11 luglio 2010

Il raggio della morte (della scienza) secondo il Giornale

Su qualsiasi altra pubblicazione sarebbe stato solo l'ennesimo esempio di giornalismo approssimativo trapiantato nel contesto estivo che favorisce le letture da spiaggia, quelle delle panzane più spudorate. Ma sul Quotidiano di Famiglia, praticamente l'organo ufficiale governativo la scombiccherata storia pubblicata il 6 luglio in prima pagina (la prima pagina!) del Giornale equivale a un manifesto politico. Un manifesto che afferma che la cultura scientifica non serve a niente, che con la carta dei libri di testo possiamo accenderci il barbecue, che in Italia si possono tranquillamente chiudere le università (come del resto si sta cercando di fare da anni).
Il lungo vaneggiamento del Giornale parte dall'energia concentrata nel cosiddetto "raggio della morte" sperimentato da Guglielmo Marconi e arriva a una tanto misteriosa quanto antiscientifica macchinetta per produrre energia pulita a costo zero. L'eterno sogno di stuoli di "inventori" del tutto incapaci di comprendere le leggi delle fisica e soprattutto le equazioni di Maxwell. Nessuno pretende che un cronista le comprenda, ma perché non chiedere a un docente universitario un parere critico sui fatti riferiti? Come se non bastassero le farneticazioni tecnologiche, il pezzo racconta di un presunto complotto ordito da una parte della Chiesa cattolica per tenere nascosta un'invenzione ritenuta evidentemente scomoda. A rivelare l'esistenza dell'invenzione nonché del complotto è un certo Enrico M. Remondini, "imprenditore" genovese. Uno che se lo cercate su Internet lo vedete comparire in diversi commenti in calce a siti anti-abortisti e violentemente anti-eutanasia (quelli che con mirabile coerenza e cristiana pietà vorrebbero veder morto papà Englaro), con la firma linkata a una pagina Web, www.adoremus.it, che è tutto un programma di cattolicesimo illuminato e moderato. Ma che vergogna.
Per leggere la versione completa di questo pessimo esempio di teatro dell'assurdo cliccate qui. Purtroppo la cosa ha avuta pochissima eco e se non fosse stato per l'encomiabile attività anti-bufala di Paolo Attivissimo e per Andrea B. che me ne ha segnalato l'intervento non ne sarei venuto a conoscenza.
Per fortuna su un tema controverso come il raggio della morte e le teorie anti-Maxwelliane di Nikola Testla, in rete anche testi scientificamente solidi come questa risposta di Gianfranco Verbana sul sito Vialattea alla domanda: "Ho letto in una vecchia enciclopedia che l'inventore dell'antenna televisiva, il giapponese Yagi, negli anni '30 riuscì ad uccidere un coniglio con un fascio concentrato di onde elettromagnetiche. In rete non ho trovato nulla a riguardo: è quindi una bufala? Inoltre, sarebbe tecnicamente possibile oggi utilizzare fasci concentrati di onde elettromagnetiche per produrre armi letali, o il cosiddetto "raggio della morte"? Purtroppo Verbana esaudisce solo una parte di questi dubbi, ma rende piuttosto facile intuire che la meravigliosa scoperta rivelata dal Giornale (ai tempi di Montanelli noto con l'ironico nomignolo di Geniale) pone qualche piccola contraddizione con le teorie scientifiche consolidate. Il Fortean Times ci parla invece del raggio della morte "inventato" dall'inglese Harry Grindell Matthews.

2 commenti:

IW1AYD ha detto...

Beh, ma ...
non era durante la seconda guerra mondiale che se ne parlava. Prima che morisse Marconi.
Ma, quanto dobbiamo ripetere sempre gli stessi errori.
La razza ariana, era un altro argomento di quel tipo a "quel tempo".
Poi non sapendo come fare a rimettere in mare due cacciatorpediere senza radar, ne saldarono le due metá non danneggiate insieme. E tanti saluti alle comunicazioni e a diversi altri automatismi/comandi navali. Supermarina, sempre super qualchecosa. Vuoi vedere che teste e cervelli hanno sempre la stessa super misura da minculpop?
Ma no, dai, i giornalisti titolari sono in ferie bimensili e lasciano i "sostituti" al lavoro ... e questi fanno come possono e fin dove arrivano, pur avendo una vasta cultura universitaria. Ma, nulla che insegni a ragionare o che si chiami curiositá.
Ah, povera italietta. Chissá cosa vorranno venderci al prossimo giro di giostra, peccato sembra brutto dover reimparare tutto daccapo.

Poi per quanto riguarda campi a RF usati per scopi militari vi é un'ampia letteratura. Senza parlare di EMP, basta vedere www.fas.org e wikipedia (Anche in Italiano, neh!). Dal primo, FAS, a caso si estrae: "Radio Frequency Bioeffects Viewed for Non-Lethal Weapons". Nulla a che fare con il raggio della morte, ovviamente. Ora il problema rimane la chiave di lettura, che é meglio che sia scentifica e basta.

super-saluti

Salvo

soundsetting ha detto...

Difficile non cedere allo sconforto di fronte all'oscurantistico attacco perpetrato senza scrupoli dalla stampa dei berluscones. Grazie per questa importante denuncia, che mette in luce il meccanismo vincente con cui dal mantice della testata del maschio dominante si soffia sulle braci del sottobosco sordido e radicato dei siti mistificatori di matrice cattolica. E' ciò che rende il nostro sistema culturalmente retrogrado, al punto da apparire all'esterno come un'isola precopernicana, in cui con strategia occhiutamente riformata si getta il nero di seppia della bufala a sfondo scientifico nello squallido acquitrino della base elettorale.
s.