Lo hanno fatto. Xm Radio Sirius Satellite hanno annunciato un merger definito "paritario", previsto peraltro già da mesi da parecchi osservatori. Le due reti di radio digitale satellitare combinano qualcosa come 14 milioni di abbonati. Ma c'è ancora spazio per un certo scetticismo. Ora la fusione deve essere approvata da FCC e antitrust, che potrebbero sollevare un obiezione di eccessiva concentrazione. Commentando la notizia il Wall Street Journal sottolinea che le due aziende hanno una buona carta in mano: fare leva sulla ricchezza do una offerta mediatica digitale che comprende stazioni radio via Internet, musica e podcast da scaricare sui lettori MP3 e una crescente scelta di nuovi formati (?) da tecnologie come HD Radio. Secondo me, le autorità antitrust americane hanno dato in passato prove di un certo pragmatismo e forse finiranno per considerare una fusione come il male minore. Tanto Sirius che XM hanno speso milioni di dollari per i satelliti, per la programmazione e per il marketing, per catturare un numero di abbonamenti sostanzioso ma non stravolgente. Che ci possa essere spazio per due operatori in questo mercato è a questo punto difficile. E' preferibile averne due in perenne affanno, uno che tira avanti con dignità o nessuno del tutto?
Diventa ancora più interessante a questo punto seguire le vicende della radio satellitare in Europa, dove Worldspace Italia si appresta, tra fine 2007 e inizio 2008 a inagurare il primo servizio del continente. Interessante per due fattori di forte differenziazione rispetto agli USA: le lingue nazionali e la disponibilità di frequenze. I provider satellitari dalle nostre parti avranno a che fare con un pubblico più frammentato, con una diversa familiarità con i servizi a pagamento. Ci sono tutti gli ingredienti tipici di una partita alla cieca, dagli esiti incerti, anche se gli amici di Worldspace sanno sicuramente il fatto loro. Questa radio che cambia assomiglia ogni giorno che passa a un museo di perplessità, passi indietro, timidi tentativi, il tutto condito dal tonante entusiasmo degli uffici stampa. I più ottimisti sono quelli dei fornitori di tecnologie, quelli con la posta più alta in gioco. Operatori ed editori sembrano più realisti, ma dopotutto devono portare avanti la loro partit su altri tavoli, inclusi quelli tradizionali. I più sconcertati di tutti sono quelli che alla fine dovrebbero decidere: il pubblico degli ascoltatori, la cui unica certezza è una programmazione radiofonica che lascia tanto, tanto a desiderare. Il che non è per niente bello.
Diventa ancora più interessante a questo punto seguire le vicende della radio satellitare in Europa, dove Worldspace Italia si appresta, tra fine 2007 e inizio 2008 a inagurare il primo servizio del continente. Interessante per due fattori di forte differenziazione rispetto agli USA: le lingue nazionali e la disponibilità di frequenze. I provider satellitari dalle nostre parti avranno a che fare con un pubblico più frammentato, con una diversa familiarità con i servizi a pagamento. Ci sono tutti gli ingredienti tipici di una partita alla cieca, dagli esiti incerti, anche se gli amici di Worldspace sanno sicuramente il fatto loro. Questa radio che cambia assomiglia ogni giorno che passa a un museo di perplessità, passi indietro, timidi tentativi, il tutto condito dal tonante entusiasmo degli uffici stampa. I più ottimisti sono quelli dei fornitori di tecnologie, quelli con la posta più alta in gioco. Operatori ed editori sembrano più realisti, ma dopotutto devono portare avanti la loro partit su altri tavoli, inclusi quelli tradizionali. I più sconcertati di tutti sono quelli che alla fine dovrebbero decidere: il pubblico degli ascoltatori, la cui unica certezza è una programmazione radiofonica che lascia tanto, tanto a desiderare. Il che non è per niente bello.
SIRIUS and XM to Combine in $13 Billion Merger of Equals
- Provides Consumers with Enhanced Content, Greater Choices and Accelerated Technological Innovation
- Enables Satellite Radio to Better Compete in Rapidly Evolving Audio Entertainment Industry
- Extraordinary Value Creation for Shareholders
- Mel Karmazin to Serve as Chief Executive Officer and Gary Parsons to Serve as Chairman of Combined Company
WASHINGTON and NEW YORK, Feb. 19 /PRNewswire-FirstCall/ -- XM Satellite Radio (NASDAQ: XMSR) and SIRIUS Satellite Radio (NASDAQ: SIRI) today announced that they have entered into a definitive agreement, under which the companies will be combined in a tax-free, all-stock merger of equals with a combined enterprise value of approximately $13 billion, which includes net debt of approximately $1.6 billion.
Under the terms of the agreement, XM shareholders will receive a fixed exchange ratio of 4.6 shares of SIRIUS common stock for each share of XM they own. XM and SIRIUS shareholders will each own approximately 50 percent of the combined company.
Mel Karmazin, currently Chief Executive Officer of SIRIUS, will become Chief Executive Officer of the combined company and Gary Parsons, currently Chairman of XM, will become Chairman of the combined company. The new company's board of directors will consist of 12 directors, including Messrs. Karmazin and Parsons, four independent members designated by each company, as well as one representative from each of General Motors and American Honda. Hugh Panero, the Chief Executive Officer of XM, will continue in his current role until the anticipated close of the merger.
The combined company will benefit from a highly experienced management team from both companies with extensive industry knowledge in radio, media, consumer electronics, OEM engineering and technology. Further management appointments will be announced prior to closing. The companies will continue to operate independently until the transaction is completed and will work together to determine the combined company's corporate name and headquarters location prior to closing.
The combination creates a nationwide audio entertainment provider with combined 2006 revenues of approximately $1.5 billion based on analysts' consensus estimates. Today the companies have approximately 14 million combined subscribers.
2 commenti:
Cominciano a fioccare i primi commenti sul progetto di fusione tra XM e Sirius, come esemplificato in questo articolo di un quotidiano bostoniano. Scott Phybush, DXer, giornalista e consulente radiofonico, osserva giustamente che non è affatto chiaro come affronteranno il merger due reti tecnicamente incompatibili tra loro. XM e Sirius usano satelliti diversi e ricevitori diversi. L'unica soluzione sembrerebbe quella dei terminali duali o dell'adeguamento di una rete alle specifiche dell'altra (molto meno probabile). O una delle due reti verrà smantellata o ceduta?
Sirius, XM face static: Merger questioned
By Jesse Noyes
Boston Herald Business Reporter
Tuesday, February 20, 2007
A proposed mega-merger between XM Satellite Radio and Sirius Satellite Radio was already being eyed warily by U.S. Representative Ed Markey yesterday.
A couple of hours after XM and Sirius announced their intention to marry in a $13 billion deal, Markey (D-Mass.) issued a statement saying the merger demands the “utmost scrutiny” by Federal lawmakers.
“I believe that the merger of the only two satellite radio companies must be assessed with an eye toward ensuring that it does not have a . . . deleterious effect on diversity on the dial and localism in radio coverage and reporting,” said Markey, the chairman of the House Subcommittee on Telecommunications and the Internet.
The deal would consolidate the only two companies in the emerging business of subscription-only satellite radio, and is sure to face tough scrutiny from federal regulators.
A merger would give subscribers access to Sirius’ Howard Stern and XM’s Oprah, along with a wide array of sports, music and entertainment.
The two companies said in a statement that Mel Karmazin, the CEO of Sirius, would become chief executive of the new company while Gary Parsons, the chairman of XM, would remain in that role. XM’s CEO Hugh Panero will remain to oversee closing of the deal, they said.
The long-speculated-upon deal would face significant regulatory hurdles in Washington, including a Federal Communications Commission rule that clearly states that one satellite radio provider cannot buy the other one. However, that rule could be waived.
A combination would also have to meet antitrust approval from the Department of Justice.
XM and Sirius have both posted significant financial losses. Both stocks declined more than 40 percent last year on concerns about their continued growth in subscribers and about softness in the retail market, but investors have held out hopes that a merger could bring costs down significantly.
What’s unclear is how the two services will be combined. XM and Sirius use different satellite technology and millions of customers have bought separate receivers, said Scott Fybush, editor of NorthEast Radio Watch.
http://business.bostonherald.com/businessNews/view.bg?articleid=183862&format=text
La potente (una lobby si fa sempre precedere dall'aggettivo potente, in realtà temo che i broadcaster radiofonici americani di potenza ormai ne abbiano ben poca e la mettono tutta nel fare scelte discutibili) lobby dei broadcaster americani, NAB, commenta molto negativamente i piani di fusione dei due operatori di radio satellitai. Sarebbe una truffa, scrivono.
Intanto, l'autorevole (stesso discorso degli aggettivi anteposti a lobby, ma molto vera: ed è triste che l'autorevolezza del giornalismo italiano sia affidata a Dagospia) Dagospia tocca il tema della radio satellitare con una notizia apparsa oggi relativamente a Class Editori, il gruppo cui fa capo la società NSR, proprietaria del marchio Worldspace Italia.
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1.
NAB Would Be 'Shocked' If Deal Went Through
2.19.2007
NAB spokesman Dennis Wharton issued a statement about the satellite company merger announcement:
"Given the government's history of opposing monopolies in all forms, NAB would be shocked if federal regulators permitted a merger of XM and Sirius. It bears mentioning that regulators summarily rejected a similar monopoly merger of the nation's only two satellite television companies - DirecTV and DISH Network - just a few years back. When the FCC authorized satellite radio, it specifically found that the public would be served best by two competitive nationwide systems. Now, with their stock prices at rock-bottom and their business model in disarray because of profligate spending practices, they seek a government bail-out to avoid competing in the marketplace."
"In coming weeks," Wharton continued, "policymakers will have to weigh whether an industry that makes Howard Stern its poster child should be rewarded with a monopoly platform for offensive programming. We're hopeful that this anti-consumer proposal will be rejected."
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2.
Dagospia è in grado di assicurare ai giornalisti che le finanze di casa Panerai sono ottime. Il 7 febbraio scorso Luca Panerai, figlio dell'editore, ha venduto a Telecom per due milioni di euro il 3,64% del capitale di NSR, una società che possiede un brevetto americano per captare il segnale radio delle automobili in circolazione nelle autostrade. A comprare la quota è stata una società di Telecom, l'azienda guidata da quel Tronchetti Provera verso il quale i giornali del Gruppo Class hanno dimostrato negli ultimi mesi un particolare riguardo.
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