Le notizie sulla sua morte sono ampiamente esagerate. Mi ha incuriosito il fervore con cui l'edizione online di Repubblica di ieri compilava il necrologio della radio, "uccisa" (accidenti a quello che ha composto la canzone Video killed the radio star, titolo che è diventato un tormentone inevitabile in ogni articolo di giornale che a mesi alterni annuncia la morte o la resurrezione della radiofonia) dai video di You Tube. Citando uno studio Nielsen Ernesto Assante certifica l'ormai assoluto predominio della piattaforma video di Google come strumento preferito dai giovani per i loro consumi musicali. Negli Stati Uniti la radio, ma anche i CD e iTunes, sono indietro nelle preferenze degli ascoltatori più giovani. Sono andato a cercarmi la fonte originale di questa ferale notizia e ho verificato che in effetti il report Music 360 rilasciato da Nielsen una settimana fa afferma che 64 teenager su 100 riferiscono di ascoltare musica su You Tube, contro i 53 su 100 che citano la radio come strumento primario.
Lo stesso studio Nielsen offre ad altre testate e blog lo spunto per sottolineare l'ottimo stato di salute della radio. La quale a ben vedere sarebbe, sempre secondo Nielsen, il medium di prima scelta quando si tratta di scoprire nuovi gruppi e canzoni. Il trend in sé non è per niente una novità, sono anni ormai che i consumi musicali giovanili sono orientati ai videoclip e CD, mp3 e compagnia suonando vengono snobbati. Repubblica (che ogni anni dedica almeno due pagine alla sorprendente longevità della radio), non deve aver mai sentito parlare di piattaforme come VEVO, con cui le major musicali cercano di rivitalizzare il comparto della musica commerciale. Il video musicale permette di rimoiazzare la vendita di brani e dischi con la vendita di pubblicità. Come ha sempre fatto la radio, se non fosse che ormai lo spot puramente vocale non se lo fila più nessuno.
Quando però si tratta di esplorare nuovi generi e individuare nuovi artisti, Nielsen ci avverte che la radio è ancora enormemente più utilizzata di You Tube (48% contro il 7). Evidentemente su YT ci si va più che altro a colpo sicuro, per trovare i brani dei cantanti che abbiamo imparato a conoscere altrove. Ed è qui che la radio, on air o online, conta ancora moltissimo e ha ampio margine di manovra. Altro che video killed the radio star...
Radio is still the dominant way people discover music
48% discover music most often through the radio
10% discover music most often through friends/relatives
7% discover music most often through YouTube
More teens listen to music through YouTube than through any other source
64% of teens listen to music through YouTube
56% of teens listen to music on the radio
53% of teens listen to music through iTunes
50% of teens listen to music on CD
Positive recommendations from a friend are most likely to influence purchase decisions
54% are more likely to make a purchase based off a positive recommendation from a friend
25% are more likely to make a purchase based off a music blog/chat rooms
12% are more likely to make a purchase based off an endorsement from a brand
8% of all respondents share music on social networking sites, while 6% upload music.
Music player apps are most prevalent, followed by radio and music store apps
54% have music player apps on their smartphones
47% have radio apps on their smartphones
26% have music store apps on their smartphones
Data for Music 360 were collected via 3,000 online consumer surveys using Nielsen’s proprietary, high-quality ePanel in the United States. Topics addressed in this study include: where/when music is consumed, through which device(s), apps and services; digital vs. physical purchases; the process of discovery, and how/when discovery converts to purchase; insights around spending, share of wallet, and retailer preferences; live events; and much more.
Nessun commento:
Posta un commento