05 giugno 2011

Kevorkian e le interviste radiofoniche di Vonnegut

Il grande scrittore Kurt Vonnegut (1922-2007) ha preceduto di qualche anno il dottor Jack Kevorkian nell'ultimo viaggio verso il nulla. Ma una decina di anni prima i due avevano incrociato i loro percorsi terreni - o almeno così pretendeva fosse accaduto Vonnegut. Il quale nel 1997 intitolò proprio "God bless you, doctor Kevorkian", una raccolta di "interviste impossibili" da lui realizzate con defunti più o meno famosi, da Isaac Newton a un anonimo passante fulminato da un attacco di cuore nell'atto di separare il suo cane schnauzer da un pittbull che lo aveva preso di mira. Quelle interviste, sosteneva Vonnegut, erano state realizzate con l'aiuto del controverso profeta dell'eutanasia libera, scomparso a sua volta pochi giorni fa. Gli incontri con le anime trapassate si svolgevano alle "soglie perlacee" (Pearly Gates) dell'oltretomba, essendo Vonnegut in quei momenti immerso in uno stato di morte apparente grazie alle pozioni endovena somministrate dal "dottor Morte".
La mia citazione delle interviste impossibili, uno dei programmi più celebri e intelligenti di Radio RAI, non è affatto casuale. Le trenta interviste raccolte nel libro - tradotto in Italia dalla casa editrice anarchico-libertaria Eleuthera - erano infatti apparse per la prima volta in altrettante trasmissioni curate per conto della stazione radio newyorkese WNYC, del circuito NPR. In occasione del necrologio di Vonnegut nel 2007 il programma NPR On the media aveva ricordato questi eccezionali ritratti, lunghi non più di un minuto e mezzo, trasmettendone un estratto.



In un'altra pagina dei suoi siti WNYC pubblica la lettera originale con la presentazione che Vonnegut fece del suo programma prima della messa in onda. La sua intenzione era quella di raccontare ciò che i defunti pensassero di quello che era capitato loro in questo mondo. "L'inferno non esiste - concludeva la sua lettera l'improvvisato "cronista dell'Aldilà", ma dai giorni del processo a O. J. Simpson si sta seriamente discutendo se non sia il caso di costruirne uno. Probabilmente sarebbe ispirato all'aeroporto di Atlanta". Non so come la pensiate voi su Vonnegut, Kevorkian, l'eutanasia o l'inferno, ma se vi è mai capitato di passare per l'aeroporto di Atlanta (io ci ho quasi perso una coincidenza per l'Europa), non potrete che essere d'accordo con tale affermazione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pura coincidenza: WR6, una delle nuove web radio della Rai, sta riproponendo alcune Interviste impossibili cui si era accennato qualche tempo fa in questi commenti.

Una pura associazione di idee, che comunque mi offre l'occasione di segnalare la raccolta di una cinquantina di interviste, scaricabili e riascoltabili qui

Buon ascolto
mariu