Uno sguardo inedito e molto specializzato sulla faccia meno visibile del pianeta radio è quello che Andrea Gerolla radioamatore genovese IK1YDE propone da qualche mese ai lettori del suo blog, Segnali e Modulazioni Digitali. In un post di qualche giorno fa Andrea riesce brillantemente a dimostrare come sia diventato possibile - grazie a tool hardware e software di prezzo e livello di apprendimento molto contenuti - analizzare a un livello di dettaglio fino a poco tempo fa impensabile ogni possibile tipologia di modulazione numerica utilizzata oggi nelle radiocomunicazioni broadcast, radioamatoriali e professionali punto-punto.
Anche un segnale complesso come la multiplazione ortogonale del DAB/Eureka 147 e le sue centinaia di sottoportanti, su una larghezza di banda di oltre 1,5 MHz, non necessita più di una strumentazione professionale (sebbene sia molto importante una conoscenza di base non propriamente banale). Nel suo post dedicato alla modulazione OFDM, Andrea (come si può vedere dalle due videate ricavate da S&MD) si serve di un software russo, Signals Analyzer, che avevo citato due o tre anni fa. "SA", fa vedere efficacemente Andrea, dispone di un modulo molto potente per l'esplorazione dei più intimi aspetti di un segnale OFDM le cui singole sottoportanti possono essere modulate, numericamente, in ampiezza e fase. I "versori" complessi che rappresentano queste modulazioni tracciano vere e proprie mappe di "simboli" che custodiscono una certa quantità di informazione binaria. Più densi sono questi simboli, queste mappe, più aumenta la quantità di informazioni veicolate (agendo eventualmente anche sulle leve dei symbol rate e del numero di sottoportanti, cioè della larghezza di banda).
Per modulazioni che occupano una banda così ampia occorre ovviamente servirsi di front end in radio frequenza proporzionati. Credo che IK1YDE si serva di un ricevitore wide band come uno scanner immettendo la media frequenza in un ricevitore SDR capace di campionare una finestra abbastanza larga. Finora questo limitava la scelta dell'apparato giusto al Perseus o a pochi altri, ma immagino che con un po' di maestria oggi si possa mettere anche una chiavetta DVB-T al servizio di questo tipo di analisi. La varietà di modulazioni esplorate in questo modo da Andrea è stupefacente: l'analisi viene svolta con software come il più volte citato SA (per dettagli tecnici su quest'ultimo è stato creato anche un blog a cura degli sviluppatori, l'MSM Group), e SpectraVue. L'eventuale decodifica delle informazioni radiotelegrafiche avviene invece con modem hardware della Wavecom e della Hoka.
Per orientarsi ancora meglio nella giungla dei vari modi digitali sono disponibili su Web "Signals" il celeberrimo catalogo di Leif Dehio (potrebbe risultare complicato accedervi, Leif è molto meticoloso nel controllare gli IP dei suoi visitatori per cui a volte bisogna contattarlo per uno "sblocco") e gli altrettanto ricchi ma più agevoli HFAsia e Digital Modes Samples. Non meno affascinante, per entrare in una realtà radiofonica spesso conosciuta anche agli ascoltatori più agguerriti, è Fascinating Shortwaves, di Fritz Nusser.
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