02 luglio 2010

Dalla luce del "pallofotofono" la voce di Edison in radio

La notizia rimbalza dagli Stati Uniti, dove è apparsa in orgine, al blog di Paolo Attivissimo, ad Andrea B. che me l'ha riportata oggi. Nel centro ricerche di General Electric a Schenectady è stata riportata in vita l'invenzione del "pallofotofono", il primo dispositivo per la registrazione sonora dei film, la tecnologia usata nel 1927 per The Jazz singer (poi acquisita dalla RCA che la ribattezza semplicemente "fotofono"). La scoperta di Charles Hoxie non si basava sull'incisione su nastro magnetico ma sulla conversione del suono in segnali luminosi, che andavano poi a impressionare una pellicola cinematografica. Le tracce venivano lette da una fotocellula che riconvertiva il segnale luminoso in spettro elettrico. Grazie all'iniziativa di Chris Hunter, curatore dello Schenectady Museum, e Russ DeMuth, ricercatore di GE Global Research, è stato possibile riascoltare alcune "audiopellicole" conservate negli archivi del Museo: 13 "pizze" con una vaga indicazione relativa a programmi diffusi negli anni Venti dalla stazione locale WGY, pioniere della radiofonia americana anche prima della inaugurazione ufficiale, nel 1922, da parte di GE (oggi WGY appartiene a Clear Channel).
Dopo 80 anni, da queste misteriose strisce di celluloide riemergono i suoni delle campane che identificavano i programmi in rete della NBC, ma anche le voci di Thomas Alva Edison e Henry Ford. La storia viene illustrata in dettaglio da GeReports mentre le pagine di YouTube dell'EdisonTechCenter.org mostrano due filmati sul pallofotofono e la sua ricostruzione.




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