27 ottobre 2013

SDR embedded, l'ARM della libertà (dal personal computer)

Mi sento un po' (tanto) colpevole per aver trascurato, in questo periodo di diradata presenza su queste pagine, l'evoluzione del settore software defined radioamatoriale, sempre ricco di fermenti a dispetto di un oggettivo grado di maturazione dei suoi progetti più famosi. Quest'anno per esempio ho omesso di anticipare la notizia della quindicesima edizione della 15esima convention SDR a Castelfeder (ex-Renon), che si è tenuta nella località altoatesina il 12 e 13 ottobre scorso. Per fortuna potete trovare sul link indicato un ottimo resoconto delle due giornate, a cura di Pierluigi Poggi, IW4BLG, uno dei relatori. Leggendolo, è facile comprendere che la tecnologia SDR applicata alla ricezione (e trasmissione) delle onde medie e corte ha percorso in questi anni molta strada e che ne ha ancora tanta da fare.
Tra gli altri relatori di Renon/Castelfeder, Alberto Di Bene ha discusso dei suoi ultimi lavori nel campo della SDR "PC-less", soffermandosi sul progetto di ricetrasmettitore basato su architettura ARM STM32F4M STMicro in abbinamento al front end utilizzato per il ricevitore commerciale Elad FDM-S1. Un abbinamento alla base del prossimo nuovo prodotto Elad, un ricetrans completamente indipendente dal personal computer, l'FDM Duo. Questa relazione è estremamente densa, dal punto di vista della matematica, ma è di prima qualità e spiega in dettaglio la problematica dell'implementazione di soluzioni SDR embedded. Di Bene ha ripetuto la sua lezione anche a Milano, per l'Associazione Radioamatori e con l'occasione ha diffuso le slide che ho riversato in questo spazio

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