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03 maggio 2012

I radioamatori ricordano Clansman la "radio delle Falklands"

Il mestiere del radioamatore e del radioascoltatore ha anche una forte componente di salvaguardia della memoria tecnologica, industriale, culturale del mezzo radiofonico. E' molto diffusa in questa estesa comunità l'abitudine di ricorrere ad apparati d'epoca, magari dopo impegnativi lavori di restauro. Chris Diemoz, radio-onnivoro "par excellence", si è fatto a sua volta mordere dal tarlo della radio vintage e mi segnala una manifestazione radioamatoriale che si svolgerà domenica nel Suffolk, nel quadro dei numerosi eventi che in questo periodo i sudditi di sua Maestà (60 anni di regno quest'anno) dedicano al trentennale della spedizione militare nelle Isole Falklands.
Quello della riconquista dell'arcipelago conteso, invaso nell'aprile del 1982 dalle forze armate argentine, è ancora oggi un esempio di operazione "impossibile" ma riuscita. Per quanto nella morsa di una spietata dittatura militare, l'Argentina non poteva certo essere considerata una grande potenza armata. Ma le isole Falklands (Malvinas per gli invasori) sono quanto di più "lontano da tutto" si possa immaginare nell'oceano Atlantico e rivaleggiano con le isole dello sconfinato Pacifico, con in più l'ingrediente imprevedibile della bisbetica meteorologia dell'autunno australe.
L'evento che i radioamatori British allestiscono presso il museo dell'aria della Suffolk Aviation Heritage Society nell'ex base RAF/USAF di Foxhall Martlesham Heath, dove ancora adesso si possono vedere i tralicci della rete di comunicazione troposferica che negli anni 70 costituiva un backbone di comunicazione strategico per le forze NATO, vuole ricordare una specie di "dodicesimo giocatore" nel campo della squadra militare britannica: la linea di apparecchi ricetrasmittenti "Clansman" che era appena stata sviluppata con una commessa a fornitori come Racal e Plessey e praticamente debuttò sulle spalle dei paracadutisti intervenuti a Port Stanley. Progettati negli anni '70, gli apparecchi Clansman erano considerati il non plus ultra delle radiocomunicazioni tattiche. Per la prima volta le trupe potevano far leva su accorgimenti come la singola banda laterale, o la modulazione di frequenza a banda stretta, che facilitavano le comunicazioni e aumentavano comprensibilità e distanze coperte. Introdotte ufficialmente sulla fine di quel decennio (le Falklands furono un battesimo del fuoco), le ricetrasmittenti hanno resistito in servizio fino al 2010 dopo che da qualche anno le forze britanniche erano gradualmente passate alla serie digitale Bowman, piena di diavolerie come la trasmissione frequency-hopping. Un passaggio che tuttavia sollevò parecchie proteste a causa dei tanti malfunzionamenti segnalati. I detrattori delle nuove radio - tra i cui fornitori ci siamo anche noi italiani con Selex Elsag - scherzarono sul nome degli apparati, affermando che Bowman stesse per "better off with map and Nokia" (meglio tenersi cartina e cellulare).
La linea Clansman comprendeva impianti ricetrasmittenti per stazioni "base" e da campo, in versione portatile o veicolare. Credo che Chris sia orgoglioso proprietario di un modello PRC 320, un ricetrasmettitore che opera tra i 2 e i 30 MHz in passi di 100 Hz, con una potenza massima di 30 W (solo USB, anche se esistevano specifiche versioni del 320 in LSB). I radioamatori di Foxhall utilizzeranno invece modelli base RT322 da 250-watt sulle bande in HF e due modelli "Clansman" RT353 VHF per le bande VHF dei 4 e dei 6 metri (50 e 70 MHz). Per la trasmissione verranno utilizzati i tralicci delle vecchie antenne NATO. Poi, tutt'intorno saranno attivi modelli RT320 HF e RT352 VHF con le antenne previste dalla linea Clansman per le operazioni sul campo. Le frequenze saranno decise in base alle condizioni propagative, ma i canali da sorvegliare sono i 3.615MHz in AM e i 7.1875MHz in USB (un modo per riconoscere subito le trasmissioni, perché la convenzione per i radioamatori sui 7 MHz è di usare la LSB), o i 51.75MHz sui 6m e i 70.475MHz sui 4 entrambe in FM. La postazione avrà l'identificativo GB2CRF e dovrebbe essere in funzione dalle 10 alle 15 UTC del 6 maggio.

18 marzo 2007

Falklands 1982, una tranquilla serata di guerra

Sto ascoltando dall'archivio della BBC un importante pezzo della storia mondiale recente e mia personale. Nel 1982 la Guerra delle Falklands Malvinas catturò l'immaginario collettivo di un'Europa che avrebbe inseguito assistito a conflitti assai meno "romantici" (se mai si può usare un termine simile per una guerra). Il 19 marzo ricorre il 25 anniversario dei primi sbarchi argentini sull'arcipelago di South Georgia, un gruppo di isole vulcaniche a 800 miglia di distanza dalle Isole Falklands. Allora South Georgia faceva parte del "dominio" delle Falkands, ma dopo il 1985 divenne un "territorio britannico oltremare". Erano i primi sintomi delle serissime intenzioni della sanguinaria giunta militare del generale argentino Galtieri, che per risolvere i suoi problemi di immagine aveva optato per un bello spettacolino di nazionalismo spinto, così apprezzato da quelle parti (solo da quelle parti?), ordinando di prendere il controllo delle isole che gli argentini chiamavano Malvinas. Un territorio di pecore e pinguini sorvegliati da milleottocento sudditi di Her Majesty. Il 2 aprile la flotta argentina sbarca a Port Stanley, dopo che nei giorni precedenti Galtieri aveva respinto l'offerta del presidente americano Reagan, pronto a inviare come messaggero di pace tra argentini e britannici il suo vice, padre dell'attuale presidente Bush.
BBC Radio 4 ha trasmesso ieri, nel quadro del programma Archive Hour, un eccezionale documento sonoro. La "radiocronaca" dell'invasione iniziata la sera tra sabato primo e domenica 2 aprile 1982.

Archive Hour – Strangers In The Night
Saturday 17 March
8.00-9.00pm BBC RADIO 4

On 1 April 1982, Patrick Watts, the station manager of the Falkland Island Broadcasting Service (FIBS), went to work as usual to present his weekly Saturday show – a mixture of music and chat. Whilst tensions were growing in the South Atlantic, nobody on the Falkland Islands quite knew what to expect. However, on this night, whilst the British media was reassuring the UK public that there had been no South Atlantic invasion, Argentine leader Leopoldo Galtieri's soldiers were landing on the shores near Stanley. One of the Governor's aides rang the station to let them know the news. Patrick then changed his running order and made the next record Strangers In The Night. It wasn't long before the islanders responded and there began the most extraordinary phone-in as loyal listeners called Patrick with their sightings of tanks and armed soldiers and reports of the sound of gunshot. Six hours later, Argentine soldiers barged into the radio station.
Using the original archive from the programme, Michael Nicholson revisits one of the world's most bizarre live radio programmes, 25 years after it was first broadcast. He hears the dramatic developments of the Argentine invasion of the Falkland Islands, as recorded by the FIBS, and speaks again to Patrick Watts, Major Mike Norman from the Marines and the then Governor, Sir Rex Hunt.


Per quanto preoccupati, gli abitanti delle isole andarono avanti come al solito, confidando in una svolta diplomatica che non arrivò mai. Il conduttore del programma di dediche musicali, Patrick Watts, del Falklands Islands Broadcasting Service, era già dietro al microfono in quel primo giorno di aprile del 1982 quando cominciarono ad arrivare le prime telefonate degli abitanti che avevano avvistato le navi militari argentine. Watts non si perse d'animo e cominciò a coordinare con sovrumano understatement una maratona di oltre 12 ore in cui le telefonate che raccontavano di mezzi da sbarco, jeep ed elicotteri si alternavano ai messaggi del governatore Rex Hunt. La radiocronaca di Watts si concluse il mattino dopo, quando tre invasori argentini ("mi dicono di non chiamarle forze di invasione" dichiara Watts con voce visibilmente spaventata, dopo aver parlato con i nuovi "proprietari" della radio) presero il controllo di FIBS. E' davvero emozionante ascoltare il proclama del militare che in buon inglese annuncia il nuovo call della stazione ("LRA Islas Malvinas Broadcasting Station") e mette in onda l'inno nazionale argentino.
Oggi Patrick Watts fa il giornalista free lance e il tour operator dell'isola, portando in giro i rari turisti sui luoghi dell'invasione. Nelle dieci settimane dell'occupazione non smise di condurre il suo programma e alla fine per il grande sangue freddo dimostrato nell'occasione gli fu concessa l'onorificenza di membro dell'Ordine dell'Impero britannico. La Thatcher impiegò poche settimane a stabilire una base ad Ascensione, muovere verso South Georgia e le Falklands e, dopo 74 giorni di guerra, riprendersi Port Stanley. L'armistizio fu firmato il 14 giugno con il sangue (come succede per tutti gli "armistizi") di 255 militari britannici, 649 argentini (circa la metà sull'incrociatore Belgrano) e 3 abitanti delle isole. Ma forse la vittima più importante di questa assurda invasione alla fine fu proprio il regime di Leopoldo Galtieri, decision maker della circostanza, costretto alle dimissoni l'anno successivo per le proteste di una piazza che evidentemente non sopportava l'idea di una dittatura così spietata e inetta.
La registrazione della trasmissione speciale di Radio 4 "Strangers in the night" può essere ascoltata a questo link. La RAF e il ministero della difesa britannico hanno creato due siti Web con molte informazioni e un nuovo sito speciale è stato aperto per il 25esimo anniversario della campagna. La stazione FIBS non ha purtroppo un proprio sito Web. La radio delle forze britanniche BFBS (FM e 550 kHz) ha una sua pagina locale.