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22 marzo 2011

Chi comanda qui? La "WikiLeaks radiofonica" e la Libia

Come succede sempre quando a intervenire in una situazione di crisi c'è una alleanza militare, la situazione in Libia (e purtroppo nelle limitrofe nazioni medioorientali) oltre a farsi più complessa da analizzare e spiegare geopoliticamente, diventa dilaniante sul piano etico. Una grossa differenza, rispetto ad analoghi interventi militari nei cieli della ex Jugoslavia, la stanno facendo non tanto le informazioni che corrono su Internet (per la verità molto scarne se facciamo la tara degli infiniti "retweet" e del sito February17.info), quanto l'inedita combinazione di informazioni rimescolate da Internet, dalla stampa periodica, dalla televisione satellitare e, per una volta, dalla radio. In un modo che non posso fare a meno di paragonare a un "effetto WikiLeaks", le notizie che appaiono su questo blog e su molte altre centrali di comunicazione per radioappassionati, un tempo chiuse ai "non addetti ai lavori", stanno esplodendo sui media mainstream.
Le prime avvisaglie c'erano state a fine febbraio, quando la notizia, apparsa su Radiopassioni, delle prime intercettazioni delle frequenze in onde medie di Sawt Libya al-Hurra, la voce della Libia libera, era stata ripresa dal sito del Sole 24 Ore e da Radio 24. La redazione dell'emittente ribelle è apparsa nei giorni successivi su molti quotidiani internazionali, incluso il Washington Post. Ma lo scoop è arrivato lo scorso weekend, a operazioni militari ormai iniziate. La ricezione del messaggio che le forze attaccanti rivolgono a marinai e soldati libici sulle frequenze in onde corte aeronavali, per invitarli a cessare ogni ostilità, ha destato enorme scalpore.
Ieri, lunedì 21, Gianluca Nicoletti di Melog 2.0 (la puntata in archivio) mi ha chiesto di partecipare alla trasmissione per rispondere all'interrogativo: siamo in guerra? (sì lo siamo e stiamo attaccando). La redazione degli esteri del Secolo XIX di Genova, ascoltato il programma, mi ha telefonato per farmi una intervista (sono a pagina 6 dell'edizione di oggi e nel ringraziare l'estensore, Luca De Carolis, per la sua precisione, chiedo ai titolisti di ricordarsi di portarmi le arance nel caso dovessi finire in un carcere militare).
Le attività di chi sorveglia per pura passione e interesse culturale o tecnico, le trasmissioni radio in onde medie e corte che giungono dal nuovo teatro di guerra, sono finite anche nel radar di Wired americano, in una rubrica, "Danger Room" dedicata alla sicurezza. Notizie come il possibile coinvolgimento della stazione di propaganda volante di Commando Solo, sottolinea la rivista che rappresenta il top della cultura dei "digerati", arrivano non perché le riveli il Pentagono, ma perché lo dicono i monitor come l'olandese "Huub", ex militare impegnato in un costante sorvegliamento del traffico aereo:

The U.S. military has dispatched one of its secret propaganda planes to the skies around Libya. And that “Commando Solo” aircraft is telling Libyan ships to remain in port – or risk NATO retaliation. We know this, not because some Pentagon official said so, but because one Dutch radio geek is monitoring the airwaves for information about Operation Odyssey Dawn — and tweeting the surprisingly-detailed results. On Sunday alone, “Huub” has identified the tail numbers, call signs, and movements of dozens of NATO aircraft: Italian fighter jets, American tankers, British aerial spies, U.S. bombers, and the Commando Solo psyops plane (pictured).

I tweet di Huub (@FMCL su Twitter) rimandano in queste ore anche alle attività di un monitor britannico presumibilmente in forze su una fregata inglese, la HMS Cumberland, e soprattutto di Cencio4, nickname di David Cenciotti, pilota e fotogiornalista romano altamente specializzato. Il suo blog in lingua inglese è una miniera di dati sull'aviazione militare. La WikiLeaks radiofonica che svela molti retroscena tattici della guerra di Libia (senza peraltro compromettere informazioni veramente sensibili, che sono evidentemente protette) vede tra le sue risorse anche il blog Milcom, il gruppo Yahoo UDXF e il forum del sito ACIG.org, Air Combat Information Group.
Come concludeva ieri Gianluca su Melog 2.0, forse il merito principale di tutte queste rivelazioni consiste nel trascinare bruscamente la guerra in un contesto di realtà assai più tangibile del pastone retorico-propagandistico che i mezzi di comunicazione tradizionali ci propinano in tali frangenti. Un modesto contributo per cercare di restituire ai cittadini quel ruolo di guardiani della trasparenza nei meccanismi decisionali che in Italia e in molte altre nazioni "democratiche" sono spesso ignorate dagli stessi rappresentanti liberamente eletti. Se pensate che nel conflitto libico l'Italia ha deciso di concedere le proprie basi militari e di far volare i propri caccia ancor prima di una vera e propria discussione parlamentare, potete rendervi conto della grave distonia esistente tra un apparato che sulla carta dovremmo controllare noi e il tanto decantato "popolo sovrano".
Ma le comunicazioni militari, per quanto interessanti da un punto di vista tecnico e storico, non valgono mai le sensazioni che possiamo trarre dall'ascolto della radio come la conoscono tutti, quella delle trasmissioni rivolte al pubblico. Da quello che possiamo leggere nei dispacci che dopo Tunisia, Egitto e Libia, arrivano oggi da nazioni come lo Yemen, il Bahrain, persino la Siria, i focolai di protesta ancora in corso non promettono nulla di buono ora che il pur fragile tabù dell'intervento militare è stato spezzato. Quali sono le opportunità di ascolto qui in Italia delle trasmissioni radiofoniche in diretta dalle tre nazioni citate? Radio Bahrain è molto rara sulle onde medie, specialmente al nord, ma la sua frequenza in onde corte, 9745 kHz, che riprende il programma musicale trasmesso in FM, è abbastanza frequente dal tardo pomeriggio in poi. Lo Yemen di Radio Sana'a aveva una frequenza "non canonica" in onde medie (760 kHz al posto dei 765 della canalizzazione normale), decisamente non facile da ascoltare. Era abbastanza usuale in onde corte, su 9780 kHz e rotti, ma negli ultimi mesi le segnalazioni di questa frequenza non sono state molto numerose. Diverso il caso della Siria, che oltre a essere segnalata sui nominali 783 kHz delle onde medie (anche qui, la frequenza reale sembrerebbe è spostata su 781-782) per il servizio interno, ha un servizio per l'estero, Radio Damascus, molto ben organizzato (qui il podcast, regolarmente aggiornato). Le frequenze utilizzate sarebbero queste, ma sembra che in questi giorni i 12085 kHz non siano utilizzati e i 9330 funzionino un po' a singhiozzo:

  • 1600-1700 UTC/GMT Turkish daily 9.330 Khz, 12.085 Khz
  • 1700-1800 UTC/GMT Russian daily 9.330 Khz, 12.085 Khz
  • 1800-1900 UTC/GMT German daily 9.330 Khz, 12.085 Khz
  • 1900-2000 UTC/GMT French daily 9.330 Khz, 12.085 Khz
  • 2100-2200 UTC/GMT English daily 9.330 Khz, 12.085 Khz
  • 2200-2300 UTC/GMT Spanish daily 9.330 Khz, 12.085 Khz
Secondo l'emittente i programmi sono diffusi anche via satellite su Hot Bird/13.0°E con i seguenti parametri:

Frequency: 12380 Mhz
Polarization: Vertical
Symbol Rate: 27500

Per le altre nazioni di questa area geografica in perenne fermento, non resta che fare affidamento a due risorse fondamentali per il reperimento di frequenze e orari di trasmissione radio: EMWG per le onde medie e la guida Middle East on shortwaves del British DX Club.

16 gennaio 2011

Su Web tutte le frequenze delle radio di tutto il mondo

Questo post è dedicato agli ascoltatori delle emittenti broadcast, vicine e lontane, e contiene una metalista di risorse che permettono di conoscere con precisione quasi assoluta quali emittenti operano su una determinata frequenza compresa tra le onde lunghe, medie, corte e in modulazione di frequenza.
Ho ancora un vivido ricordo dell'acquisto di un manuale che avrebbe rappresentato per me l'ingresso ufficiale nel mondo dei segnali radiofonici lontani. Doveva essere la fine del '74 o l'inizio del '75 e nelle mie periodiche visite nelle librerie del centro a Milano avevo trovato una copia di un repertorio chiamato World Radio & Tv Handbook, edizione 1974. Non so spiegarmi bene perché mi avesse colpito quella specie di calendario De Agostini che per ogni nazione (allora ordinate per continenti) riportava la lista di tutte le stazioni radio domestiche e, alla fine del libro internazionali. E' possibile che già allora avessi scoperto la possibilità di ricevere segnali radio non locali, sicuramente ero un grande fan di trasmissioni RAI come Alto Gradimento, mi ero accorto che sulla vecchia valvolare Blaupunkt che avevo in salotto era possibile ascoltare l'FM Svizzera e forse risalgono a prima dell'acquisto del "WRTH" le mie prime esperienze di ascolto di emittenti estere in lingua italiana, con un semplice transistor Sony.
Fatto sta che quel repertorio aveva colpito la mia fantasia e me lo portai a casa. A metà anni Settanta si sapeva a malapena che le finali dei Mondiali di calcio erano state trasmesse via satellite. Il primo di questi satelliti, Telstar, segnò l'inizio di una tecnologia che nel 1970 aveva meno di dieci anni e per tutti, figuriamoci un liceale, anzi ginnasiale, come ero io, era del tutto esoterica (considerate che il primo satellite televisivo europeo per il Direct Broadcasting, Astra, arrivò nel 1988 (ricordo anche il mio primo impianto satellitare Amstrad, ero andato ad acquistarlo chissà dove e da bravo spatentato mi ero portato il padellone a casa a piedi).
Le onde corte continuavano insomma a essere l'unico medium in grado di assicurare una connessione istantanea a migliaia di chilometri di distanza e per parecchio tempo, prima che i satelliti per telecomunicazioni prendessero davvero piede, molte nazioni ex coloniali oltre ai cavi sottomaroini utilizzavano le onde corte per le loro telefonate internazionali.
Per molti anni il WRTH è stato compagno fedele di ogni DXer, l'unica fonte certa per l'identificazione delle stazioni ascoltate. L'edizione 2011 del WRTH è disponibile come tante altre prima, ma il ruolo del fedele compagno del radioascoltatore impegnato oggi è stato usurpato da Internet, molto più efficace nel censire le stazioni radio locali e internazionali rimaste attive (e quasi certamente, malgrado tutto sono più numerose oggi rispetto al 1974, anche se quelle attive in onde medie e corte rappresentano una minoranza).
Ho pensato quindi di compilare un breve repertorio di siti che consentono di conoscere con precisione quello che possiamo ascoltare in onde medie, corte e FM praticamente in tutto il mondo. Le stazioni che utilizzano le onde corte rispettano griglie di programmazione molto regolari e le loro schedules si possono trovare oin diverse liste curate da volontari, o sul sito dell'organismo internazionale che si occupa di coordinare l'occupazione dello spettro HF da parte di quasi tutte le emittenti broadcast internazionali:
Le prime quattro fonti sono disponibili in un database Excel integrato curato dalla North American SW Association:


Altri repertori ragionati per determinate aree geografiche di emittenti in onde corte sono curati dal British DX Club:
L'Africa subsahariana in onde corte è molto ben rappresentata anche da Africalist che Thorsten Hallmann aggiorna regolarmente con le segnalazioni pubblicate sui principali bollettini e mailing list di appassionati.
Gli amici del Mosquito Coast DX Club, il team di valenti DXer italiani basati nella location di Piancada, curano da qualche tempo la lista "LA SW log", con tutte le segnalazioni di emittenti HF ancora attive dal continente latinoamericano:


Le emittenti HF dell'area dell'Asia-Pacifico sono invece riportate dalla lista curata dalla neozelandese Radio Heritage Foundation


E veniamo alle onde medie. Per le stazioni attive in Europa e Africa, la fonte di riferimento è senza dubbio la EuroAfrica MW List curata da Herman Boel:


Omologo di questa lista per l'Asia-Pacifico è la lista PAL, della Radio Heritage Foundation, con una appendice per la X Band australiana:
Un repertorio asiatico che mescola informazioni relative alle emittenti in onde medie e FM è AsiaWaves:


Questo link (da tradurre con Google Translator) contiene una accurata lista delle emittente MW del mainland cinese:


Per le onde medie nordamericane, è possibile consultare online la Canada/US Station Info Lookup Page:


mentre una lista costantemente aggiornata di nordamericane nella X-Band è quella curata da Ydun M. Ritz:


L'area meno coperta è quella delle emittenti in onde medie e FM del continente latinoamericano, a eccezione forse di Cuba (Bruce Conti), Messico (John Callarman) X-Band argentina (Ydun M. Ritz) e Brasile (DX Clube do Brasil):
Queste e altre fonti contribuiscono a formare l'elenco "quick and easy" del sito MWlist.org di Günther Lorenz, un pratico repertorio di tutte le frequenze in onde medie del mondo (probabilmente non tutte verificate):


A uso degli utenti del ricevitore SDR Perseus, Willi Passman compila un database integrato che aggrega questa e altre fonti (sono 26 mega nella compressione in .rar). La megalista di Willi, i Perseus Databases, copre lo spettro tra 0 e 30 MHz e include anche molte stazioni non broadcast corrispondenti in particolare ai servizi di supporto alla navigazione marittima e aeronautica:


In conclusione ecco un po' di risorse riferite alle trasmissioni in FM. Molto attendibile e decisamente fondamentale la lista di tutte le stazioni in FM del mondo compilato dallo stesso Lorenz, la FMlist. Le liste dell'area europea e Mediterranea sono particolarmente aggiornate:


Tanto la FM che la MW List prima citata, danno la possibilità di visualizzare liste e mappe di frequenze, o scaricare elenchi di stazioni per singola nazione o per location di ascolto.


Nell'area geografica del Nord Africa e del Medio Oriente, la reference più importante e aggiornata è quella curata da Mike Fallon. Il North Africa & Middle East FM Database può essere consultato online o scaricato sul computer:



27 ottobre 2009

DAB a Milano, le nuove frequenze

Ecco un primo survey sulla nuova situazione del DAB a Milano, anche qui ci sono stati degli spostamenti. La lista è stata fornita da Giovanni Morelli, che ringrazio, purtroppo in questo momento non sono ancora in grado di fornirvi i bit-rate (non ci crederete ma ho problemi di cavetti), ma mi sto riattrezzando. Giovanni utilizza un ricevitore non compatibile con DAB+, con l'iRiver B20 ho verificato i canali e sono arrivato a contarne una trentina. L'unico DMB attivo in video è quello di RTL TV sul multiplex Eurodab, il canale DMB della Rai trasporta solo un flusso video. Il fatto che la maggioranza dei segnali sia ancora in codifica DAB Musicam mi pare una autentica assurdità, il suono del DAB vecchio stile è qualcosa di inaccettabile, dovrebbero rendersene conto.

12B RAI
RAI 1
RAI2
RAI3
RAI FD4
RAI FD5
ISORADIO
GRPR
BIFS Televideo DMB solo audio (Isoradio?)

12C Club DAB Italia
RADIO MARIA
RADIO RADICALE
RADIO DEEJAY
RADIO 101
RADIO CAPITAL
M2o
RADIO 24
RDS

13E EuroDAB Italia
RADIO VATICANA +
Radio Radio DAB+
RADIO 102.5
RADIO PADANIA +
RADIO 102.5 DAB +
RADIO 102.5 TEST
RTL ITALIAN STYLE
RTL 102.5 CLASSIC +
RTL 102.5 TV DMB

13F C.R.DAB
KISSKISS
RADIO REPORTER
RADIO-ZETA
DISCORADIO
ANNI 60

17 ottobre 2008

Tutte le onde medie USA su Google Earth

Quella che vedete qui sotto è la schermata di Google Earth con il "layer" di informazioni archiviate nel file .kmz realizzato da George Magiros, radioamatore e DXer newyorkese, partendo dal database della FCC con tutte le stazioni radio in onde medie degli Stati Uniti. Un lavoro davvero superbo perché permette di visualizzare la posizione geografica delle emittenti e, dove disponibili, i dati sul pattern di antenna (qui a destra, con una stazione del Michigan che può essere ricevuta in Italia in condizioni propagative davvero estreme), per avere un'idea della direzione che può prendere il segnale o le direzioni del tutto "chiuse". Con Google Earth è facile calcolare i possibili percorsi propagativi e le distanze tra emittente e postazione di ascolto.
Ho appena chiesto a George il permesso di mettere a disposizione dei lettori di Radiopassioni il suo file e lui, gentilissimo, acconsentito, dicendo tra l'altro che è molto contento di sapere che questo strumento grafico può facilitare l'ascolto e l'identificazione delle stazioni lontane. Per scaricare il file cliccate qui.
George, thanks a lot for your outstanding job and your kind authorization, the Italian DX community's going to greatly appreciate this visualization/identification tool.


03 febbraio 2008

Tutti (radio)fari di Michael

Come ogni anno, la nuova edizione dello European NDB Handbook di Michael Oexner è un must di cui il vero appassionato di radiofari non può fare a meno. Giunta alla nona serie, l'ENDBH 2008 (pubblicazione abbinata al North American NDB Handbook, che comprende anche tutti i fari del centro e sud America, Caraibi e Pacifico) contiene informazioni dettagliate su 6.200 radiofari in Europa, Nord Africa e Medioriente, oltre a una ampia selezione dei principali fari transatlantici ascoltabili dalle nostre parti. Come al solito, i fari sono ordinati per call, frequenza e nazione di appartenena. Disponibile in versione cartacea, 150 pagine rilegate a spirale, o in CD-ROM che personalmente vi suggerisco. Il disco contiene infatti un mucchio di irrinunciabili bonus: 160 fotografie e 170 clip audio e lo straordinario database Google Maps con tutti i radiofari esplorabili attraverso la cartografia satellitare (qui accanto, la pista dell'aeroporto di Pescara, PES 342 kHz).
ENDBH costa 30 euro (solo 25 per il CD) che si possono spedire via PayPal, in contanti o per rimessa bancaria. Per dettagli contattare Michael a michael (dot) oexner (at) web (dot) de.


11 dicembre 2007

Klingenfuss Utility Guide, nuova edizione

Una stimolante trasferta moscovita su invito dello specialista di antivirus Kaspersky Lab mi ha tenuto lontano dalla posta elettronica per qualche giorno. Mosca è una città di enorme fascino ma ancora poco attrezzata dal punto di vista del cyberviaggiatore. In albergo la connettività costava sinceramente troppo e la visita ai laboratori di Kaspersky (dove il Wi-Fi era gentilmente offerto a tutti i giornalisti) mi ha permesso di sbrigare solo una parte dei messaggi. Tra viaggio di ritorno, sonno, fase di decompressione fisica legata alla malaugurata distanza anagrafica dai vent'anni, impegni di lavoro e quant'altro, i post su Radiopassioni hanno dovuto attendere. Scusate. Ho da pubblicare il mio bandscan FM dal centro di Mosca e un reportage dell'ascolto clandestino a bordo dell'aereo di andata, ma intanto volevo rassicurare tutti sulla tenuta del mio blog: RP è viva e lotta insieme a voi. Tra gli altri prossimamente posso fin d'ora includere due annunci di post in arrivo. Uno dedicato a un'intervista che spero di concludere a breve sulla giornata Digital Radio Mondiale che Raiway ha tenuto oggi, 11 dicembre, al suo Centro del Parco di Monza. L'altro sulla prova su strada del lettore/ricevitore multimediale iRiver B20 - il primo compatibile con il sistema T-DMB attualmente in fase di sperimentazione in Italia - che gli amici di Widinet, distributore di iRiver in Italia, e Cast ADV, ufficio stampa del brand, mi invieranno a breve.
Nel frattempo ecco il comunicato che mi è appena arrivato da Joerg Klingenfuss, pronto a lanciare nel 2008 quattro nuove guide dedicate alle stazioni utilitarie. Oltre alla nuova edizione della celebre Shortwave Frequency Guide, Joerg ha prerato diverse nuove videate estratte dalle sue ricezioni di trasmissioni digitali in HF, offrendo così una panoramica davvero unica di dieci anni di monitoraggio delle onde corte utilizzate per comunicare informazioni testuali e visive. L'esperto tedesco è una autorità internazionale in materia e da anni sostiene che la radio è un mezzo tutt'altro che obsoleto quando si tratta di comunicazioni civili e militari in situazioni estreme o di emergenza. Ecco il testo del comunicato:

Four new products for 2008

  • 2008 Super Frequency List on CD
  • 2008 Shortwave Frequency Guide
  • 1997-2008 Digital Data Decoder Screenshots on CD
  • Free Supplement January 2008 to the
  • 2007/2008 Guide to Utility Radio Stations


have been published on 08 December. We've worked around the clock and hundreds of advance orders have been mailed by Tuesday 11 December, i.e. well in time for the Christmas holiday and monitoring season. Detailed product descriptions, sample pages, screenshots, and a list of dealers worldwide - from Australia to the United States of America - can be found on our website


http://www.klingenfuss.org


Alternatively, you may ask for our free 24-pages 2008 catalogue to your postal address. Enjoy!
Deadline for the very latest 2008 schedules published in the brandnew Shortwave Frequency Guide was on 20 November 2007!
Apart from the usual up-to-date broadcast and utility station and schedule databases, the 2008 Super Frequency List on CD now covers 404 fascinating new digital data decoder screenshots from Afghanistan (International Committee of the Red Cross, Kabul) to Yemen (Algerian Embassy Sana'a).
Our product Digital Data Decoder Screenshots on CD now covers more than 5,800 (five thousand eight hundred!) digital data decoder screenshots from 1997 to today, essentially produced with WAVECOM equipment. Feed your Windows PC with this CD, and the "slide show" will keep you busy for a few days - or weeks!
The new WAVECOM W61 series of Digital Data Analyzer and Decoder products is clearly targeted at the professional market. Typical applications are manual or automated monitoring of radio communication transmissions in the HF + UHF + VHF + SHF + satellite bands, SIGINT, and signal analysis and classification. The superb new software cracks 160+ modes with worldwide leading technology. Detailed information can be found on our website and in a detailed technical brochure.
As precisely predicted by ourselves - and by nobody else! - already in 2000, HF e-mail continues to spread rapidly and has developed into the major application of modern digital HF techniques that we have marketed - and used! - for years. After Katrina and Tsunami, Lesson # 1 says: Forget about satphone, BPL, cellphones, e-mail and Internet. HF radio is vital!
The free Supplement January 2008 can be downloaded from our website as well. Click Free 2008 Supplement!

Klingenfuss Publications
Klingenfuss Radio Monitoring
Hagenloher Str. 14
72070 Tuebingen
Germany

06 ottobre 2007

Tutte le onde corte del Nuevo Mundo latino

Per anni LA SW LOGS è stata una creatura del DXer americano Mark Mohrman. Una accurata compilazione delle stazioni latinoamericane segnalate in tutto il mondo sulle onde corte, da 2 a 30 MHz. Purtroppo negli anni più recenti il numero delle stazioni ancora attive è letteralmente crollato, con diverse nazioni che hanno praticamente smesso di essere rappresentate sulle onde corte. E Mark, che ha sempre coltivato altri interessi, ha giustamente deciso di tirare i remi in barca. Un paio d'anni fa il gruppo di colleghi italiani riuniti intorno alla DX location di Piancada, oggi bandiera del DX attivo sul territorio nazionale, ha chiesto a Mohrman di affiancarlo nel suo lavoro di compilazione. E' nata così una collaborazione tra il Mosquito Coast DX Team (le zanzare di Piancada, zona paludosa, sono proverbiali) e LA SW LOGS, con una pagina arricchita di molte informazioni aggiuntive, oltre alla celebre lista opportunamente aggiornata. Una lista molto più corta rispetto al passato, ma piuttosto fedele. Il principio è quello della raccolta e selezione delle segnalazioni su vari bollettini e gruppi di discussione DX sparsi per il mondo. Un collettore di tutti gli ascolti di emittenti dal centro e sud America.
Dal primo ottobre LA SW LOGS, con la sua lista e tutte le informazioni di contorno aggiunte dai ragazzi del Mosquito (qualche nome tra tutti, Francisco Clemente, Valter Comuzzi, Alessandro Groppazzi, Graziano Rigo ma non me ne vogliano tutti gli altri avventurosi partecipanti) - link, anniversari, indirizzi, tecnica, propagazione - si sono trasferite su un server italiano e Mark si è congedato definitivamente dai suoi lettori. Questa che è ormai una delle poche references per l'ascolto impegnato del Sud America nelle bande tropicali e sulle frequenze superiori, ha una impronta tutta italo-latinoamericana ed è scritta perlopiù in spagnolo. Uno spagnolo per niente maccheronico, lasciatemi dire, perché nel gruppo della Mosquito Coast adriatica è una lingua nativa, mica raffazzonata come la mia. Una risorsa valida e concreta, forse passibile di qualche miglioria grafica, ma che dimostra in modo efficace come sia ancora possibile godersi qualche bel segnale transatlantico da un continente cosi lontano e al tempo stesso vicino alla nostra cultura (alcuni dicono fin troppo, ma è perché non conoscono la cultura latinoamericana). Il passato non torna più, la radio che io e il Mosquito Coast abbiamo imparato a conoscere e amare è avviata al tramonto. Ma a noi piace ripetere: resistere, resistere, resistere.

25 aprile 2007

Liste che vanno, liste che (per fortuna) vengono

«On http://www.eibi.de.vu/ you may now download the current (A07) season shortwave schedule. You may choose the time-sorted and the frequency-sorted version.»
In mezzo a tanti siti che chiudono - Andrea Russo mi ha fatto tristemente notare che purtroppo anche www.longwave.de, eccellente risorsa per l'ascolto VLF e LF di Klaus Betke, non verrà più rinnovato e presto staccherà la spina - finalmente una buona notizia. La lista di Eike, aggiornata adesso alla stagione in corso, la A07, è come sempre molto ben fatta, con una quantità di frequenze in onde medie e molte locali.
Un must assoluto - e gratuito - per l'ascolto delle emittenti internazionali e no.

27 dicembre 2006

Il ritorno (italiano?) della Mohrman's List

"Hai visto che Mark Mohrman è tornato ad aggiornare la sua lista di emittenti sudamericane?", mi scrive Fabrizio Magrone l'altro giorno. In effetti è vero, il sito degli LA SW LOGS, fermo da esattamente due anni, ora annuncia di essere aggiornato al 15 dicembre, non più al dicembre del 2004. Spulciando DX Listening Digest mi accorgo che la lista è tornata a rianimarsi nel settembre scorso. Caspita. Per molto tempo gli LA SW LOGS sono stati un punto di riferimento essenziale per l'appassionato di DX latinoamericano sulle bande tropicali e le corte. In questa lista, costantemente aggiornata, Mark registrava puntualmente tutte le segnalazioni che apparivano sui migliori bollettini DX del mondo e in altre fonti su Internet. Un lavoro da certosino che rendeva davvero agevole il monitoraggio delle bande: quando si verificavano delle condizioni interessanti, zac!, si apriva il sito Web di Mohrman e in pochi minuti si potevano sorvegliare le frequenze più interessanti. Quando Mark decise di sospendere la sua attività di aggiornamento furono in molti a essere dispiaciuti, ma bisognava essere realisti: su quelle frequenze le uniche variazioni allo statu quo erano in negativo, con tante emittenti che tiravano giù baracca, burattini e antenne.
La sensazione di vuoto che ti prende quando cominci a scorrere i nuovi LA SW LOGS non è piacevole, ma tutto sommato è giusto festeggiare il ritorno di una fonte informativa importante. C'è però un retroscena curioso. La lista viene firmata da Mark Mohrman e da un gruppo, il Mosquito Coast DX Team che sulle prime mi diceva poco. Il fatto, però, è che l'indirizzo di e-mail fornito a coloro che volessero inviare i loro ascolti è registrato su un dominio Internet italiano. Ho fatto un piccolo giro di consultazioni e a quanto sembra sarebbe confermato il momentaneo disinteresse da parte di Mohrman nel proseguire la gestione esclusiva dell'iniziativa. E' evidente che Mark si sta facendo aiutare da qualcuno. Facendo mente locale, ho ricordato che sotto l'insegna di Mosquito Coast si svolgono da qualche tempo le DXpedition in una località costiera del nord dell'Adriatico che alcuni amici DXer del Nord Est italiano hanno scoperto e sapientemente sfruttato. Siccome non ho ricevuto una precisa conferma, le mie restano solo delle illazioni e visto che evidentemente questi amici preferiscono, almeno per il momento, mantenere un profilo piuttosto basso, non farò altri nomi. Mi limito a ringraziarli per il lavoro che stanno facendo. L'elenco sarà anche molto più corto dei precedenti, ma il suo improvviso pensionamento era sembrato un po' prematuro. Sul Web ci sono validissimi repertori di frequenze relativi ad aree geografiche diverse, completamente gratuiti e frutto (come il DX Handbook di Salvo) del lavoro volontario di tanti bravi ascoltatori. Mettendoli insieme agli LA SW LOGS si ottiene un panorama ancora di tutto rispetto dell'emittenza locale in onde corte, bande tropicali comprese. Finché queste stazioni continueranno a trasmettere, ci saranno DXer disposti a dar loro la caccia, anche se per i più vecchi si tratterà perlopiù di riascoltare radio già sentite. Emozioni e fascino sono ancora intatti.