26 gennaio 2008

iRiver e WidiNet per il successo italiano del DMB


Un paio di settimane fa ho parlato con Hamid Ouar, il presidente di WidiNet, la società romana legata al gruppo Caltagirone che ha un accordo di esclusiva con la coreana iRiver per la commercializzazione in Italia del B20, ricevitore tascabile DAB/DAB+/DMB che sta già facendo parlare di sé. Proprio in questi giorni ho letto del B20 su diverse testate italiane online. Ho già pubblicato una prima serie di impressioni su questo dispositivo di dimensioni molto ridotte, ma con un ottimo display capace di rendere efficacemente i segnali televisivi DMB e la visual radio. Nel frattempo sono anche riuscito ad aggiornare il firmware del B20 per la ricezione del DAB+ e a utilizzare il software Windows che consente di visualizzare il B20 in abbinamento al computer. Ma la mia recensione sarà oggetto di un post successivo. Veniamo a quello che ci siamo detti con il presidente di WidiNet.
Hamid Ouar è un algerino che conosce bene i mercati di largo consumo in Europa e ha già le idee molto chiare sul potenziale del B20 e più in generale della radio digitale DAB/DMB in Italia. «Vede, al contrario del fenomeno del digitale televisivo terrestre in mobilità, dove le carte sono tutte in mano agli operatori mobili e i dispositivi di ricezione sono ancora molto cari e devono per forza essere sussidiati, con la radio digitale possiamo lavorare su modelli gratuiti, contenuti finanziati dalla pubblicità. E diversamente dal DVB-H possiamo raggiungere moltissime persone in mobilità, pensi solo a tutti i pendolari che si muovono sui mezzi pubblici per andare e tornare dal lavoro.» Per tutte queste persone, la tv mobile "leggera" del DMB e la visual radio sono un contenuto adatto a ogni momento della giornata e soprattutto libero da ogni forma di abbonamento.
Uno dei problemi, continua Ouar, è proprio la produzione dei contenuti, «ma ora che i broadcaster cominciano ad avere i dispositivi potranno finalmente sfruttare dieci anni di investimenti e sperimentazioni del DAB. Tanto il DMB come il DAB+ poggiano sulle stesse infrastrutture in banda III e in banda L, che apre molte possibilità. WidiNet sta lavorando molto con i tre consorzi commerciali per ottimizzare il funzionamento del B20. Personalmente ho insistito per averne qui in Italia almeno diecimila pezzi, per assicurare una certa disponibilità ai canali commerciali. Anche se in questo momento il prodotto non è ottimale [confermo, il firmware è ancora abbastanza instabile], stiamo lavorando parecchio in particolare con RTL 102.5.» Una feature molto interessante, sottolinea Ouar, sarà per esempio la possibilità di implementare anche per la radio il modello della EPG, Electronic Program Guide. Per la radio sarebbe una novità assoluta e la EPG unita alle capacità di registrazione del B20 potrebbe essere un'ottima leva motivazionale.
A quanto mi dice Ouar le radio stanno davvero spingendo molto per l'adozione di questi sistemi. «Le frequenze ex televisive saranno appannaggio degli operatori mobili e infatti Nokia ha già pronti dispositivi aperti ad applicazioni come la visual radio.» Per la radio, finora tagliate fuori, le frequenze del DAB possono essere un'occasione irripetibile per estendere il proprio mercato in direzione della convergenza. In Europa iRiver sta collaborando da almeno un anno con i network forte dell'esperienza coreana sul DMB. Anche se l'interesse nei confronti dello standard "concorrente" DVB-T rimane elevato, considerando che la stessa Unione Europea, che pure ha preso una decisione "politica" forte nel suo appoggio del DVB oggi non impedisce a nazioni come la Francia di puntare, per la radio, sul DMB.
Produttore molto misconosciuto, iRiver. Fortissimo, secondo Ouar, sul piano della tecnologia MP3, «ha ricevuto un colpo molto forte dal fenomeno iPod, nonostante tecnologicamente i prodotti coreani fossero migliori. Ora che l'MP3 stand alone non ha più senso, con i prodotti convergenti iRiver sembra aver trovato la strada giusta. E la capacità produttiva è ben distribuita tra Corea e Cina: sono convinto che per nove, dieci mesi non avremo concorrenza. Sarà un grande vantaggio.» Più che europea la presenza iRiver sul nostro continente è tedesca, spiega ancora Ouar, grazie al dinamismo del responsabile iriver Europe in Germania, Nina Haan. «E' una coreana che da più di trent'anni vive in Germania, viene da una lunga esperienza in Samsung, è una forza della natura.» In Italia, riconosce Ouar, siamo sempre un po' ritardo, il mercato dell'elettronica di consumo vale rappresenta sempre il 10% del totale europeo. «Ma non perché qui il potenziale è rappresentato dal 10%! E' solo una questione di volumi di importazione fissati dalle varie multinazionali, tanto è vero che qui i negozianti finiscono per approvvigionarsi direttamente presso i distributori europei.» Anche per questo Ouar è molto orgoglioso per aver ottenuto, con l'avventura italiana del B20, un implicito riconoscimento di capacità. E soprattutto potenzialità.
Come verrà commercializzato il B20? La sensazione è che WidiNet intenda privilegiare soprattutto i grandi negozi indipendenti di elettronica di consumo, le catene più piccole. «Non ho nulla contro i giganti della GDO, il B20 si potrà trovare anche nelle grandi superfici delle grandissime insegne. Ma almeno inizialmente sarà un dispositivo che il consumatore deve toccare con mano, ci vuole una relazione più stretta col venditore, qualcuno che sappia spiegare. Dopo tutto è una categoria di prodotto completamente nuova, che deve ancora imporsi.» L'appeal di una tecnologia come il DMB una volta che il canale di vendita sia stato formato adeguatamente, che i contenuti e i dispositivi siano accattivanti, può essere fortissimo, afferma Ouar. Il quale sta già studiando una promozione particolare per il B20 nei giorni di San Valentino. Il prezzo di partenza del B20, 199 euro, è comunque molto aggressivo e in prospettiva il DMB/DAB+ dovrebbe seguire il naturale tracciato delle alte tecnologie che riescono a diventare mainstream e a trascinare i prezzi sempre più in basso.
E WidiNet? «Pensare che la casa madre lavora col cemento...» scherza Ouar. «E' una realtà molto dinamica, piccola ma fatta di giovani tecnicamente molto preparati. Siamo nati cinque anni fa, con rapporti di esclusiva con marchi molto interessanti nell'industria della convergenza mobile, brand come Flybook, Navman. Io sono riuscito a dare un contributo di esperienza di mercato e negli ultimi due anni siamo cresciuti molto.
Per la radio digitale DMB il problema sarà costruire un nucleo centrale di interesse da cui partire verso le applicazioni e le nicchie più diverse («io per esempio penso a risvolti come la enterprise TV»), allargando man mano l'offerta. E' uno strumento giusto per chi vuole essere creativo, sviluppare nuova domanda con servizi fortemente connotati, per il mondo della cultura, dell'informazione, dell'utente finale. Ma quando la radio digitale diventerà una realtà consolidata, arriveranno anche i concorrenti, no? «iRiver è molto brava nello sfruttare una tecnologia, un dispositivo come il B20 è duttile, si può adattare col software a qualsiasi novità. Anzi, come produttore vorrei soprattutto avere validi concorrenti, significherebbe che il mio modello di business funziona. Tutti quelli che lavorano nell'industria dei dispositivi MP3 devono essere grati alla Apple! Tutto ciò che va in direzione dello sviluppo di una tecnologia è positivo.»

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho visto che questa news è vecchia però la speranza è l'ultima a morire... e quindi ci provo:

mi sono appena avvicinato al mondo del DAB. Ho comprato un iriver b20.

Come hai fatto ad aggiornare il firmware??? Sul manuale la fa semplice, ma non ci sono riuscito!

So che questo non è un blog di assistenza tecnica, però sei anche l'unico che mi compare facendo le ricerche.

Grazie e scusa il disturbo.

Simio (To)

Andrea Lawendel ha detto...

Il primo aggiornamento mi è costato una certa fatica. Ho dovuto scaricare il firmware dal sito iRiver.eu o comunque da una pagina non italiana. Poi ho dovuto collegare al Mac il dispositivo credo in modalità MSC (Impostazioni/Avanzate/Tipo di connessione, se non funziona in quella modalità provane un'altra) e trasferire il file HEX del firmware nella cartella System. Credo che il metodo funzioni sempre.
L'ultima volta, con il firmware di fine febbraio, ho avviato il Mac in Windows Xp, ho installato e aggiornato il software fornito a corredo, l'iRiver plus3 e quando ho collegato il B20 in modalità MSC plus3 ha riconosciuto un firmware non aggiornato e lo ha prelevato e installato.
In ogni caso prova a partire dalla pagina tedesca di iriver.eu e clicca sul banner B20 Upgrade Now! che vedi sulla destra al centro. Si apre questo link dove puoi prelevare direttamente il file B20.HEX e procedere all'installazione con trasferimento diretto. La utility Firmware updater di cui parla iRiver con me non ha mai funzionato. Se hai bisogno di altro aiuto contattami direttamente, presto pubblicherò i risultati delle mie prove col B20 qui in Italia e in diverse nazioni europee.

Andrea Lawendel ha detto...

Un ulteriore dettaglio importante: il firmware che si può scaricare direttamente dalla pagina tedesca di iriver.eu è la versione 1.0.4. Quello che ho aggiornato con il programma iRiver plus3 è la 1.0.5 e in effetti mi sembra molto più stabile, soprattutto nel passaggio da stazioni DAB a DAB+ e viceversa (cambiando codifica in precedenza il B20 si bloccava e bisognava resettarlo).

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per le risposte.

La nota dolente è che nonostante tutto non sono riuscito ad aggiornare il firmware. Rassegnato ho pensato di trasferire un po' di musica sul lettore e lì ho scoperto che il software mi dava dei seri problemi anche lì. Non riconosceva la periferica e quindi non caricava nulla. L'unico modo è stato quello di caricare su una scheda esterna. E così ha funzionato.
Però ho preferito tornare dal rivenditore e fare due domande.
L'ha cambiato, avvertendomi che se non fossi stato ancora soddisfatto (e c'era un tono di preveggenza in lui) l'avrei potuto sostituire con un altro modello.
E così è stato.

Il nuovo modello funziona bene, non ha però più il DAB, cosa che solo pochi lettori ora hanno (giusto ieri ho visto un teac, e così sono a quota due!)
Devo dire che il nuovo modello è più capiente, ha molta assistenza però più lo uso più mi accorgo che se la parte softwaristica del B20 fosse più curata sarebbe una macchina imbattibile. Il menù del B20 è geniale.

Peccato. Aspetterò.


Grazie e sta sicuro che di tanto in tanto verrò a sbirciare qualche consiglio sul tuo blog.

Simio