20 settembre 2014

Russia, la fine delle onde lunghe crea un vuoto culturale e civile?


Un lungo articolo di un commentatore di Business Gazeta, una testata online del Tatarstan, - la repubblica dell'antico popolo dei Tatari - lamenta la perdita del trasmettitore a onde lunghe a Kazan, la capitale. Quello di Kazan è solo uno di una trentina di impianti sul territorio della Federazione Russa (altri impianti nelle ex repubbliche sovietiche potrebbero essere rimasti attivi, anche se molti sicuramente risultano spenti da tempo) chiusi da Radio Rossia all'inizio di quest'anno. Rimzil Valeev racconta di essersi accorto che qualcosa non andava quando a gennaio provava a sintonizzarsi - senza successo - con l'autoradio sulla frequenza di 252 kHz. Il giornalista aveva pensato che l'apparecchio si fosse guastato, anche perché (si legge più avanti nella traduzione, abbastanza attendibile, di Google Translate) giornali e televisioni non hanno parlato molto della decisione di smantellare l'intera infrastruttura in modulazone di ampiezza presa dall'ente radiofonico pubblico (in seguito alla recente riforma putiniana). Radio "Tatarstanwave" aveva anche un programma ridiffuso in onde corte, ma è stato soppresso pure quello.

Valeev lamenta la scomparsa di una alternativa radiofonica alle attuali stazioni in FM, con la loro insulsa programmazione musicale, affermando che per molti anziani lo spegnimento dei 252 kHz ha in pratica coinciso con la fine della radiofonia tour court. E si lascia andare in varie considerazioni sociologiche sugli effetti deleteri di una radio così superficiale, incapace di informare su cose fondamentali e sulla politica. Anche in epoca sovietica la gente almeno riconosceva i nomi dei notabili che occupavano le posizioni di comando. Il testo è corredato da molte fotografie, mi piacerebbe molto riuscire a farlo tradurre decentemente dal russo. Il link è stato riportato dal blog Window on Eurasia, a sua volta segnalato da Kim Andrew Elliott.
Dopo l'annuncio della chiusura delle frequenze russe in modulazione d'ampiezza Wolfgang Bueschel ha stilato un prezioso elenco delle infrastrutture LF utilizzate in Unione Sovietica, Russia e ex repubbliche sovietiche negli anni passati e ormai silenziate (o pianificate e mai realizzate, tra le quali c'erano anche degli impianti già compatibili con il DRM digitale). Lo pubblico qui a futura memoria, per ogni frequenza trovate le coordinate geografiche per individuare l'antenna, o quel che rimane, su Google Maps.

48 LW installation in total, in reality or already planned.
All gone now on January 9, 2014, or monitored already inactice.

kHz
153 Chita Kruchina DRM mode, see 216 kHz AM mode (only registered)
51°50'21.58"N 113°44'09.00"E

153 Gagarino Tyumen, planned DRM mode (only registered)
56°01'13.91"N 69°21'28.32"E

153 Komsomolsk nAmur/Khabarovsk RV-200
50°39'18.71"N 136°55'04.84"E

153 Moscow Taldom RV-359
56°45'30.00"N 37°37'12.04"E

162 Ufa ex-153, scrapped a decade ago
54°45'30.84"N 56°02'01.47"E

162 Vologochan Norilsk
69°24'14.09"N 87°05'24.04"E

171 Armavir Tbilisskaya / Oktyabrskoye, in Krasnodar
45°29'07.37"N 40°05'21.66"E

171 Bolshakovo RV-369
54°54'42.71"N 21°43'04.17"E

171 Moscow Elektrostal, 1933-2006
55°46'46.49"N 38°25'14.76"E

171 Murmansk RV-788
69°00'59.21"N 32°55'57.24"E

171 Oyash Raduga RV-594
55°29'15.76"N 83°41'28.34"E

171 Syktyvkar
61°49'09.54"N 50°41'26.28"E

171 Yakutsk
62°14'14.98"N 129°48'10.27"E

180 Barnaul Altai
53°20'52.82"N 83°47'55.89"E

180 Chita Atamanovka RV-107
51°55'29.54"N 113°38'43.64"E

180 Petropavlosk-Kamchatskyi Yelizovo RV-102
53°11'04.84"N 158°24'02.14"E

189 Belogorsk Konstantinogradovka RV-767
50°30'23.44"N 128°18'29.97"E

198 Alexandrovsk Sakhalinskiy
50°52'57.52"N 142°09'12.05"E

198 Irkutsk Angarsk RV-166, DRM mode planned
52°24'57.49"N 103°41'58.92"E

198 Moscow Avsiunino Kurovskaya RV-71
55°35'13.73"N 39°09'57.96"E

198 St. Petersburg Olgino RV-53
59°59'29.78"N 30°07'39.21"E

198 Ufa, scrapped a decade ago
54°45'30.84"N 56°02'01.47"E

207 Blagovechensk
50°19'34.35"N 127°27'59.76"E

207 Skovorodino RV-201
53°56'54.70"N 124°00'03.75"E

209 Tynda Amur RV-1422
55°05'19.54"N 124°43'10.71"E

216 Birobidjan RV-22, Jewish Autonomous area
48°44'17.06"N 132°48'35.67"E

216 Chita Kruchina RV-106, AM mode, see 153 kHz DRM mode (only registered)
51°50'21.58"N 113°44'09.00"E

216 Krasnoyarsk RV-66
56°02'02.91"N 92°45'31.08"E

225 Surgut Tyumen RV-702
61°23'35.34"N 72°52'19.78"E

234 Irkutsk Angarsk
52°26'10.35"N 103°41'09.32"E

234 Arkhangelsk Koskovo RV-46
64°21'50.71"N 41°24'40.17"E

234 Magadan Arman Radujnyi RV-995
59°42'51.00"N 150°11'31.00"E

234 Samara Novosemeykino closed 2005
53°22'57.00"N 50°20'17.00"E

234 St. Petersburg Krasnyi Bor RV-854
59°39'12.35"N 30°41'50.25"E

243 Vladivostok Razdolnoye
43°32'23.79"N 131°56'54.50"E

252 Kazan Tatarstan
55°49'06.33"N 49°10'24.88"E

261 Chita Kruchina RV-106
51°50'21.58"N 113°44'09.00"E

261 Moscow Taldom RV-99
56°43'58.92"N 37°39'50.51"E

261 Tyumen (only registered)
57°10'13.60"N 65°29'49.35"E

261 Vorkuta, Komi Rep, (planned only registered)
67°15'60.00"N 63°12'00.00"E

270 Birobidjan RV-22, Jewish Autonomous area (only registered. see 216 kHz also)
48°44'17.06"N 132°48'35.67"E

270 Khabarovsk RV-54
48°30'43.62"N 135°07'02.26"E

270 Orenburg
51°50'42.47"N 55°08'54.92"E

270 Oyash Raduga PB-76, Slovo
55°29'31.64"N 83°43'27.02"E

279 Gorno Altaysk RV-83
51°58'01.22"N 85°54'54.92"E

279 Ulan Ude, Selenginsk Buryat Rep
52°02'17.57"N 106°56'25.85"E

279 Yekaterinburg Shartash RV-5
56°53'22.18"N 60°41'30.03"E

279 Yuzhno-Sakhalinsk Vestochka RV-678
46°49'44.75"N 142°52'23.69"E

And 18 x on CIS former USSR satellite republics
ARM AZE BLR GEO KAZ MDA TJK TKM UKR UZB

162 Tashkent Solnechniy UZB
41°17'29.49"N 69°18'24.70"E downtown

171 Lviv Krasne UKR
49°54'12.84"N 24°41'15.30"E

180 Aktyubinsk KAZ
50°19'50.82"N 57°23'17.39"E

180 Alma Ata Shymkent KAZ
42°14'50.26"N 69°32'04.47"E

189 Dusheti GEO
42°03'01.76"N 44°40'37.72"E

198 Bishkek/Frunse KGZ
42°52'42.36"N 74°59'19.84"E

209 Kiev Brovary former 2mast, see G.E. 4 Apr 2002
50°30'41.19"N 30°46'20.62"E

218 Gaencae AZR
40°36'53.01"N 46°20'01.27"E

234 Grigoriopol Maiac MDA, mast scrapped now
47°17'21.32"N 29°26'00.42"E

234 Yerevan Gavar ARM (rebuilt to 1395 kHz now)
40°25'00.50"N 45°11'52.12"E

243 Alma Ata Tolkyn KAZ (ex 245 kHz)
43°38'04.70"N 77°55'39.24"E

243 Karaganda KAZ
49°47'32.08"N 73°01'48.36"E

252 Dushanbe Yangi Yul TJK
38°28'43.90"N 68°48'20.54"E

252 Yerevan Arinji ARM
40°14'25.48"N 44°36'09.40"E from 1966

254 Yerevan Arinji ARM
40°14'05.59"N 44°32'54.72"E til 1965

270 Tashkent Solnechniy UZB
41°12'28.74"N 69°08'13.21"E

279 Ashgabat TKM
37°51'14.65"N 58°21'58.48"E

279 Sosnovy Lapichy BLR
53°23'47.28"N 28°32'01.61"E

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il giornalista russo ha sicuramente ragione, chiudere questa centri trasmittenti è come isolare le persone che ascoltavano queste stazioni statali. Attualmente la tendenza in Europa e quella di smantellare le onde lunghe e medie a favore della meno costosa FM e magari usare il DAB per potere raggiungere i luoghi che prima lo erano con questi impianti. Obbligare le persone ad un cambio tecnologico forzato di un media come la radio potrebbe non risultare vincente e se dovesse fallire non si potrà tornare indietro. Certo il DAB è sicuramente un opportunità ma bisognava farlo prima consolidare e poi pensare di abbandonare le vecchie tecnologie. È vero, la Svizzera ha forzato questa evoluzione però a scapito di una maggiore complessità della gestione della rete dei vari MUX con probabili aggravio di costi di gestione (software, server, maggior numero di siti trasmittenti e quant' altro). Sembra paradossale che nazioni europee che costruiscono trasmettitori (RITZ, AMPEGON, TRANSRADIO ecc) forniscono altre nazioni mentre in casa loro sembrano che le onde lunghe, medie e corte sono da demonizzare. Ma le web radio hanno veramente un ascolto così diffuso?. Finora non ho ancora visto qualcuno ascoltare in web ma in maniera massiccia l' utilizzo di Facebook,twetter
, whats app in maniera così massiccia a scapito di interazioni tra persone civili. Forse è proprio questo che si vuol creare: un sistema di comunicare virtuale.

Andrea Lawendel ha detto...

Concordo pienamente. Forse gli unici elementi probabilmente da approfondire - anche e soprattutto per capire quanto certe affermazioni dell'industria del digital radio abbiano una componente di marketing - riguardano i costi. Oggi la complessità non "costa" necessariamente di più se la gestione può essere fatta via software, anche grazie all'economia di scala dei nuovi sistemi di distribuzione di contenuti. Le analisi che si vedono in giro parlano anche di risparmi in termini di potenza e quindi alimentazione impegnate, con l'impiego di un approccio a "frame" (il mux) rispetto al classico modello un programma, una antenna.