other source

64% of teens listen to music through YouTube

56% of teens listen to music on the radio

53% of teens listen to music through iTunes

50% of teens listen to music on CD

Positive recommendations from a friend are most likely to influence purchase decisions

54% are more likely to make a purchase based off a positive recommendation from a friend

25% are more likely to make a purchase based off a music blog/chat rooms

12% are more likely to make a purchase based off an endorsement from a brand

8% of all respondents share music on social networking sites, while 6% upload music.

Music player apps are most prevalent, followed by radio and music store apps

54% have music player apps on their smartphones

47% have radio apps on their smartphones

26% have music store apps on their smartphones

Data for Music 360 were collected via 3,000 online consumer surveys using Nielsen’s proprietary, high-quality ePanel in the United States. Topics addressed in this study include: where/when music is consumed, through which device(s), apps and services; digital vs. physical purchases; the process of discovery, and how/when discovery converts to purchase; insights around spending, share of wallet, and retailer preferences; live events; and much more.

 

 

22 agosto 2012

Christian Vision spegne le onde corte sudamericane. In Mali VOA "trasmette" sul cellulare

L'emittente religiosa Christian Vision ha deciso piuttosto repentinamente di cessare a partire dal 17 di agosto ogni trasmissione in onde corte rivolta all'America Latina dagli impianti cileni di CVC La Voz da Calera de Tango, che verranno smantellati. Le ragioni? La solita miscela di retorica sui giovani che preferiscono usare telefonini e Facebook in un continente di vaste proporzioni che non può garantire ovunque una copertura cablata o senza fili.

L'inesorabile tendenza alla migrazione verso nuove piattaforme di distribuzione investe del resto le strategie di Voice of America nella stessa Africa. Da pochissimo ha preso il via il portale per gli ascoltatori VOA nel Mali. All'indirizzo di Mali1 si possono ascoltare o scaricare, attraverso una interfaccia minimale pensata per smartphone molto semplificati, notiziari di tre minuti in lingua francese. Target primario della iniziativa è la popolazione delle zone settentrionali della nazione sahariana, dove imperversano le bande di guerriglieri islamici che hanno giá chiuso con la violenza le emittenti locali in FM. La speranza ovviamente è che le infrastrutture del telefono cellulare non vengano prese di mira. Le onde corte sembrano ormai stregate: ci sono mille buone ragioni per continuare ad usarle, ma se le ricerche di mecato dicono che Internet e le reti telefoniche (la prima cosa che un governo ostile alla democrazia può controllare) sono le preferite dal pubblico, a New York come a Timbuktu, i broadcaster spengono la radio e accendono gli mp3 e lo streaming. Auguri.

 

 

21 agosto 2012

Grazie, Guglielmo


Non si conoscono le origini precise di questa celebrazione ma diverse stazioni radio americane, incluso il circuito National Public Radio, hanno festeggiato ieri, 20 agosto, il National Radio Day, la giornata nazionale della radio. Un evento che non ha alcun riconoscimento ufficiale ma sembra, a quanto affermano alcuni blog di settore, essere stato istituito dai professionisti dell'industria radiofonica negli anni 90. NPR invita a condividere due banner e io lo faccio molto volentieri, perché la radio merita senz'altro di essere festeggiata come medium più antico ma ancora radicato nella nostra quotidianità e nel nostro immaginario.
Sono tornato alla base dopo i lunghi giorni di vacanza sulle isole minori siciliane (Pantelleria e Favignana), giorni intensi radiofonicamente parlando, ma non per quant riguarda le frequenze molto elevate delle stazioni base dei telefoni cellulari. Non sono riuscito a postare granché in questo periodo e spero di non aver sollevato un senso di allarme sui destini di Radiopassioni. Radiopassioni non ha nessuna intenzione di diventare Radiopensione.
Sono partito per il sud con l'idea di dare la caccia, come faccio da diversi anni, alle stazioni FM del Mediterraneo che riescono a colmare distanze del tutto anomale grazie a modalità propagative come la rifrazione attraverso lo strato E sporadico della ionosfera o le guide d'onda che gli strati di inversione termica determinano nell'atmosfera (proprio in virtù del fatto che l'indice di rifrazione è funzione della temperatura) ai livelli troposferici. Alla fine il bilancio è un po' diverso, ma sempre di grande soddisfazione. Aperture in E sporadico ce ne sono state poche, la stagione 2012 è stata più corta e avara che in passato, quasi a confermare le ipotesi secondo cui non si riesce a stabilire una correlazione forte tra intensità delle condizioni dell'E sporadico e ciclo di attività solare. Negli anni scorsi le grandi aperture Es si sono verificate anche in condizioni geomagnetiche basse, ovverosia con il ciclo solare al minimo.
Qualcosa in E sporadico mi è arrivato, consentendomi di mettere in carniere una nazione europea nuova per le mie attività DX in FM come il Belgio. Ecco qualche secondo di audio dai 98.3 del canale RTBF Vivacité (la frequenza è per la regione di Namur, che un tempo si poteva ascoltare in onde medie su 1305 kHz, è buffo risentirla in FM ora che le onde medie se ne sono andate):



Leggermente più deludenti rispetto alla media sono state anche le condizioni propagative troposferiche, forse perché nel complesso ho dedicato un po' meno tempo al monitoraggio. Ci sono state comunque diverse ottime aperture, sia a Pantelleria - le cui coste meridionale e occidentale si sono rilevate molto promettenti verso la Libia e forse verso target ancora più orientali - sia a Favignana. Non ho preparato il solito elenco, ma direi che Radio Utiel 107.7 (ascoltata in leggera quota dall'area di Monastir, splendida vallata agricola nascosta nella parte occidentale di Pantelleria) e Aire Latino 88.5 (arrivata invece sulla spiaggia di Cala Rotonda a Favignana), possono essere considerate tra le prede più significative. Entrambe sono inedite, vengono dalla regione di Valencia e hanno percorso in tropo la ragguardevole distanza di oltre 1.100 km. Ecco il notiziario locale di Radio Utiel, l'annuncio non l'ho registrato ma ci sono diversi riferimenti utili all'identificazione, come la località di Caudete de la Fuentes, molto vicina a Utiel, la quale si trova su un altipiano al confine con la regione Castilla La Mancha, a quasi 1.200 km da Favignana:


Inaspettatamente, il tempo che non ho dedicato all'FM è stato speso sulle onde corte e medie. E' la prima volta che mi capita di essere tanto produttivo in questi ambiti durante le vacanze favignanesi, anche se nel 2011 c'era stato un primo assaggio, con la ricezione di emittenti onde medie dal Brasile e dall'Argentina. La vera scoperta di quest'anno è l'Africa in onde medie, che da Favignana si ascolta benissimo. Ho preparato qualche clip e potete rendervi conto dell'incredibile qualità di ricezioni effettuate senza particolari antenne esterne: Brasile, Nigeria e Angola sono arrivate a questi livelli con un semplice portatile Tecsun PL660 e la sua minuscola antenna interna in ferrite.

Nigeria 917 e 594
Angola 1088

Sul canale You Tube di Radiopassioni troverete diversi altri esempi di ricezione in onde corte e anche qui i canali africani locali nei 49 metri spiccano tra le ricezioni più interessanti e rare, insieme alla stazione religiosa colombiana Salèm Estereo sulla strana frequenza di 14950 kHz. Nel giro di una settimana, grazie alle buone condizioni di ascolto e propagazione e grazie anche alle sorprendenti qualità delle radioline portatili cinesi della Tecsun, sono riuscito ad ascoltare una buona percentuale delle stazioni in onde corte più interessanti del momento e a confermare l'eccellente potenziale della location di Favignana per l'ascolto a lunga distanza delle onde medie. Per certi versi non è una buona notizia perché significa che le stazioni in onde corte meritevoli di attenzione sono rimaste in poche. Ma di questi tempi i bicchieri è meglio considerarli mezzi pieni, non mezzi vuoti: la radio è ancora viva e il radioascolto impegnato può ancora dare ancora moltissimi stimoli. La storia, per fortuna, continua.

11 agosto 2012

La tigre del Bengala

In questo clima di generale smobilitazione che caratterizza un po' tutta la radiofonia in onde corte, soprattutto quella interpretata per una settatntina d'anni dai cosiddetti broadcaster internazionali, ha piacevolmente sorpreso la community degli ascoltatori che ancora restano affezionati a questo mezzo la notizia dei test effettuati dai nuovi impianti di Bangladesh Betar, il servizio internazionale della nazione asiatica. Prontamente annunciate dai DXer indiani e cingalesi, le trasmissioni di prova dal Bangladesh impegnano la frequenza storica dei 7250 kHz (molto più libera da quando il Vaticano ha soppresso il grosso delle sue attività in onde medie e corte) e l'inedita 15520 kHz. L'altroieri un blog indiano, DXinig in Kharkhiv, ha diffuso addiritura una schedule molto articolata, ancora tutta da verificare in questa fase di test:

1230-1300 on 7485 DKA 250 kW / 140 deg to SEAs English
1315-1345 on 9645 DKA 250 kW / 320 deg to SoAs Nepali
1400-1430 on 9605 DKA 250 kW / 290 deg to WeAs Urdu
1515-1545 on 9700 DKA 250 kW / 305 deg to SoAs Hindi
1600-1630 on 9450 DKA 250 kW / 290 deg to N/ME Arabic
1630-1730 on 9450 DKA 250 kW / 290 deg to N/ME Bangla
1745-1815 on 15520 DKA 250 kW / 320 deg to WeEu English (Voice of Islam)
1815-1900 on 15520 DKA 250 kW / 320 deg to WeEu English
1915-2000 on 13800 DKA 250 kW / 320 deg to WeEu Bangla


Ho realizzato un breve clip sulla spiaggetta del Cavallo di Favignana, potete farvi una idea sommaria del segnale su 7250 intorno alle 1230 UTC:

 

 

Radio Bangladesh non è una novità assoluta, si tratta al contrario di una vecchia conoscenza sulle onde corte. In questi ultimi anni tuttavia la sua presenza come servizio interazionale si era un po' diradata e l'attivazione di un nuovo impianto è il segno di una rinnovata volontà di acquisire una maggiore visibilità, soprattutto (immagino) rispetto agli ingombranti vicini indiani e pakistani. Guarda caso anche il Bhutan e Myanmar recentemente hanno deciso di estendere o potenziare l'uso delle onde corte, segno di un interesse che sembra quasi compensare le politiche di smantellamento messe in atto dalle potenze occidentali.

Vacanze sconnesse

Temo di aver sopravvalutato le capacità delle reti di Vodafone e Tre qui nelle isole minori siciliane. Il blog è fermo a un paio di settimane fa per l'impossibilità di connettermi in modo consistente. Con la radio non mi sono certo fermato, però, anche se quest'anno le condizioni propagative non hanno premiato le mie velleità di ricezione a lunga distanza in FM in E sporadico. Questa modalità ionosferica tipicamente estiva in questo 2012 dei Maya ha deluso, ho registrato solo una buona apertura a Pantelleria, sulla spiaggia detta dell'Elefante, dove sono riuscito a mettere a segno una nazione per me nuova: il Belgio.

Buone come sempre, anche se non eccezionali, le condizioni propagative troposferiche, sia nelle postazioni individuate a Pantelleria (nella parte sud e ovest dell'isola), sia qui a Favignana, nelle solite cale della parte ovest. Domina come sempre la costa spagnola tra Murcia e Valencia, a volte con segnali sorprendenti.

Forse la cosa più interessante sul piano della ricezione a lunga distanza è la scoperta della robustezza che a Favignana riescono a raggiungere insegnali di alcune stazioni africane in onde medie. Appena potrò posterò qui alcune registrazioni dalla Nigeria e dall'Angola. L'aspetto sorprendente per me è che per effettuare queste ricezioni ho utilizzato un semplice portatile Tecsun PL660 con la sua antenna in ferrite, lo stesso setup che mi è servito anche per ricevere l'audio e le portanti di qualche stazione brasiliana. La sensibilità di questa radiolina è davvero strabiliante.

Per scrivere queste righe sto utilizzando un iPad con una nuova app, Blogsy, che ancora conosco poco. Anche di questo vi saprò dire. Per ora è tutto, le vacanze radiofoniche e non solo continuano ancora per un po', spero anche per chi mi legge.