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16 marzo 2010

A Milano, Cinque Giornate per la nuova musica

Mi scrive Stefano Giannotti, compositore e artista radiofonico lucchese, che lavora da molti anni per la radio tedesca. Del Maestro Giannotti mi ha parlato un altro sound artist e compositore per la radio, Alessandro Bosetti, nell'intervista che mi aveva concesso.
L'occasione è un festival di musica contemporanea che si terrà a Milano nei prossimi giorni, dal 18 a al 22 marzo, i giorni in cui la città celebra i moti antiaustriaci del 1848. Il Festival 5 Giornate, giunto alla sesta edizione e promosso dal Centro Musica Contemporanea. Forse anche per rilanciare forme musicali che a Milano hanno sempre avuto una certa prominenza, grazie anche a un Conservatorio abbastanza attento e con validi maestri.
Una sorta di anti-tradizione, quella delle avanguardie musicali a Milano, che rimanda a iniziative pionieristiche come il Laboratorio di fonologia della RAI di Luciano Berio. Alla fine degli anni settanta, con Musica del Nostro Tempo, Milano aveva una stagione di musica contemporanea davvero pregevole ed era ora che si riappropriasse di certi linguaggi, considerando l'impoverimento di tutti gli altri linguaggi cittadini. Ho sempre pensato che questo tipo di musica avesse tra l'altro un rapporto speciale con la radio, con la quale condivide molte tecnologie di fondo. Entrambe sono figlie degli oscillatori, circuiti davvero affascinanti.
Quelle che seguono sono le date dei tre appuntamenti con Stefano Giannotti (e vi prego di notare il notebook sulla città polacca di Wałbrzych). Uno dei luoghi dell'evento, a Palazzo Reale, è l'esposizione dedicata al grande Gillo Dorfles, motivo in più per partecipare. Per leggere il resto del programma del Festival della nuova musica, potete andare sul sito ufficiale, già molto ricco (qui la versione in pdf). I siti di Stefano Giannotti, presente anche su MySpace, consentono di ascoltare parecchio materiale e condividere le ragioni della sua opera anche attraverso videoclip musicali molto curiosi.
Venerdì 19 Marzo

Milano, Palazzo Reale, Piazza del Duomo 2, ore 17
Stefano Giannotti: UNA SERATA IN FAMIGLIA (1999/2000) per clarinetto e nastro magnetico (Gaetano Nenna: clarinetto)


Domenica 21 Marzo
Milano, Cinema Anteo, Via Milazzo 9, ore 11
Stefano Giannotti: CHIAYI SYMPHONY (2006/2007) proiezione del video (Taiwan/Italia, dur. 63'20")
http://www.stefanogiannotti.com/chiayisymphony.html

Milano, Arci Bellezza, Via Giovanni Bellezza 16, ore 22
Stefano Giannotti: UNA SERATA IN FAMIGLIA (1999/2000) per clarinetto e nastro magnetico (Gaetano Nenna: clarinetto)
THE WALBRZYCH NOTEBOOK (2004/2010) proiezione del video (Polonia/Italia, dur. 71'35")
http://www.stefanogiannotti.com/thewalbrzychnotebook.html


12 novembre 2008

UK, epidemia di commentatori radiofonici sboccati

Tempi incredibilmente duri per i presentatori della radio in Gran Bretagna. Questa volta è capitata a Sam Mason, presentatrice di uno show pomeridiano a BBC Radio Bristol, emittente locale del circuito BBC e a Jon Gaunt, commentatore per il network sportivo TalkSport. Gaunt si sarebbe lasciato andare a commenti poco rispettosi nei confronti di un consigliere della giunta comunale londinese, discutendo con lui di un progetto di legge che punta a vietare alle coppie fumatrici di adottare un figlio. Gaunt ha definito "nazista" questo progetto e il suo programma è stato sospeso in attesa che si compia l'indagine interna.
La vicenda di Sam è ancora più strana perché la gaffe non è stata pronunciata in onda. Al punto che la drastica decisione presa dai dirigenti dell'emittente pubblica britannica farà sicuramente discutere. La Mason è stata "pizzicata" mentre, al telefono, ordinava un taxi che andasse a prendere la figlia a scuola. «Mi raccomando,» ha chiesto però al centralinista l'incauta anchor-woman, «non mandatemi uno di quegli indiani col turbante, mia figlia ne rimarrebbe choccata.» Per sua sfortuna era indiano anche il centralinista, che ha registrato la telefonata e mandato il nastro a un quotidiano. Dopo aver letto della sua annunciatrice razzista, la BBC l'ha subito dichiarata persona non grata e ha troncato tutti i rapporti.
BBC presenter dismissed for 'turban' remarks

London, Nov 11 (PTI) A BBC radio presenter has been sacked for allegedly making racist comments about Asian-origin taxi drivers during an off-air phone conversation in which she asked a cab operator not to send a "guy with a turban".
Sam Mason, who presents the BBC Radio Bristol's afternoon programme, was suspended on Friday. She was then informed by station officials on Saturday that she would no longer work for the BBC. Mason, 40, allegedly told a Bristol taxi firm "not to send an Asian driver to pick up her daughter".
She reportedly told a taxi operator: "A guy with a turban on is going to freak her out." When her request was refused, she is alleged to have said: "You've managed it before." The taxi worker was outraged and recorded the conversation, and passed a copy to The Sun newspaper.
A transcript of the conversation, published in The Sun, records how she ordered a taxi to take her 14-year-old from her Clifton house to her grandparents' home.
A BBC spokesman said: "Although Sam Mason's remarks were not made on-air, her comments were completely unacceptable and, for that reason, she has been informed that she will no longer be working for the BBC with immediate effect."

***

TalkSport suspends Jon Gaunt for 'Nazi' jibe

November 11 2008, The Guardian
TalkSport presenter Jon Gaunt has been suspended by the UTV-owned station after he called a London councillor a "Nazi" during a live debate. Sony award-winning Gaunt, who writes a column for the Sun, also called the councillor an "ignorant pig" during the discussion about a local authority plan to ban smokers from fostering children.
A TalkSport spokesman said the station had received a number of complaints about the broadcast and had "taken the decision to suspend Jon Gaunt whilst the matter is investigated". "When we have all the facts at our disposal, we will take whatever action, if any, that we deem appropriate," he said.
Gaunt made the comments in a debate with Redbridge councillor Michael Stark last Friday. He later issued an on-air apology for the remark. Gaunt's agent, Nick Canham of MPC Entertainment, said: "Jon welcomes the investigation. The very nature of his show is quite bombastic on a regular basis. "He apologised on air immediately. He regrets using the term but it was a slip of the tongue. He meant to say 'health Nazi' and he clarified it very quickly in the conversation.
(continua)

05 novembre 2008

Parolacce volanti, la terza vittima cade su Joe l'idraulico

Tempi durissimi per i commentatori radiofonici, tempi di oscenità volanti. Dopo gli annunciatori della BBC giubilati per scherzi telefonici e battibecchi coi tifosi, l'ultima vittima della parolaccia in libertà - lo rivela uno dei blog del Wall Street Journal - è Charles Bouley, detto "Karel", titolare di un programma del finesettimana di KGO, una delle stazioni più popolare della Bay Area di San Francisco (questo il blog di Karel sul sito della sua radio). Nel passare dallo studio al notiziario della ABC, Bouley ha lasciato inavvertitamente aperto il microfono e si è lanciato in un commento poco simpatico nei confronti di Joe l'idraulico, il personaggio diventato suo malgrado un simbolo della campagna di McCain contro l'aumento delle tasse. Il problema è che Bouley non si è limitato a qualche affermazione di parte. Si è lanciato nella "M/F word", uno degli insulti più politically incorrect che si possa trovare nei vocabolari americani. Nel clip immediatamente fatto circolare su YouTube, si sente benissimo la voce di Karel che si sovrappone al notiziario nel momento in cui si fa riferimento all'incolpevole Joe sentenziando: "I want that motherfucker Joe the plumber dead".
Bouley è stato temporaneamente sospeso dai suoi programmi in attesa di una decisione da parte dei responsabili di KGO, che appartiene al gruppo Citadel.





November 4, 2008
Karel the Radio Host Gets Booted After Joe the Plumber Comment

Sarah McBride reports on the presidential race.

Joe the Plumber has ticked off a lot of pundits, but over the weekend, he cost one his job, at least temporarily.
Charles “Karel” Bouley, a weekend radio personality on San Francisco’s KGO, had just gone from a listener phone call into the top-of-the-hour news feed, with his microphone off– or so he thought. Instead, his mic was still live, broadcasting his musings on that night’s news to thousands of listeners to KGO, the Bay Area’s #1 radio station.
He didn’t have nice things to say about Joe Wurzelbacher, the unlicensed Ohio plumber who ended up caught in the tug of war between presidential candidates Barack Obama and John McCain over tax policy.
Bouley bellowed a few obscenities over McCain’s comments about the suddenly famous Ohio everyman. (The clip is here.)
Now, Bouley is off the air while station executives at the Citadel Broadcasting Corp.-owned station ponder his fate. “It’s a personnel matter and it’s under review,” said Jack Swanson, operations director at KGO. “It is clear what happened wasn’t intentional.” Bouley’s evening timeslot this coming Saturday is pre-empted by a football game anyway; the station still hasn’t announced who will fill in on Sunday.
Bouley, who also blogs for Huffington Post, could get a second chance. After all, KGO is owned by Citadel, the same folks who snapped up radio personality Don Imus after CBS Corp. kicked him off the air for racist comments.
UPDATE: Bouley apologized for the outburst on the open mic. “I was, and am deeply sorry that went out,” said Bouley, who called Wurzelbacher “an actor playing the character of Joe the Plumber.”

29 ottobre 2008

Parolacce in radio, nei guai i conduttori della BBC


Un "comedian" post moderno e dissacrante e il suo popolare show radiofonico. Un anziano attore televisivo nato a Berlino, fuggito a Londra poco prima della guerra per le persecuzioni naziste e diventato celeberrimo per una fiction televisiva andata in onda con soli dodici episodi nel 1975 e da allora considerata un capolavoro insuperato. La giovane nipote di questo attore, impegnata su versanti artistici di taglio un po' diverso con il nome d'arte Voluptua e il suo gruppo gotico-scollacciato chiamato Satanic Sluts Extreme ("slut" in inglese, corrisponde grossomodo a un nostro spregiativo usato per definire un comportamento sessuale audace e promiscuo). Una burla di pessimo gusto basata su una raffica di messaggi osceni lasciati sulla segreteria telefonica del grande attore e ritrasmessi alla radio, dopo che la vittima dello scherzo non si aveva voluto partecipare allo show radiofonico del dissacrante conduttore.
Se pensate che questa sia la trama dell'ultimo romanzo in lizza per il Booker Prize vi sbagliate. Sono tutti personaggi in carne e ossa e la storia dello scherzo telefonico è accaduta davvero. Il comedian si chiama Russel Brand, conduttore del Russell Brand Show su BBC Radio 2. Il famoso attore è Andrew Sachs e la serie televisiva che lo ha immortalato è Fawlty Towers, anche se la voce di Sachs è famosa anche alla radio (ha interpretato il Dr. Watson in una celebre serie su Sherlock Holmes). La giovane nipote è Georgina Baillie e si esibisce davvero, nelle provocanti vesti di Voluptua, come ballerina sexy-satanica (de gustibus...). E a quanto sembra lei e Russel Brand una storia l'hanno avuta davvero.
Solo che in questo caso Brand e il suo co-conduttore, Jonathan Ross, l'hanno fatta fuori dal vaso. Arrabbiati per la mancata partecipazione di Sachs, che sarebbe dovuto intervenire al telefono, lo hanno chiamato sul cellulare (qui la cronaca del Guardian) lasciando in segreteria messaggi piuttosto espliciti sulla liaison sentimentale tra Russell e la "voluttuosa" Georgina. Il problema è che i messaggi sono stati registrati alla fonte e rimandati in onda in tutta la Gran Bretagna nell'edizione del Brand Show di due settimane fa. Il bubbone è esploso solo ieri, ma con gli interessi. Lo stesso Primo Ministro Gordon Brown, normalmente ligio alla regola del "de minimis non curat preator", ha chiesto alla BBC, che si è scusata ufficialmente, di far rotolare qualche testa. E l'OFCOM britannico ha già aperto un'inchiesta che potrebbe sfociare in una multa per l'emittente, che per legge è tenuta a evitare che in aria finiscano certe audacità di così dubbio gusto. Specie quando si può anche nutrire il sospetto che lo "scherzo" sia solo una furbata pubblicitaria.
La storiella è stata ripresa dai giornali di mezza Europa e segue stranamente un'analoga gaffe (il termine è forse indulgente) di due commentatori sportivi di una emittente locale ancora della BBC scivolati, dietro ai microfoni, nell'uso di termini particolarmente irrispettosi nei confronti di un tifoso che criticava al telefono le decisioni di un allenatore di calcio. Questa è un'altra notizia che giunge dal regno dell'understatement e la trovo molto interessante per chi analizza i diversi modi di affrontare e gestire il linguaggio mediatico e il problema del politically correct. E' accaduto che Andrew Hawes e Ian Hart siano stati sospesi da BBC Southern Counties per aver dato del "window licker" a un loro ascoltatore. Leccafinestre è una parola che tradisce l'eccezionale potenza "visiva" della lingua inglese e viene utilizzata, con sottile crudeltà, per insultare la scarsa intelligenza del proprio interlocutore. L'etimologia non è meno disdicevole: il "window licker" è il disabile sorpreso a leccare il vetro del finestrino del pullmino che lo trasporta. Quando Ian Hart ha pronunciato in radio questa oscenità, le associazioni dei familiari dei disabili hanno sollevato un comprensibile polverone, anche se molti commenti sui giornali assolvevano ampiamente i due conduttori - tra l'altro molto amati e, paradossalmente, impegnati nel sociale - da una impulsività giudicata veniale data l'eccitazione del momento. I due si sono ovviamente scusati, ma se Hawes è tornato in onda dopo un paio di settimane, Hart rimane nel limbo, malgrado le petizioni dei suoi fan.
E' giusto sanzionare queste uscite a dir poco infelici? Possono bastare da parte dei conduttori delle scuse sincere e una promessa di maggiore attenzione? O l'impatto del mezzo radiofonico e dei suoi animatori sul linguaggio e il comportamento degli ascoltatori è una questione da soppesare col bilancino e sorvegliare col massimo rigore, anche rischiando di applicare una sorta di censura? Fa anche pensare il fatto che in Gran Bretagna si rischia una sospensione per una parolaccia offensiva, mentre in Italia gli show televisivi vengono cancellati quando con linguaggio formalmente ineccepibile si cerca di denunciare l'arroganza del potere (gli inflazionatissimi vaffa dei vari circenses con l'imprimatur danno molto meno fastidio). http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/7701308.stm

[agg. al 30-10-08 - All'indirizzo Web del Russell Brand Show si trova ora solo un laconico "no longer on the air". Brand ha deciso di chiudere il programma. Ecco i testi delle scuse ufficiali dei due conduttori dalla pagina che la Beeb dedica, con ampio corredo di link alla questione.

Brand and Ross: Apologies in full

BBC presenters Jonathan Ross and Russell Brand have been suspended by the BBC following the row over their prank phone calls to Fawlty Towers actor Andrew Sachs on Radio 2.
Both men have apologised to Sachs for their comments, and Brand has resigned from his Radio 2 show.
Here are their apologies in full.

RUSSELL BRAND

I have apologised to Andrew Sachs for the rude messages I left on October 18 and he has graciously accepted.
As I only do the radio show to make people laugh I've decided that given the subsequent coverage I will stop doing the show.
I've loved working for the BBC and am very proud of the shows myself, Matt Morgan, Nic Philps, Mr Gee and Noel Gallagher have made and I apologise to all of them for damaging their careers - except Noel, whose band are doing quite well.
I got a bit caught up in the moment and forgot that at the core of the rude comments and silly songs were the real feelings of a beloved and brilliant comic actor and a very sweet and big hearted young woman.
Apologies are also owed to the loyal listeners of the show who enjoyed its shambolic spirit and anarchy and will be upset that it cannot continue.
I take complete responsibility and offer nothing but love and contrition and I hope that now Jonathan and the BBC will endure less forensic wrath.
Hare Krishna.

JONATHAN ROSS

I am deeply sorry and greatly regret the upset and distress that my juvenile and thoughtless remarks on the Russell Brand show have caused.
I have not issued a statement previously because it was my intention and desire to offer an apology to all those offended on my Friday night programme.
However, it was a stupid error of judgement on my part, and I offer a full apology.]

[Aggiornamento del 31 ottobre - Ieri sull'onda delle proteste e delle verifiche interne ha dato la dimissioni la controller di BBC Radio 2, Lesley Douglas. La Douglas ha lavorato alla BBC per 22 anni.]