Visualizzazione post con etichetta Tunisia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Tunisia. Mostra tutti i post

05 aprile 2012

12 (7 già attive) nuove emittenti libere in Tunisia. Le prospettive in Libia

Günter Lorenz ha diffuso qualche giorno fa sulla lista FM_DX_Italy un elenco di sette nuove stazioni FM che trasmettono in Tunisia. Oggi, Andrea Borgnino ha dedicato al tema la sua puntata di "Interferenze", nei programmi mattutini di Radio 3.



Ma veniamo ai nomi delle stazioni, a partire da quelle che si possono ascoltare nell'area di Tunisi:

Radio iFM, 100.6 MHz
W: http://www.ifm.tn/
S: http://www.ifm.tn:8002/ifmstream, 128 kbps

Radio Kalima, 90.7 MHz
W: http://kalima-tunisie.info
S: http://radio.kalima-tunisie.info:8787/live

Radio Cap FM, 91.5 MHz + 105.9 MHz
W: http://www.capradio.tn/
S: http://196.203.215.42:8011/listen.pls

Radio 6 Tunis, 97.2 MHz, una "radio libera"
W: http://www.radio6tunis.net/
S: http://www.radio6tunis.net/plugins/emission/load_emission.html)

nelle altre zone:

Oxygène FM, Bizerte, 90.0 MHz
W: http://www.oxygene.fm
S: http://oxygene.fm/liveaudio.php

Radio Sabra FM, Kairouan, 98.8 MHz
W: http://www.radiosabrafm.net
S: http://188.165.248.163:8000/listen.pls
S: http://www.radiosabrafm.net/player/sabra.asx

Radio Oasis FM, Gabès, 94.4 + 96.5 MHz
W: http://www.oasisfm.tn
S: http://www.oasisfm.tn/play.php

Una lista impreziosita dalle relative frequenze e dagli indirizzi dei siti Web di queste emittenti e dello stream audio diffuso su Web (ignoro quale sia la sua fonte ma è un gran bel lavoro). Eppure, le sessioni di ascolto estivo che spero anche quest'anno di potermi godere sull'isola di Favignana rischiano di essere ancora più animate. Nel giugno scorso, la tunisina Instance Nationale pour la Réforme de l’Information et de la Communication (una specie di authority embrionale, che in base al decreto di legge 116/2011 del 2 novembre scorso dovrebbe istituire in Tunisia la Autorité Indépendante de la Communication Audiovisuelle (HAICA) aveva pubblicato la lista di 12 stazioni autorizzate a trasmettere in FM:

1- Radio “El Karama” (Sidi Bouzid)

2- “Chaambi FM” (Kasserine)

3- Radio Oasis FM (Gabès)

4- Ulysse FM (Médenine)

5- “Sawt El Manajem” (Gafsa)

6- Sabra FM (Kairouan)

7- Cap FM (Cap-Bon)

8- Radio Oxygène (Bizerte)

9- Kalima (Grand Tunis)

10- Radio 6 (Grand Tunis)

11- “Kif” FM (Grand Tunis)

12- “Ibtissema” FM (Grand Tunis)

Ho cercato di capire che cosa ne fosse stato delle cinque emittenti che non compaiono nell'elenco di Günther e per ciascuna di loro ho individuato altre notizie o siti Web che sembrano ufficiali, mentre non sono ancora riuscito a ricostruire le frequenze operative (per alcune emittenti si parla di test, di messa in onda "imminente", ma in alcuni casi non si sente neppure lo stream):

* Radio Al Karama – Sidi Bouzid

* Chaanbi FM- Kasserine
(Radio Sada Chaanbi)

* Ulysse FM – Medenine/Djerba

* Sawt Al Manajem – Gafsa
* Kif FM – Tunis


Un bellissimo articolo apparso su Tunisie Projet faceva a novembre il punto della situazione, avvertendo però che con la ulteriore dozzina di emittenti autorizzate si rischia già la saturazione. Il sito parla di un totale a regime di 25 network e emittenti locali/regionali:

9 stations publiques dont 4 stations centrales

• Radio Nationale
• Radio Jeunesse
• RTCI
• Radio Culture

Et 5 stations régionales

• Radio Sfax
• Radio Monastir
• Radio Kef
• Radio Gafsa
• Radio Tataouine

Più le cinque catene private autorizzate in questi ultimi anni:

• Mosaïque FM
• Jawhara FM
• Express FM
• Shems FM
• Zitouna FM

le tre delle 12 approvate a giugno 2011 (alcune delle quali, come 6 FM, operavano già sul Web:

Radio Oxygène (Mohamed Kamel Robbana, Bizerte)
Radio Kalima (Omar Mestiri, Tunis)
Radio 6 (Nozha Ben Mohamed, Tunis)

e le restanti 9 ancora in fase di avviamento (secondo Lorenz due sarebbero nel frattempo partite, iFM-Ibitissama e Cap FM):

Kif FM (Kamel Zouiten, Tunis)
Ibtissama FM (Hamed Souayeh, Tunis)
Cap FM (Olfa Tounsi, Nabeul)
Sabra FM (Amor Naguazi, Kairouan)
Chambi FM (Mokhtar Tlili, Kasserine)
Alkarama (Salah Rabah Hajlaoui, Sidi Bouzid)
Sawt Elmanejem (Mohamed Hédi Nsib, Gafsa)
Ouaha FM (Oasis) (Marzouki Bettaïeb, Gabès)

Il blog La Tunisie Vote ad agosto sottolineava come molte delle famose autorizzazioni estive ancora non avevano trovato attuazione.
Dopo la primavera araba del 2011, in effetti, c'è un grandissimo fervore intorno ai temi della libertà d'espressione radiofonica e le emittenti libere comunitarie. All'inizio di marzo AMARC (l'associazione mondiale delle radio comunitarie) con il patrocinio dell'Unesco, ha organizzato un convegno proprio in Tunisia. Nel novembre scorso, una delegazione della ONG danese IMS e di altre organizzazioni ha visitato la Libia per esplorare le opportunità di rinascita di un contesto mediatico davvero libero. Sempre dall'IMS ecco per esempio un articolo sulla situazione in Libia a un anno dall'inizio della rivoluzione, apparso a febbraio. Tra le prime realtà si sono distinte, in Libia, Tribute FM, la prima emittente in lingua inglese di Benghazi (streaming dichiarato ma non ascoltabile) e Shabab Libya FM.
Sempre per quanto concerne la Libia, all'inizio di febbraio sulla lista SkywavesDX "Sigfrid105" diffondeva tra gli appassionati di DX in FM una lista di emittenti attive nell'area di Tripoli, in cui si possono scorgere molti nomi di stazioni ascoltate in passato (gli 88,8 sono arrivati a Favignana):

87.9 Tarhouna Local RD. Tarhouna
88.8 Al'Shababiya Tripoli
90.3 Radio Libya from Tripoli Tripoli
91.1 BBC Arabic Prog. Tripoli
91.9 Gheryan Local RD. Gheryan
92.4 Libya FM Tripoli
93.4 Libya FM Tripoli
95.0 Radio Libya Gheryan
96.6 Radio Libya Tripoli
97.7 Libya Al'Hurra from Janzour Tripli-Janzour
98.8 Ajyal FM Tripoli
99.9 Al'Eeman RD. Tripoli
101.3 AL'Zawiya Local RD. Al'Zawiya
101.9 Western Tripoli RD. Tripoli-Janzour
102.5 Tripoli FM (English) Tripoli
103.4 Voice of Tripoli Tripoli
107.0 Holy Quran RD. Tripoli
107.4 Libya Al'Hurra Tripoli

Tutto questo in attesa che gli stessi fermenti contagino l'Egitto e forse - ma in questo momento mi pare difficile - altre nazioni arabe in fase di risveglio.

14 gennaio 2011

Tunisia, il presidente in fuga, la rivolta alla radio

Da quando trascorro le mie vacanze estive a Favignana, sono diventato un fedele ascoltatore di molte emittenti tunisine ed è emozionante in queste ore cercare di seguire le cronache del regime nordafricano, tanto vicino alle nostre coste (e forse un po' anche alla nostra cultura politica), attraverso le pagine e gli streaming Web di Radio Kalima, emittente "antagonista" attiva via satellite e Internet. Kalima ha un sito per i programmi tunisini e una edizione algerina.
Ma il coverage più avvincente (audio in arabo, ma notizie scritte in francese) è quello di ShemsFM . Shems è un nuovo network commerciale nato nel settembre scorso in una nazione che in questi anni ha gradualmente allentato la morsa del totale monopolio. Le informazioni che trovo in questi giorni su Shems FM sono incredibilmente esplicite. Perché incredibilmente? Perché la proprietà dell'emittente viene fatta risalire a Cyrine Ben Ali Mabrouk, figlia del presidente tunisino Zine el-Abidine Ben Ali, segnalato a bordo di un aereo respinto dalla Francia e - a quanto sembra - parcheggiato per il momento all'aeroporto di Cagliari, forse sulla strada per Malta o per Jeddah. Cyrine è sposata a un uomo d'affari potente, Marwan Mabrouk, proprietario insieme a due fratelli di un gruppo attivo nella grande distribuzione, nell'alimentazione, nella vendita di automobili e dallo scorso anno, nella telefonia cellulare: Mabrouk con la sua Investec possiede il 51% di Orange Tunisie (li 49% è di France Telecom).
Malgrado i vistosi interessi e le affiliazioni in gioco, Shems FM non sembra esercitare alcuna censura e in queste ore ha addirittura aperto i microfoni ai suoi ascoltatori. Che cosa c'è dietro? Anche ammettendo che il presidente Ben Ali non sia fuggito come sembra confermare in questi minuti il TG3, per quale ragione il network "indipendente" di sua figlia si comporta quasi come una voce dell'opposizione?
La radio ufficiale, nel frattempo, diffonde solo musica tipo classico, dal suo canale internazionale RTCI e musica locale e concitate telefonate del pubblico dal canale National. Radio Tunisia utilizza in teoria anche le onde corte, secondo questa griglia (orari UTC):

0200-0510 9725, 12005 kHz
0400-0625 7275 kHz
0600-0810 7335 kHz
1600-2000 9725, 12005 kHz
1700-2110 7225 kHz
1900-2400 7345 kHz

27 settembre 2010

Al debutto Shems FM, nuovo network dalla Tunisia


Manca mezz'ora al lancio delle trasmissioni di ShemsFM, una delle due nuove catene radiofoniche tunisine di cui ho dato notizia tempo fa. Attiva anche su Facebook. Non vedo l'ora di ascoltarla l'anno prossimo a Favignana. Frequenze annunciate: 106.5, 101.7, 96.2, 95.7, 93.7 e 90.6. Buona fortuna!


01 settembre 2010

Tunisia, nuova stazione FM. Anzi due

Torno a ringraziare la puntualissima Newslinet, che mi ha dato modo di approfondire gli sviluppi dell'emittenza privata tunisina, bacino che per qualche settimana all'anno ho la possibilità di sorvegliare direttamente dalle coste di Favignana. Provo a ricambiare subito il favore della notizia data stamane dagli amici di Consultmedia - l'imminente nascita di Shems FM - con quella della prossima apertura di un'altra emittente privata, ancora senza nome, battezzata da alcuni organi di stampa Radio Gueddiche, dal cognome di uno dei fondatori della società editrice, Maghreb Prod. & Com.
Dopo Mosaïque FM (di Belhassen Trabelsi, cognato del Presidente Zine El Abidine Ben Ali) e Jawhara (di Néji M'hiri), che però hanno coperture regionali, e la religiosissima Zeitouna FM, ecco dunque due newcomers, tra i quali Shems FM (secondo Business News da cui ho tratto il primo articolo, Shems significa "sole"). Anche qui, guarda caso, l'editore ha forti legami politici: addirittura la figlia del presidente tunisino Ben Ali, sposata tra l'altro all'uomo d'affari Marouane Mabrouk, uno dei tre fratelli di una famiglia di magnati della finanza. Cyrine Ben Ali Mabrouk è la cofondatrice di Tunisia Broadcasting SA e la sua emittente (nella foto la sede di Tunisi), potrà operare sull'intero territorio nazionale su sette frequenze, partendo inizialmente da Tunisi e Sfax. Il debutto sarebbe fissato entro settembre con contenuti assolutamente generalisti.
Dopo la storia su Shems FM trovate anche quella sul progetto radiofonico di Maghreb Prod. & Com. e un terzo pezzo che nel maggio scorso anticipava l'arrivo di queste nuove stazioni radio, fornendo qualche dato interessante sul valore del mercato pubblicitario tunisino: una ventina di milioni di dinari, torta che potrebbe anche lievitare per tutti con l'arrivo di due nuovi player.

Toute la lumière sur Shems FM, la nouvelle radio privée tunisienne
25/08/2010
Cette année, la rentrée dans le paysage audiovisuel tunisien ne sera pas comme les autres. Elle sera marquée, notamment, par le lancement au grand public, à la fin du mois de septembre, de la 4ème radio privée en Tunisie baptisée Shems FM signifiant soleil en arabe. Après «Mosaïque FM », « Jawhra FM » et « Radio Zitouna », c’est un nouveau soleil qui brillera sur les ondes, avec une équipe déjà bien rodée.
Dotée d'un capital de 1,5 MDT, promue et présidée par Cyrine Ben Ali Mabrouk, « Shems FM » injectera indéniablement un nouveau souffle au paysage radiophonique tunisien.
Du côté des Berges du Lac se dresse, majestueusement, un nouveau bâtiment. Tendance, design et très moderne, il vient s’ériger au coin du principal boulevard de ce quartier d’affaires huppé de Tunis.
En y pénétrant, on ressent l’ambiance studieuse. Celle du lancement d’un grand projet. Certains collaborateurs sont dans leur bureau, les animateurs en réunion et les responsables contrôlent soigneusement les travaux de finition du siège.
On est à la dernière ligne droite d’avant le lancement grand public. Un lancement très attendu, aussi bien par la concurrence, tellement tout a été tenu sous silence jusque-là, que par les auditeurs.
Beaucoup d’encre a coulé jusque-là, mais sans laisser filtrer l’essentiel, soit la programmation détaillée, les fréquences…
Le mot d’ordre à « Shems FM », pour le moment, est « motus et bouche cousue », en attendant la révélation générale, lors d’une rencontre de presse prévue, à la veille du lancement, pour annoncer la naissance de la radio, la programmation, les animateurs, et les sept fréquences attribuées à la nouvelle station et qui couvriront tout le territoire de la Tunisie ou presque… Même le logo sera dévoilé au cours de cette conférence.
N’empêche. Fethi Bhoury, Directeur Général et Lotfi Zeghdana, Directeur général adjoint, chargé de la promotion de l’antenne, ont accepté de laisser filtrer quelques indiscrétions pour Business News.
On nous confirme, d’ores et déjà, que la nouvelle station de radio n’aura ni de vocation musicale, ni sportive, ni culturelle. Elle sera généraliste, grand public dont la programmation concoctée est destinée à toutes les tranches d’âge. « Il y aura des émissions thématiques, avec un contenu diversifié et de qualité, susceptible d’attirer l’intérêt des Tunisiens », précisera Fethi Bhoury.
Lotfi Zeghdana ajoutera que « la radio se classe dans la catégorie des médias audiovisuels généralistes, à contenu thématique. Nous avons élaboré une programmation dans laquelle, le Tunisien peut se retrouver, se projeter et se reconnaître. Qu’il soit homme, femme, ménagère, jeune ou moins jeunes, chacun trouvera son compte en se branchant sur les fréquences de Shems FM ».
Par ailleurs et contrairement à Jawhara et Mosaïque, Shems FM a une licence nationale et pourra diffuser ses émissions sur pratiquement tout le territoire de la République par le biais de sept fréquences. « Shems FM » sera, sans aucun doute, un redoutable concurrent, notamment aux radios régionales publiques, qui bénéficient du plus haut taux d’audience dans leur zone de fréquence.
L’objectif du management est clair : la radio se veut le miroir de la société tunisienne et le reflet des préoccupations des Tunisiens.
Confidentialité de pré-lancement oblige, il faudra cependant attendre la deuxième quinzaine du mois de septembre pour avoir les détails sur la programmation et les animateurs qui meubleront les ondes et tiendront compagnie aux auditeurs. M. Zeghdana s’est contenté de nous informer que la programmation comprend entre autres, des talk Shows, de l’interactivité, du divertissement et de l’information. Il y aura une programmation ciblée et on proposera un contenu thématique.
« Il est évident qu’il y aura de la musique sur Shems Fm. Néanmoins, elle sera un outil d’accompagnement et non pas l’essence de la station radio », a ajouté le Directeur général.
L’équipe est composée d’une trentaine d’animateurs jeunes et très motivés, sans compter les correspondants régionaux et les collaborateurs externes. Ce qui porte le nombre de l’équipe à environ une cinquantaine, précise Lotfi Zeghdana.
Bon à noter : tout est soigneusement préparé par une équipe de professionnels, compétents et expérimentés, dont le parcours assez riche et diversifié, a été exploité pour la mise en place d’une grille intéressante.
En effet, à la tête de « Shems FM », figure Cyrine Ben Ali Mabrouk qui n’est pas à sa première création d’entreprise puisque c’est elle qui a fondé le FSI Planet Tunisie. Au poste de Directeur Général, qui aura la délicate mission de chapeauter toute l’équipe et de s’occuper des questions administratives et autres, les promoteurs de la station radio ont choisi Fathi Bhoury, qui était le DG de Planet. Il sera assisté par une compétence non moins négligeable, en l’occurrence Lotfi Zeghdana, qui aura une tâche pas aisée, celle de promouvoir l’antenne. Lotfi a déjà fait ses preuves en la matière et a démontré un professionnalisme et une compétence hors pair.
Avant se passer à Shems FM, pour contribuer à son lancement, il occupait le poste de directeur du marketing de Sabrine, relevant du groupe M’Zabi. Il a plusieurs cordes à son arc puisqu’il était également directeur de la communication du complexe touristique, Djerba Explore ; consultant à Mosaïque FM, responsable du développement d’une régie publicitaire, et secrétaire général de la Chambre syndicale nationale des Agences de Communication Publicitaires.
Shems Fm a, également, fait appel à Amel Smaoui, dont la mission est d’assurer le poste de directrice de la programmation. Mme Smaoui n’est pas inconnue du grand public qui l’a découverte, il y a quelques années, dans la fameuse émission « Chems Alik », sur la défunte chaîne, « Canal Horizons ». Depuis, la jeune femme a fait ses preuves et a poursuivi son bonhomme de chemin dans le paysage audiovisuel. Entre Mosaïque FM, où elle a assuré l’animation, pendant quelque temps, avant de s’envoler en France, où, elle a travaillé chez TV5, pour revenir par la suite, chez Nessma TV et figurer dans l’équipe managériale de la Star Academy. Elle n’a d’ailleurs quitté Nessma TV que tout récemment pour Shems FM.
Les journalistes de la nouvelle station seront dirigés par Imed Ketata, un professionnel du secteur, qui occupera le poste de directeur de la rédaction et chapeautera par conséquent, le travail des journalistes, reporters et animateurs de la station. M. Ketata a assuré pendant longtemps la présentation du 20 heures dont il a été également le rédacteur en chef sur Tunis 7.
Maintenant, tous les ingrédients sont dans la marmite et le tout se prépare sur un feu doux en attendant le lancement officiel, prévu à la fin du mois de septembre 2010. Une date à laquelle, les auditeurs, se réveilleront sur les voix de nouveaux animateurs, une nouvelle programmation et le démarrage d’une nouvelle station radio, dans le paysage audiovisuel national.

***

La nouvelle Radio de Naoufel & Mourad

2010-06-29

La rentrée sera audio-visuelle en Tunisie. Arrivée du bouquet Canal Plus et lancement de deux nouvelles stations radio : celles de Tunisia Boradcasting et de Maghreb Prod & Com.

L’un est enseignant universitaire, spécialisé en création d’entreprise, management et Tics, le deuxième est ingénieur centralien (Lyon), converti en finances et devenu directeur financier chez L’Oréal (France et Maroc), avant de se lancer dans le consulting international de haut niveau en Europe. Tout deux ont eu en commun l’idée de lancer une station radio innovante, généraliste mais avec une bonne dose d’économie, de finance, de management et de business, bref, d’esprit entrepreneurial. Rendez-vous sur les ondes à la rentrée. Eclairages.
Naoufel Ben Rayana, 43 ans, fait partie des pionniers de la presse électronique. Dès la fin des années 90, il met en ligne avec des partenaires analystes financiers, le premier journal on-line économique, Tustex. Sérieux, précis, jamais démenti. En 2010, il réduit sa voilure d’enseignant universitaire pour développer d’autres entreprises, notamment ExcelJob, une plateforme de recrutement et de soutien à l’emploi.
Mourad Gueddiche, 39 ans, exerce pendant près de 15 ans en tant que directeur financier, puis décide d’élargir ses horizons en optant pour le consulting international de haut niveau en Europe. Son ambition est de revenir s’installer en Tunisie, pas loin de Hammamet, retrouver ses racines et sa famille. Et pourquoi pas, lancer un projet.
Liés par l’amitié, les deux amis qui ne cessent de se voir, à Tunis et à Paris, caressent le doux rêve de monter « une radio en couleur ». Une station moderne, branchée, dédiée à la jeunesse qui veut entreprendre, réussir, réaliser son ambition, s’accomplir. Tout deux finissent par converger vers le même concept, en l’adossant à une plateforme multimédia, à forte valeur ajoutée technologique.
Le projet rédigé, les premières études finalisées, ils ont déposé leur demande et obtenu l’autorisation. Ainsi naquit Maghreb Productions et Communication, leur société constituée, début de l’année dont ils en seront les cogérants.
Commence alors la course à la concrétisation. Des locaux ont été choisis, sur la route de la Marsa, les équipements sont commandés et les équipes sont en cours de constitution. La direction de l’antenne a été confiée à une professionnelle de l’audiovisuel, Mme Najoua Rahoui qui avait fait ses premières armes à Canal Horizons et ses preuves à Hannibal TV. Des annonces de recrutement sont publiées dans la presse, mais aussi sur ExcelJob et tout s’accélère. « Oui, il y a de la place pour une 2ème radio à Tunis et plus ! »
Comment s’appellera cette radio ? On préfère ne pas le dire pour le moment. Mais tout semble se préparer discrètement. Quelle sera son aire de diffusion ? Deux zones : le Grand Tunis et Sfax, dans une première étape, avant extension. Le choix de Sfax, comme deuxième aire de diffusion est judicieux. Cette grande métropole du Sud qui compte plus d’un million d’âme est férue de Radio. Sa station régionale, fondée en 1961, a été un foyer de rayonnement culturel et le conservateur de la mémoire patrimoniale. Portée jadis sur ondes courtes et moyennes, elle se faisait capter au-delà du Centre et du Sud, jusqu’en Egypte et une bonne partie de l’Algérie avec une forte audience en Libye. Sa migration sur la bande FM l’a réduite aux limites de la région. Heureusement que sa mise sur internet lui redonne désormais des ailes planétaires. Une radio privée ne pourra que la stimuler et élargir le choix des auditeurs dans ce gouvernorat qui compte plus de 2500 entreprises et près de 60 000 étudiants.
Mais, la raison du choix de Sfax trouve également sa justification à travers des considérations économiques. Une audience utile pour les annonceurs et un site riche en marques soucieuses de communiquer.
Entre le chantier, la technique, les équipes et les équipements, Naoufel et Mourad n’ont pas une minute de répit. Pas de droit à l’erreur, et une forte détermination pour réussir. Délai fixé : la rentrée en septembre.
Y a-t-il de la place pour une deuxième radio privée à Tunis ? Oui, répondent-ils d’après leurs études. Surtout si elle réussit l’équation de son concept en musique, divertissement, sport, et business. D’autres créneaux seraient également disponibles pour d’autres stations. Pour le plus grand bonheur des auditeurs.

***

Tunisie. La guerre des radios aura lieu

Vendredi, 28 Mai 2010

Jusqu’ici, une sorte de concurrence feutrée régnait entre les radios tunisiennes, publiques et privées. Désormais, ce sera la guerre ouverte. Car bientôt deux nouveaux acteurs vont faire leur entrée sur ce marché. Ils pourraient en modifier assez profondément l’équilibre.
Les deux nouvelles radios seront lancées respectivement par Tunisia Broadcasting SA, une société créée par Cyrine Ben Ali Mabrouk en association avec les groupes Bayahi et Chakib Nouira, et par Maghreb Productions & Communications, une société de production multimédia et de communication, créée par Mourad Gueddiche et Naoufel Ben Rayana. Deux acteurs qui n’entendent pas jouer les seconds rôles. Surtout le premier.

Un tournant historique

Outre des moyens financiers appropriés – on parle d’un investissement de quelques millions de dinars –, les promoteurs du projet de Tunisia Broadcasting SA constituent un véritable «commando de choc » avec trois femme et hommes d’affaires qui n’en sont pas à leur coup d’essai.
La création de ces deux stations marque un nouveau tournant dans l’évolution de ce secteur dont la composante privée a vu le jour il y a seulement sept ans. C’est en effet fin 2003 que la première radio privée – Mosaïque FM (MFM), en l’occurrence – voit le jour. Limitée dans un premier au Grand Tunis, sa zone de diffusion et étendue en 2005 au Cap Bon. Deux autres paliers sont franchis avec la création de Jawhara FM (2005) puis celle de Zitouna FM (2007).
Tout comme Mosaïque FM et Jawhara FM, la première radio privée nationale –celle en cours de lancement par Tunisia Broadcasting SA – est adossée non pas à un mais trois groupes parmi les plus importants de Tunisie.
De fait, si beaucoup de secret entoure encore ces deux projets, les éléments d’informations à ce jour disponibles concernant le projet de Maghreb Productions & Communications donnent à penser que ses promoteurs voient «grand ». Pour préparer et lancer leur radio, les actionnaires de cette société font appel aux méthodes les plus modernes à la fois pour le choix du nom de la nouvelle station, la mise au point du contenu de l’offre, etc.

La fin du quasi-monopole de Mosaïque FM

Bien sûr, en face, Mosaïque FM, qui a bénéficié d’un quasi-monopole jusque là, n’entend pas rester les bras croisés. On imagine son équipe déjà en train «brainstormer» pour arrêter la meilleure riposte à l’arrivée annoncée de concurrents de poids. Mais en réalité, la contre-attaque a commencé avant même l’entrée en service des nouvelles radios.
En effet, début mai Mosaïque FM a lancé une campagne de communication sous le thème de «la fréquence supersonique», pour annoncer l’extension de sa zone de couverture à Bizerte, ainsi qu’au Nord-Ouest (Jendouba, Béjà, Le Kef, Nefza, Siliana et Bou Salem).
Concurrentes non pas entre elles – en raison de l’ancrage régional de chacune d’entre elles –, mais par rapport aux opérateurs publics, les radios privées trustent l’essentiel de la manne publicitaire (en 2009 MFM avec 11,7 millions de dinars et Jawfara FM avec 6,6) ont accaparé près de 90% de l’investissement publicitaire radiophonique dans le pays. Ce sera, on l’a compris, le principal enjeu de la «guerre » qui s’annonce avec les nouveaux arrivants sur le marché de la radio.

04 giugno 2009

Il DAB muore a Tunisi?

Eì tutto il giorno che gtalkeggio con Andrea Borgnino dell'EBU, a Tunisi per presenziare la consueta Digital Radio Conference organizzata (per oggi e domani, 5 giugno) dall'istituzione ginevrina. Una cronaca abbastanza dettagliata degli interventi di oggi alla DRC09 è già stata pubblicata dal grande James Cridland sul suo blog.
Il contributo più interessante, a detta di tutti, è stato quello del consulente inglese Grant Goddard, che ha fatto il punto sulle reali (e sottolineo reali) prospettive della radio digitale in Gran Bretagna, tra l'altro una delle nazioni leader del fenomeno e una delle poche ad aver parlato in modo esplicito di switch off della radio analogica. Andrea mi ha passato le slide di Goddard facendomi giurare di tenermele per me. Faccio fatica a mantenere la promessa perché sono molto belle. Il succo del discorso di Goddard è che a fronte della sostanziale tenuta dell'FM, degli intrinseci difetti del digitale (per esempio la scarsa qualità della ricezione indoor con il DAB), degli errori dei pianificatori (aver pensato che sarebbe bastato creare una infrastruttura con un nome modaiolo per far arrivare frotte di acquirenti, senza nemmeno pensare di proporre dei contenuti esclusivi attraverso il digitale), la bassa reattività del mercato dei ricevitori (che non hanno mai pensato di coprire il segmento per il quale il DAB era statro concepito, vale a dire l'ascolto in auto) e di imprevedibili fattori esterni (lo sviluppo di Internet mobile, lo scarso valore delle frequenze FM, assai poco appetibili in una eventuale messa all'asta)... A fronte di tutto questo il DAB, salvo un vero miracolo, ha ben poche prospettive come tecnologia di sostituzione dell'FM.
Se volete, potete leggere molte di queste considerazioni nei post del blog personale di Grant a questo indirizzo.

04 febbraio 2009

Tunisia, il governo imbavaglia Radio Kalima



Aveva cominciato a trasmettere via satellite Hotbird il 26 gennaio (dopo cinque mesi di attività su Web), ma pochi giorni dopo, Radio Kalima, emittente tunisina dei movimenti di tutela dei diritti dell'uomo, è stata sottoposta a una sorta di blocco da parte delle autorità, che secondo i responsabili della stazioni citati da fonti umanitarie come Reporters Sans Frontières o l'IFEX, avrebbero anche portato via uno dei redattori. A Radio Kalima lavora anche una giornalista, Sihem BenSedrine, che si batte da anni per l'indipendenza dell'informazione in Tunisia. Ecco i le notizie riportate da RSF e il commento della rivista satirica parigina Backchich che chiama la Tunisia il paese "dei gelsomini, della tortura e della repressione della libertà di parola". Sul sito di Radio Kalima, apparentemente ancora in funzione, potete vedere un filmato dell'intervento della polizia.

30.01.2009 Fermeture de la radio indépendante Kalima

Reporters sans frontières est scandalisée de la fermeture de la radio Kalima. Vendredi 30 janvier, les forces de l’ordre sont finalement entrées dans les locaux de la radio indépendante, après un siège de plusieurs jours autour de l’immeuble. Elles ont confisqué le matériel et scellé les lieux, sous la direction du procureur de la République. Les autorités tunisiennes ont donc officiellement interdit les activités de la seule radio indépendante en Tunisie.
Les trois journalistes encore présents dans les locaux depuis le début du blocus en ont été sortis de force. L’un d’entre eux, Hatem Boukesra, a été arrêté à cette occasion, et ses collègues sont jusqu’à présent sans nouvelles de lui.
Dans cette affaire, Sihem Ben Sedrine, l’une des deux rédactrices en chef de la radio et célèbre militante de la liberté de la presse, a reçu une plainte du parquet pour "activités informatiques sans autorisation", définissant ainsi l’activité de la radio Kalima.
Depuis jeudi, les lignes des téléphones fixes et mobiles de tous les membres de Kalima ont été coupées. À ce jour, seul l’un des journalistes a pu retrouver l’usage de ses moyens de communication.

28.01 - La radio indépendante Kalima cible d’un blocus de la police

Reporters sans frontières condamne fermement le blocus des locaux de la jeune radio indépendante Kalima par les forces de police. Depuis le 27 janvier 2009, un cordon de policiers en civil encercle les locaux, empêchant ainsi l’activité des journalistes. Le coordinateur de la radio a été interpellé plusieurs heures, et un militant des droits de l’homme venu exprimer son soutien a été frappé par les forces de l’ordre. Voir le siège des locaux de la radio Kalima.
"Les événements de ces derniers jours sont intolérables. Les autorités tunisiennes ne reculent devant rien pour entraver la liberté de la presse. Le harcèlement, le barrage physique des locaux, l’arrestation de membres de la radio, et enfin l’agression de l’un de ses invités traduisent une volonté de réduire Kalima au silence. Ce sont toujours les mêmes journalistes indépendants et militants des droits de l’homme qui subissent cette intransigeance politique" a déclaré l’organisation.
Kalima a transmis sa première émission par satellite le 26 janvier, après cinq mois de diffusion limitée à Internet. Dès le lendemain, des policiers en civil ont condamné l’entrée des locaux de la radio, situé au 4 rue Abu Dhabi à Tunis. Le coordinateur Dhafer Otay et sa collègue Marwa Rekik, sortis vers 14 heures le temps d’une pause, n’ont pas pu réintégrer leurs bureaux. C’est à ce moment que Dhafer Otay, 26 ans, a été emmené par les agents de sécurité au poste de police de Koulounya, non loin des locaux de Kalima, à Tunis. Aucune nouvelle n’a été donnée jusqu’à sa libération, vers 19 heures. "Ils m’ont posé des questions sur mon travail à la radio, mes relations. Puis ils m’ont interdit de rentrer à nouveau dans les studios" a déclaré Otay.
Le militant des droits de l’homme, Zahir Makhlouf, a de plus été agressé par les policiers en civil, alors qu’il tentait d’entrer dans les locaux de la station.
L’activité journalistique de la radio est assurée par les trois journalistes restés à l’intérieur des locaux, depuis le début du blocus. Omar Mestiri, directeur de la rédaction de Kalima et titulaire du bail du local, est la seule personne autorisée à entrer et sortir de l’immeuble.
Kalima est la première radio indépendante en Tunisie. Sihem Ben Sedrine, célèbre militante de la liberté de la presse et l’une des deux rédactrices en chef de Kalima, voulait, en la lançant, populariser de nouveaux débats, élargir le champ de l’information, extrêmement encadrée en Tunisie.
Pour écouter Kalima sur Internet : www.kalimatunisie.com, émissions tous les jours à 7h, 13h, 20h, 24h.

***
Tunis : La police a donné l'assaut contre la radio Kalima
31 janvier

La police tunisienne a fermé de force radio Kalima, la seule radio indépendante du pays et enlevé un journaliste.


Rien ne change au pays du jasmin, de la torture et de la répression contre la liberté d’expression. Après trois jours de siège, le 30 janvier, dans la matinée, la flicaille du président Ben Ali a donné l’assaut contre les locaux de la seule radio indépendante tunisienne, Kalima. Et en a délogé sans ménagement les journalistes qui y travaillent.
Tout le matériel a été confisqué et les lieux placés sous scellés, avec le feu vert du procureur de la République. Bien plus grave, un journaliste, Hatem Boukesra, a été enlevé par les sbires de Ben Ali et, vendredi soir, personne n’avait de ses nouvelles.
Dans un registre tout aussi sinistre et selon le témoignage d’un journaliste de Kalima, Omar Mestiri, le directeur de la rédaction, a été menacé de mort par un policier qui lui a sorti un couteau en lui disant « voilà ce qui t’attend ». Bienvenue en Tunisie !
Blabla judiciaire sans fondement
Comme dans toute dictature qui se respecte, la radio Kalima a tout bonnement été interdite et, selon Reporters sans Frontières, l’une des deux rédactrices en chef, la célèbre militante de la liberté d’expression Sihem Bensedrine a reçu une plainte du parquet pour « activités informatiques sans autorisation ».
Du blabla judiciaire sans fondement pour l’une des journalistes de radio Kalima que Bakchich a réussi à joindre. « Le pouvoir essaie de donner un aspect juridique à l’affaire et utilise la loi tunisienne qui interdit de mettre une radio sur les ondes en Tunisie. Or, radio Kalima diffuse par satellite depuis l’Italie, avec l’accord des autorités italiennes. Nous ne diffusons pas depuis la Tunisie. Donc si problème il y a, c’est avec le gouvernement italien et non tunisien » s’insurge-t-elle. Et toc !
Téléphones et portables coupés par la police
Bien décidée à ce que cette énième violation du droit à la liberté d’expression ne soit guère ébruitée à l’étranger, la flicaille de Ben Ali a pris soin, dès jeudi de couper toutes les lignes téléphoniques des journalistes de Radio Kalima. Sauf qu’à l’ère d’internet les dictatures ont bien du mal à cacher leurs méfaits.
Catherine Graciet

14 settembre 2007

Coranica la terza radio privata tunisina


Per gli amanti della ricezione in FM a lunga distanza la Tunisia è un bersaglio molto interessante. Sulla costa occidentale siciliana è molto regolare in condizioni tropo, ma anche a latitudini più settentrionali, in condizioni tropo-ducting, viene segnalata fino alle coste toscane e liguri. Nelle aperture in E sporadico la Tunisia arriva regolarmente in Gran Bretagna e nel Nord Europa. Da oggi, primo giorno del Ramadan, c'è una stazione in più da ascoltare, Radio Ezzeitouna (il sito Web dovrebbe essere questo), terza emittente privata tunisina e prima a carattere religioso. Riporto qui la notizia dell'agenzia ufficiale TAP e il lancio di AFP ripreso da Le Monde.
Oltre all'emittente nazionale con quattro programmi (Tunis, Radio-Jeunes, Radio Culture e Rtci) e cinque sedi regionali (Gafsa, Le Kef, Monastir, Sfax, Tataouine), in Tunisia operano due network commerciali musicali Jawhara FM e MosaiqueFM, la prima che ha iniziato a trasmettere quattro anni fa, entrambi definiti da Le Monde "molto popolari". Il canale internazionale RTCI, i cui programmi in arabo vengono diffusi anche in onde corte, una volta trasmetteva slot in italiano sui 963 kHz, oggi dedicati al canale culturale. Su RTCI in FM ho sentito programmazione in francese, inglese e spagnolo, non so se l'italiano, per i turisti, esista ancora, io in Sicilia non l'ho sentito.
Tornando alla nuova Ezzeitouna, Zeitouna è la grande moschea e centro universitario della medina, la città vecchia, di Tunisi; il nome - come forse avrete intuito se conoscete un po' di spagnolo - significa "ulivo". Lo scopo dell'emittente è quello di promuovere gli aspetti più virtuosi dell'Islam e del Corano, la tolleranza e la moderazione, in una Tunisia faro del dialogo tra culture e civiltà. Inshallah.

"Ezzeitouna" radio station for Holy Koran to start broadcasting on first day of Ramadan

TUNIS, SEPT. 12, 2007 (TAP) - As instructed by President Zine El Abidine Ben Ali, "Ezzeitouna" radio station for the Holy Koran will start, on September 13, 2007, the first day of Ramadan, 1428 of Hegira, broadcasting non-stop its programmes on FM, to cover more than 90 pc of the population.
It will be broadcasting programmes from its Carthage- based head office. Its programmes will be 80 pc focusing on the Holy Book. Koran recitation will be performed by young Tunisians. The other programmes of the new radio station will be devoted to the Sirat of Prophet Mohamed, accounts of the prophets and invocations, in addition to courses in phonetics and Koran psalmody, as part of interactive programmes with the listeners. The radio station will broadcast continuously the five daily prayers, from the El Abidine Mosque. The "Traouih" and Friday prayers will also be broadcast from other Tunisian mosques.
Launching of this radio station is part of the unfailing solicitude lavished on the sublime Islamic religion and the valorisation of its precepts and encouragement of the dissemination of the enlightened thinking and noble values of Islam, including notably tolerance, mutual help and moderation.
This initiative is also part of boosting the private initiative in the audio-visual field and to achieving complementarity between the public and private sectors, as well as part of the attachment to forge ahead on the path of setting up a media apparatus where wider spheres will be opened to specialisation and diversity.
Mr. Kamel Omrane, a university professor, known for his skills, who has been chosen as chairman of this radio station, said that the initiator of the project saw to it that the station be fitted out with top-notch technical equipments, that would provide it, as well as all its staff, with the best conditions for success.
For his part, Mr. Mohamed Sakhr Materi, promoter and initiator of the project, voiced his gratitude to President Zine El Abidine Ben Ali, who had favourably received the idea, materialising in this way his constant keenness to grant all the required interest to the Islamic religion and the people in charge of mosques, so that Tunisia remains an radiant beacon in the Arab Islamic world, and a symbol of dialogue and fruitful interaction between cultures and civilisations.

Tunisie: Ben Ali annonce le lancement d'une radio privée pour le ramadan
AFP 12.09.07 | 21h36

Le président Zine El Abidine Ben Ali a annoncé mercredi le lancement de la première radio à vocation religieuse en Tunisie dont les émissions débuteront jeudi au premier jour du mois de jeûne musulman du ramadan.
"Dans le souci d'accorder une attention accrue au Livre Saint (...) notre paysage radiophonique sera enrichi, pour la première fois, par la création d'une radio du Saint Coran, a déclaré le président tunisien dans une adresse à la nation, à la veille du ramadan.
La nouvelle radio sera dédiée "à la récitation du Coran, à l'apprentissage de la psalmodie de ses versets et à l'explication de leurs nobles finalités", a ajouté le président tunisien. Cette radio baptisée "Ezzeitouna" (Olivier) --éponyme d'une prestigieuse mosquée et institution religieuse de l'ancienne médina de Tunis--, émettra durant 24 heures sur la bande FM et couvrira 80% du territoire national, a indiqué par ailleurs l'agence officielle TAP.
Le lancement de cette troisième radio privée en Tunisie, où l'islam est religion d'Etat, émane notamment "du souci d'encourager l'esprit éclairé et de diffuser les valeurs authentiques de l'islam dont en premier lieu la tolérance, l'entraide et la modération", a ajouté la TAP.
Outre ses sept stations publiques, parmi lesquelles cinq radios régionales, la Tunisie compte également deux stations de radio privées, essentiellement musicales et très populaires.