La civiltà mediatica delle news in tempo reale ci sottopone a un autentico bombardamento di continui impulsi. Tanto che non sappiamo più distinguere tra retorica e ragione. E se tornassimo a lezione di storia, in particolare quella, ricca di materiali d'archivio, della radiofonia internazionale? La sensata proposta viene dai ricercatori della University of Bristol, che hanno dato vita al Connecting the Wireless World Project, una iniziativa che vuole analizzare la storia delle trasmissioni in onde corte, le antenate della tv satellitare e di Internet, dal punto di vista del ruolo che l'emittenza internazionale ha avuto nel forgiare le relazioni tra le nazioni e la politica domestica, in pace ma soprattutto durante nei lunghi anni del secondo conflitto mondiale prima e della Guerra fredda poi.
Il progetto mette insieme storici e massmediologi di Regno Unito, Germania, Olanda, Portogallo e Stati Uniti e come missione ha anche l'organizzazione di eventi e seminari, l'ultimo dei quali ha avuto luogo il 15 settembre scorso presso la University of York sul tema "Knowing your enemy (and your friends): Cultures of radio monitoring and surveillance". Al seminario ha dedicato un bellissimo post uno dei coordinatori di Connecting the wireless world, David Clayton: "Rhetoric versus Reason: Why we need histories of radio surveillance and monitoring" Una buona parte dell'incontro era focalizzato sul ruolo storico degli uffici di monitoraggio delle trasmissioni internazionali e sugli archivi di materiali generati sia dalle emittenti, sia dai governi che ne tracciavano le attività. Clayton cita in particolare Radio Free Europe, auspicando un maggior sforzo di digitalizzazione e condivisione delle informazioni accumulate e archiviate in decenni di trasmissione.
Osservando il programma del seminario noto con grande piacere la presenza di una storica contemporanea italiana, Linda Risso, che dopo la laurea all'Università di Genova è approdata a Cambridge per i suoi studi di dottorato e oggi è fellow di ricerca presso l'Institute of Historical Research di Londra. La Risso, che a quanto leggo dai suoi tweet è stata recentemente accolta nel Comitato redazionale di "Cold War History", è specializzata in storia delle relazioni tra paesi Nato e paesi dell'Est ed è intervenuta a York su una questione decisamente attuale: "The role of radio
and Ukrainian/Russia dialogue in the 21st century". Sulla rivista Cold War History nel 2013 aveva pubblicato un articolo intitolato "Radio Wars, broadcasting in the Cold War" che per nostra fortuna è disponibile online.
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