21 marzo 2010

Worldspace: Liberty lascia, è davvero la fine?

Questa volta è l'amico Benn che mi segnala, da Washington, l'ennesima puntata della soap opera "Worldspace". Riassumere gli episodi precedenti della vicenda incentrata sull'operatore satellitare - entrato da mesi in procedura fallimentare - sarebbe impossibile, ma negli ultimi mesi dell'anno eravamo arrivati alla possibilità che Liberty Media, altro grosso operatore satellitare televisivo coinvolto anche nell'operazione di salvataggio (e probabilmente, alla lunga, di acquisizione) di Sirius XM (il terzo operatore satellitare della nostra telenovela), si offrisse come acquirente anche di Worldspace, che nel frattempo ha sospeso le sue operazioni in India, unica nazioni in cui aveva raccolto diverse decine di migliaia di abbonamenti. Si diceva che Liberty volesse combinare le strategie americane di Sirius XM con quelle euroasiatiche di Worldspace per offrire radio digitale satellitare anche oltre atlantico.
In questi giorni è arrivato un laconico comunicato stampa di Worldspace, che annuncia l'uscita di scena di Liberty, che avrebbe abbandonato il tavolo delle trattative. Worldspace conclude il suo comunicato affermando di aver preso in considerazione il possibile de-commissionamento dei suoi due satelliti e di avere allo studio le alternative in vista di un possibile venir meno di ogni interesse da parte di Liberty. Decommissionare un satellite geostazionario significa (come spiegato qui) elevarne l'orbita per rimuoverlo dal prezioso anello equivalente alla quota orbitale geosincrona. Una operazione necessaria per togliere di mezzo un satellite inattivo senza rischiare di recare disturbo agli altri. In altre parole il sogno di Worldspace finirebbe qui, dopo dodici anni dal lancio di AfriStar ed esattamente dieci da quello di AsiaStar (messo in orbita il 21 marzo del 2000).
Oggi la società di Noah Samara, che avrebbe dovuto essere riacquistata da un'altra società dello stesso imprenditore (non ha mai raccolto i capitali necessari) è quotata sull'over the counter delle Pink Sheets a New York. Il titolo vale tra i 2 e i 3 centesimi e la capitalizzazione supera di poco il milione di dollari. Non male per una azienda che si è quotata al Nasdaq (bei tempi) nel 2005 raccogliendo 150 milioni e che avrebbe bruciato due miliardi e mezzo di dollari sauditi. Andando a leggere i commenti dei siti finanziari (per esempio Motley Fool) aleggia il sospetto che sia tutta una finta, che Liberty dovrà tornare a sedersi al tavolo con Worldspace e siglare una forma di accordo, per speculare sul titolo e su quel che resta degli asset. Con Worldspace somiglia sempre a uno di quei film dell'orrore, in cui i morti non sono mai veramente morti. Non mi stupirei affatto se si verificasse un altro colpo di scena di questa lunga, estenuante storia di successi mancati. Adesso dove lo trovo un museo delle invenzioni interessato a un ricevitore Worldspace Hitachi?

WorldSpace Strategic Transaction Negotiations with Liberty Terminated

SILVER SPRING, Md.--(BUSINESS WIRE)--WorldSpace, Inc. ("WorldSpace") announced today that strategic transaction negotiations with Liberty Satellite Radio, Inc. (“Liberty”), its debtor-in-possession lender, have been terminated by Liberty. WorldSpace is awaiting information from Liberty as to its expectations as WorldSpace’s secured lender with respect to the handling of Liberty’s collateral. In the interim, WorldSpace is planning for a potential de-commissioning of its satellites and reviewing its strategic alternatives in light of the termination of negotiations.

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Liberty ‘abruptly’ abandoned WorldSpace plans
Wednesday, 17 March 2010

WorldSpace, in a filing to the Delaware Bankruptcy Court on March 16, said that Liberty Satellite Radio on March 12 had “abruptly and without explanation terminated its negotiations with [WorldSpace]”.
The filing then said, in effect, ‘What do we do now?’ WorldSpace explained that for the past 6 months, and “at the urging of Liberty” they had been conducting a strategy towards agreeing a strategic sale of the WorldSpace assets to Liberty. “Liberty has not provided [WorldSpace] with any guidance on protecting or disposing of Liberty’s collateral [the orbiting satellites] despite the Debtors’ repeated requests.”
WorldSpace has told the Court that because of its severe financial problems they have no option but to remove their satellites from orbit “immediately” in order not to risk damage to orbiting equipment owned and operated by others.
Liberty put in about $21m or so to either buy up WorldSpace’s debt obligations or to assist in day-to-day running costs for WorldSpace’s Chapter 11 bankruptcy. Most observers happily predicted a link between Liberty Media and Sirius-XM and using the WorldSpace orbiting satellites to jump-start a ‘Sirius International’ pay-radio service.
Not so. WorldSpace’s press release, issued late on Tuesday afternoon, said: “WorldSpace is awaiting information from Liberty as to its expectations as WorldSpace's secured lender with respect to the handling of Liberty's collateral. In the interim, WorldSpace is planning for a potential de-commissioning of its satellites and reviewing its strategic alternatives in light of the termination of negotiations.”
Only last week Liberty submitted a formal filing to the FCC to take posessesion of the two orbiting satellites, and most observers saw this as another careful step on the road towards WorldSpace’s rehabilitation.
What a mess! We cannot begin to speculate as to what’s gone wrong this time.

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