Con delibera del 6 luglio, Agcom interviene sul caso della liquidazione di Audiradio e in base alla legge 249/97 che l'ha costituita (e per la quale l'authority tra le altre cose "cura le rilevazioni degli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione; vigila sulla correttezza delle indagini sugli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione rilevati da altri soggetti, effettuando verifiche sulla congruita' delle metodologie utilizzate e riscontri sulla veridicita' dei dati pubblicati") invita il settore radiofonico a darsi una mossa per riorganizzare un sistema di rilevamento degli indici di ascolto radiofonico. Se non sarà possibile una riorganizzazione "dal basso", Agcom avverte che ci penserà lei, incaricando una società esterna scelta in base a rigorosi criteri di trasparenza.
Mi sembra un atto più che dovuto, quello del Garante, ma sono pronto a scommettere che il nostro settore radiofonico sia del tutto incapace di arrivare a un nuovo accordo (altrimenti avrebbe condotto in porto la ristrutturazione di Audiradio). Vedremo che cosa succederà e soprattutto con quali tempi. Visti i recenti crolli del mercato pubblicitario (la radio perde 9 punti secchi tra gennaio e maggio secondo Nielsen: non fatevi ingannare da quel -8,4 complessivo riportato nelle tabelle e derivato da una stupida media non pesata tra fatturati tabellari ed extra tabellari, che sono sì leggermente in crescita ma contano pochissimo) mi pare che non ci sia molto da tergiversare.
Grazie a Newsline che ha anche pubblicato il link al testo completo della delibera.
Nessun commento:
Posta un commento