Due videate Spectran2 di Aldo Moroni servono a illustrare il processo di identificazione dei radiofari (e le loro modulazioni) dalle tracce audio analizzate nello spettrogramma. La prima traccia più in alto si riferisce a NGY, leggibile sulla riga corrispondente al tono a 1.000 Hz. Tradotta in radiofrequenza, questa riga corrisponde alla modulazione inferiore di NGY, la cui portante si trova su 399 kHz. Contrariamente a quello che si sente dire in giro, non tutti i radiofari modulano in CW puro. Su questa videata c'e' un solo radiofaro in modulazione "non" A1A (un CW truccato da una portante continua nei secondi in cui il faro non identifica) ed è MO dalla Francia, su 400 kHz. La sua portante, interrotta per l'identificazione, appare come una striscia continua di Spectran poco sopra la tacca dei 1500 Hz. NGY modula in A2A (ci sono anche varianti "non" A2A), cioè con una portante modulata in ampiezza da due toni. Essendo un radiofaro inglese, questo tono è a 400 Hz (tecnicamente si parla di shift, spostamento, di 400 Hz). Aldo ha "trascritto" in questo caso il tono su 399.4 kHz, a circa 600 Hz dalla portante di MO. Poco sopra la riga di NGY si distingue il tono del radiofaro COD di Codogno, che appare come un tono in corrispondenza dei 1.100 Hz su Spectran. Questo tono equivale per COD a uno shift di 1020 Hz sotto la portante vera, che è di 400,5 kHz. L'altro tono di COD sarebbe dunque posizionato intorno ai 401,5 kHz.
Nella seconda immagine, subito più sotto, troviamo invece la traccia lasciata da PY. Il suo tono è centrato esattamente sulla tacca dei 600 Hz di Spectran, equivalenti a una frequenza RF di 396.1 kHz (lo shift di -400 Hz dalla portante di 396,5 kHz). Infatti 100 Hz più sotto si può intuire il tono generato da ROC 396, un radiofaro francese in CW, quindi in pratica con uno shift pari a 0 Hz. Dalla traccia emerge anche, sulla riga corrispondente ai 1200 Hz di Spectran, il tono a -400 di EHN un radiofaro olandese su 397 kHz (anche gli olandesi, come quasi tutto il Nord Europa, adotta i 400 Hz di shift, contro i nostri 1.020). 400 e 1020 sono due shift tipici dei radiofari aeronautici, il CW puro era molto comune per quelli marittimi costieri, che però ormai sono stati smantellati quasi dappertutto, a parte qualche eccezione. In Francia come si è visto lo shift è di 0 Hz.
Nella seconda immagine, subito più sotto, troviamo invece la traccia lasciata da PY. Il suo tono è centrato esattamente sulla tacca dei 600 Hz di Spectran, equivalenti a una frequenza RF di 396.1 kHz (lo shift di -400 Hz dalla portante di 396,5 kHz). Infatti 100 Hz più sotto si può intuire il tono generato da ROC 396, un radiofaro francese in CW, quindi in pratica con uno shift pari a 0 Hz. Dalla traccia emerge anche, sulla riga corrispondente ai 1200 Hz di Spectran, il tono a -400 di EHN un radiofaro olandese su 397 kHz (anche gli olandesi, come quasi tutto il Nord Europa, adotta i 400 Hz di shift, contro i nostri 1.020). 400 e 1020 sono due shift tipici dei radiofari aeronautici, il CW puro era molto comune per quelli marittimi costieri, che però ormai sono stati smantellati quasi dappertutto, a parte qualche eccezione. In Francia come si è visto lo shift è di 0 Hz.
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