07 settembre 2016

E due. All'IBC di Amsterdam l'annuncio di un secondo nuovo ricevitore DRM, il Gospell GR-216

Sono passati pochi giorni dalle prime rivelazioni riguardanti un nuovo modello di ricevitore predisposto per il sistema di radiofonia digitale DRM - Digital Radio Mondiale, e già arriva la notizia di un secondo ricevitore presto disponibile sul "mercato di massa". Il ricevitore, siglato GR-216, verrà prodotto da una azienda cinese dal nome un po' improbabile, Gospell, al momento conosciuta solo per i suoi set top box. Ma a chi come Radiopassioni segue questo settore da tempo praticamente immemore, non sfugge la coincidenza di una origine in comune: nel febbraio scorso Gospell ha infatti acquisito un concorrente chiamato Newstar Chengdu, produttore negli ultimi anni di ben due modelli DRM, il DR111 e DR212.
Nella sua storia prossima a diventare trentennale (i primi esperimenti con una versione preliminare dello standard Eureka 147, altrimenti noto come DAB, risalgono al 1988), la radio digitale ha raggiunto in poche occasioni livelli di penetrazione autenticamente compatibili con la definizione di mass market. Il DAB in questo momento è la tecnologia più diffusa a livello globale, in alcuni casi con popolazioni di qualche milione di ascoltatori. Anche i due sistemi americani terrestri e satellitare - rispettivamente HD Radio, non a pagamento e Srius XM, a pagamento - si può misurare in diverse centinaia di migliaia di apparecchi venduti o abbonamenti sottoscritti.
Il DRM, concepito a suo tempo (1998) dai costruttori di apparati come tecnologia "rivitalizzante" nell'ambito del broadcasting internazionale, in forte declino negli anni a ridosso della caduta del Muro di Berlino, non ha mai avuto neppure sfiorato queste cifre. In una dozzina d'anni di vita commerciale dello standard, ufficializzato dall'ETSI, i pochi ricevitori standalone prodotti da una manciata di costruttori hanno venduto - e solo a hobbysti molto motivati - un esiguo numero di esemplari. Insuccesso che non ha mai del tutto bloccato la lenta ruota del mulino di una nicchia di industria che a dispetto della evidente scarsità di componentistica, non ha mai smesso di riprovarci con una certa regolarità. Tra i primi ricevitori "di massa" ci fu il Morphy Richards, poi tanti altri tentativi fino al Newstar. Più recentemente ci ha provato un costruttore indiano, Avion, con un modello disponibile solo via Amazon India. E pochissimi giorni fa, in occasione di un meeting della HFCC, l'associazione globale dei broadcaster in onde corte, la presentazione del PantronX Titus II (i nomi, quando si tratta di DRM, sembrano quelli inventati per i film di James Bond 007), un dispositivo basato su tablet Android che se non altro desta proprio per questo motivo una certa curiosità. 
E adesso ecco il turno di Gospell, il cui comunicato diffuso nei giorni della fiera olandese IBC recita così:

GR-216 is equipped to receive DRM broadcast, as well as traditional FM with RDS and AM in medium wave band and shortwave band. Featuring a high performance DRM/AM/FM tuner, GR-216 provides noise-free reception of even the weakest stations. It supports the latest audio compression standard xHE-AAC and traditional HE-AAC as well as SBR and parametric stereo.
Besides the built-in whip antenna and ferrite bar antenna, dedicated AM/FM external antenna terminals with switch are located on the rear side of the radio, this will help those who live or work in a metal or concrete building and enjoy listening to a radio.
This unique radio will automatically turn itself on and initiate its emergency-tuning process when the Emergency Warning Broadcasting is engaged. The radio will enlarge its volume, flash the backlight, play siren sound and tune itself to the emergency program.
In addition to DRM program recording, AM/FM are also supported. Recorded program will be stored on the attached USB pen drive and can be played back on other devices such as a phone or a tablet. The GR216 also includes a scheduler which allows the user to schedule regular and unattended recordings for their favorite radio programme.
The built-in high-quality 3 inch full-range speaker with enlarged magnet provides outstanding audio performance and room filling sound. With the help of state-of-the-art audio processing technology, GR-216 includes separate bass, mid and treble tone controls and a graphics equalizer, users can tailor the sound to their taste. We’ve provided an output for headphones along with an audio output on the rear side of the radio for line recording or to connect GR-216 as a radio tuner to a home audio system.
As a tabletop radio, GR-216 features dual independent alarm clocks with sleep timer. The alarm clock allows for once, daily, weekday and weekend settings. The alarm can be adjusted to the volume you prefer with buzzer or radio stations. 

Caratteristiche interessanti, soprattutto il nuovo codec audio xHE, e un design che per una volta non ricorda un brutto giocattolo in plastica made in China. Non ci sono indicazioni di prezzo ma è presumibile che si aggiri intorno ai soliti 100, 150 euro. A parte il sospetto che continuando di questo passo il famoso mass market non sarà raggiunto da un costruttore capace di sfornare un milione di pezzi ma da un milione di costruttori incapaci di andare oltre qualche manciata di prototipi, resta un problema non marginale: ormai sono pochissimi  broadcaster attivi con trasmissioni digitali, i più impegnati sono gli enti statali di Romania, India e Nuova Zelanda. Il senso di tutto questo sfugge ai più, sembra diventata una strana partita tra broadcaster sicuramente non celebri per la loro governance e trasparenza interna, costruttori di trasmettitori HF, e un numero imprecisato, ma non elevatissimo, di ascoltatori. Pergiunta, in una fase storica in cui tutto lascia intuire che la radiofonia convergerà sulle future infrastrutture 5G.

06 settembre 2016

ABC Domestic Service lascia spegne le onde corte dei 120 e 60 metri. Niente più ascolti esotici dall'Australia?



Se fosse definitivamente confermata, sarebbe una notizia tristissima per la comunità globale degli ascoltatori delle onde corte, e forse un disagio ancora più grande per gli abitanti della vasta regione desertica dei Northern Territories australiani. Sembra che ABC abbia improvvisamente dismesso le tre stazioni HF che ripetevano la programmazione locale nell'area compresa tra Alice Spring al centro dell'Australia e Katherine più a nord, in direzione del porto di Darwin. Tre postazioni che utilizzavano diverse frequenze nelle bande tropicali dei 120 e 60 metri, riportate in questa tabella, con potenze non superiori ai 50 kW. 




Malgrado la distanza e la potenza relativamente bassa tutte queste frequenze consentivano di ricevere il segnale nazionale di ABC anche qui in Italia - spesso con sorprendente intensità - per la gioia di tutti gli hobbysti delle onde corte. Ma naturalmente, pensiamo soprattutto alle implicazioni su scala locale. Secondo una prima testimonianza, le onde medie non sono sufficienti per assicurare copertura diurna in quel territorio, dove sono presenti piccoli ripetitori in FM. Le piccole comunità degli aborigini non disporrebbero neppure di tale opportunità.
Ma sarà una decisione definitiva? La domanda è lecita perché proprio in queste ultime settimane la sezione internazionale di Radio Australia operativa dagli impianti di Shepparton hanno avuto un comportamento strano. Di colpo, verso metà agosto, tutte le trasmissioni sono state sospese e tra i commenti che circolavano tra DXer e appassionati di programmi radio dall'estero l'ipotesi più concreta  era che lungi dal trattarsi di una semplice manutenzione, lo spegnimento era stato deciso proprio per poter valutare le reazioni degli eventuali ascoltatori. Insomma, un trucco per capire se se Radio Australia in onde corte la ascoltasse qualcuno. Il problema di un servizio domestico diffuso in modalità analogica in HF oggi è legato ai costi delle potenze impegnate in funzione della qualità e della reale penetrazione di queste emissioni. Le onde corte sono molto affidabili, lo si sa, ma è naturale che non tutti la considerino necessariamente una soluzione percorribile. Tenere in piedi certe attività di trasmissione solo per la felicità di poche centinaia, forse decine di persone in tutto il mondo, per di più non contribuenti dell'erario australiano oggigiorno può presentare un po' di problemi a livello politico. 
Se le ipotesi sono vere, è anche possibile che ABC stia cercando di vagliare meglio il potenziale di audience del servizio domestico, pur se sarebbe verosimilmente più logico svolgere una vera e propria ricerca di mercato nella regione centrosettentrionale. Dopo la momentanea pausa, durata comunque diversi giorni, Radio Australia internazionale è ritornata a trasmettere da Shepparton. Ora bisogna vedere che cosa succederà dei programmi nazionali diffusi nei 120 e 60 metri. Il rischio di sparizione definitiva c'è e non è affatto trascurabile. Basteranno le reazioni degli ascoltatori autraliani e dei DXer d'oltre confine a determinare un esito diverso?

05 settembre 2016

L'emergenza provocata dal tifone Lionrock riaccende le onde medie e corte dell'est siberiano

Il profondo est russo è scosso dalla peggiore tempesta degli ultimi 40 anni, le scorte di cibo e acqua devono essere aviotrasportate, le devastazioni sono superiori a quelle registrate nel 1989 con il tifone Judy. E Radio Rossii decide di ripristinare i servizi in onde medie e onde corte dagli impianti siberiani, gli stessi che erano stati messi frettolosamente in pensione un paio d'anni fa. Già nei mesi scorsi la repubblica siberiana della Yakuzia aveva ripreso a diffondere sulle onde corte, nei 41 metri, i programmi di Radio Sakha, perché l'FM non era sufficiente per le esigenze di ascolto di una popolazione sparpagliata in un territorio vastissimo. 
Lo sfacelo provocato dal tifone "Lionrock" dimostra ancora una volta che le infrastrutture radiofoniche in onde medie e corte, con la loro capacità di assicurare una copertura territoriale molto estesa a partire da un unico punto emittente, possono essere fondamentali. E che le conseguenze del cambiamento climatico suggeriscono estrema attenzione quando si tratta di decidere se smantellare o anche semplicemente mettere in naftalina impianti che necessitano di regolare manutenzione per funzionare senza problemi.
I DXer stanno seguendo l'evoluzione con i loro ricevitori, anche remotizzati. La frequenza onde corte più attiva è quella dei 5900 tra le 10 e le 14 UTC, dalle possibili località siberiane di Tulagino in Yakuzia, Kamchatka o Arman/Magadan nel nord siberiano. Ripristinato anche il trasmettitore di Razdolnoye su 810 kHz, ripreso in un recente notiziario televisivo: