Il nuovo servizio lanciato dall'operatore elvetico Zattoo è un ottimo spunto per tornare a discutere della più ampia questione riguardante l'accesso ai contenuti radiotelevisivi e multimediali, che oggi avviene in grossa parte attraverso due modalità contrapposte: le reti diffusive analogiche o digitali intese in senso "broadcast" e le reti fisse o mobili basate sui protocolli di Internet e dorsali/linee abbonato a banda larga o "broadband". Zattoo non è un provider - o meglio - un broker di contenuti facilmente classificabili. Anzi la sua proposta è decisamente ibrida: chi si collega al sito della società zurighese ha infatti la possibilità di usufruire di contenuti televisivi che vengono normalmente diffusi via satellite, attraverso la tv terrestre o (ricordiamoci che siamo in Svizzera) via cavo. Zattoo in altre parole agisce da ponte veicolando la tv convenzionale sulla rete IP, il broadcast che diventa broadband. L'offerta, per comprensibili questioni di diritti, è strettamente limitata al territorio svizzero e alla Germania, nonché a Spagna, Danimarca, Francia, UK dove il servizio si deve pagare o non fornisce tutti i canali visibili via etere. Zattoo ha sempre combattuto strenuamente contro i vari servizi di "proxy" che consentono l'uso per così dire mascherato di servizi che effettuano un controllo sugli indirizzi IP di provenienza. Anche con questo limite, l'esperienza di Zattoo non è di quelle che troverete in giro facilmente, la Internet Tv intesa in questa maniera è ancora molto controversa, in Europa e altrove.
Oggi Zattoo introduce un servizio che renderebbe ancora più intensa - almeno qui in Italia dove una offerta abbastanza simile della torinese VCast alla fine è stata sospesa - la discussione sui diritti e la condivisione delle revenues. Gli utenti di Zattoo.com e delle nuove app per iPad (Zattoo promette di dare tutta l'assistenza necessaria per lo sviluppo di app Android e W8) possono ora registrare fino a 20 programmi preferiti trasmessi sui 100 canali visibili attraverso questa piattaforma online. Le registrazioni vengono conservate per 20 giorni. Gli abbonati paganti al servizio Zattoo HiQ, che hanno a disposizione 25 canali HD, potranno usufruire di una time machine di una settimana per rivedere tutti i programmi di questi canali e in più avranno a loro disposizione uno spazio per registrare e conservare senza limiti di tempo, 250 singoli programmi (una partita, un film, una puntata di un serial).
La funzione di personal network recording rende sempre più somigliante Zattoo a uno dei vari operatori di Internet Tv gestiti dalle Telco o da player cosiddetti "over the top", cioè non vincolati al controllo di una rete di accesso o di uno specifico set top box. Infatti la piattaforma distributiva è la "plain" Internet, il Web così com'è.
Zattoo vous offre gratuitement et à présent un espace d'enregistrement en ligne pour 20 émissions TV.Matchs de football, films, documentaires ou séries préférées - avec la nouvelle fonction d'enregistrement, vous pouvez facilement enregistrer et regarder quand vous le souhaitez toutes les émissions de plus de 100 chaînes diffusées par Zattoo. Il vous suffit de sélectionner les émissions sur le guide des programmes, la fonction de recherche ou le programme en cours, et de les ajouter à votre playlist personnelle. Les émissions sont disponibles pendant 20 jours après leur diffusion.La fonction d'enregistrement est disponible sur zattoo.com et dans notre application iPhone et iPad. Nous mettons tout en oeuvre pour l'intégrer à nos applications pour Android, Windows Phone 7 et Windows 8.Avec un abonnement Zattoo HiQ, vous disposez de fonctions d'enregistrement supplémentaires. Zattoo HiQ vous permet non seulement de regarder 25 chaînes en qualité HD, mais aussi de bénéficier, avec la fonction Recall, du "plus grand magnétoscope de tous les temps": ainsi, vous aurez accès à toutes les émissions des 7 derniers jours et à une playlist d'une durée illimitée dotée d'un espace d'enregistrement pour 250 émissions.
La società elvetica è oggi all'avanguardia in Europa per quanto riguarda la tv "on air" (terrestre o via satellite) ricevibile (e registrabile) via Internet. Ma negli Stati Uniti c'è un operatore ancora più rivoluzionario che è partito dalla città di New York lo scorso anno e al recente CES di Las Vegas ha annunciato l'intenzione di espandere il servizio a oltre venti città americane. Che cosa si è inventato Aereo? Un geniale sistema di remotizzazione di antenne televisive terrestri. Sono antenne UHF molto particolari, piccole come un francobollo. Aereo ne ha installate migliaia sul tetto del suo data center e ciascuna di queste antenne viene "affittata", a pagamento (a partire da 8 dollari al mese) agli abbonati che potranno così guardare la televisione su qualsiasi dispositivo connesso a Internet o utilizzare il sistema per registrare e conservare i propri programmi. A patto di utilizzare indirizzi IP dell'area metropolitana di New York, la stessa della copertura televisiva in altre parole.
La scelta è un po' limitata perché a New York la tv digital on air non è come la nostra, ci saranno una trentina di canali. Ma la flessibilità è garantita. Chet Kanojia, il fondatore e CEO, nel giro di poco tempo è stato sommerso da una valanga di cause ma nel luglio scorso un giudice federale ha stabilità che il servizio è legale. L'antenna che riceve i segnali e il server che registra i programmi o li trasmette all'abbonato è praticamente come un televisore con videoregistratore sistemato in una stanza d'affitto: qualcosa che uso soltanto io. Probabilmente aiuterà anche il fatto di avere alle spalle un investitore come Barry Diller, di IAC, un magnate che ha fatto nascere Fox Broadcasting e presiedette Paramount ai tempi di Febbre del sabato sera. Lo stesso Kanojia è un grande innovatore, che è riuscito a piazzare la sua precedente società, Navic Networks, sviluppatrice di tecnologie per la gestione di campagne pubblicitarie e la misurazione dell'audience, addirittura a Microsoft, nel 2008. Dopo questa avventura sarà la volta di Bamboon che cambierà nome in Aereo quando tra gli investitori arriva Diller. L'approccio usato da Aereo e il suo momentaneo successo in tribunale hanno ringalluzzito concorrenti come FilmOn o Skitter, ma l'approccio utilizzato da Aereo è davvero unico.
E in Italia? Siamo fermi come rocce. La piazza dei contenuti digitali ci sarebbe, la propensioni degli spettatori anche, ma nessuno ha il coraggio di affrontare un mercato e un quadro normativo dominato da monopolisti, arretratezze e incertezze. Da noi è complicato anche far arrivare operatori solo musicali come Spotify. Dobbiamo rassegnarci al nostro ruolo periferico.