19 luglio 2011

Codice Morse, nella cronaca e nell'arte contemporanea

Qualche tempo fa Fuori Orario di Rai 3 ha trasmesso un film di Jacques Doillon, "Le premier venu". La protagonista femminile è Clémentine Beaugrand, al suo debutto cinematografico. Ne ero rimasto colpito e cercando su Internet ho scoperto che la Beaugrand è soprattutto un'artista figurativa e performer. Il suo sito Web, condiviso con Antoni Collot, contiene un album delle sue strane istallazioni.
Dissolvenza.
Il New York Times ha pubblicato, con grande sorpresa degli appassionati del genere, un lungo articolo sulla Night of Nights, l'iniziativa dei ragazzacci marconisti della Maritime Radio Historical Society, quelli che in occasione dell'anniversario della chiusura delle stazioni costiere americane tornano a sedersi di fronte agli apparati originali di stazioni come la KPH di San Francisco e per un'intera giornata diffondono notizie e traffic lists.
Dissolvenza.
Oggi sono tornato per caso sul sito della Beaugrand e ho trovato una nuova aggiunta al suo album. Il mese scorso, presso un centro universitario di Versailles, Clémentine ha "trasmesso" - attraverso un doppio set di 12 lettori mp3 - una registrazione dei 551 nomi di Dio secondo le tre religioni monoteiste, codificati in Morse a 551 Hz (non c'entra con l'espressività artistica della giovane attrice e studentessa di teologia francese ma 550 Hz è la mia nota di ascolto dei radiofari). I due insiemi di lettori vengono attivati con un leggero décalage, creando un effetto di sfasatura alla Philip Glass che nel complesso risulta molto suggestivo. Ecco il video di questa performance:

Appeler Dieu from esperluette.biz on Vimeo.

Ed ecco invece la trascrizione in punti e linee dei 551 nomi:

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