Il misterioso oggetto che i radioastronomi dell'osservatorio australiano Murchison Wide Array hanno annunciato in questi giorni su Nature pone parecchi interrogativi ai ricercatori. Si tratta di una sorgente radio pulsante a lentissima periodicità, localizzata nella Via Lattea a "soli" 4 mila anni luce da noi. Le stelle di neutroni note come pulsar vengono studiate da ormai più di mezzo secolo, e tra l'altro hanno fruttato due premi Nobel: uno, nel 1974, allo scopritore Antony Hewish, l'altro, nel 1993, a Joe Taylor, astrofisico e radioamatore conosciutissimo per aver inventato diversi modi digitali per collegamenti a bassissima potenza. Il problema è che in genere le pulsar sono radiofari che ruotano con periodicità molto corta, anche pochi millisecondi. L'oggetto avvistato - o per meglio dire ricevuto - dall'MWA pulsa a 18 minuti e rotti, tre volte all'ora, con una "luce" molto intensa e continua, che dura più di mezzo minuto prima di spegnersi.
Uno degli aspetti più curiosi dal punto di vista dell'ascoltone è che l'MWA è un sito che lavora nel campo della radioastronomia a bassa frequenza, ossia nell'intervallo fra i 50 e i 350 MHz. Le stesse frequenze utilizzat dai radioamatori e da decine di servizi civili e militari come le comunicazioni con navi o aerei, la sorveglianza, la telemetria. L'inattesa stella periodica, insomma, sarebbe in teoria alla portata di sistemi di ricezione abbastanza banali, come un radiofaro VHF. Non fosse per il fatto che il suo segnale ha avuto bisogno di una vagonata di potenza di calcolo per essere rivelato. Il Murchison, partito da un sistema di 128 isole ("tiles") sparse in un raggio di 300 metri dal punto centrale, ciascuna costituita da una griglia di 16 dipoli incrociati, oggi comprende un totale di 130 mila antenne suddivise in 500 postazioni. L'osservatorio ha una visuale istantanea su oltre 30 MHz di spettro, con un passo di sintonia di 20 kHz; e può generare 157 tera di dati al secondo, pari a circa 5 zettabyte ogni anno.
Il merito della scoperta del transiente radio è dello studente della Curtin University Tyrone O'Donherty, membro di un team coordinato dalla professoressa Natasha Hurley-Walker. Una pagina dell'International Centre for Radio Astronomy Research della Curtin e della University of Western Australia, ne parla diffusamente, pubblicando diverse animazioni e una bella intervista alla Hurley-Walker. Chi è ferrato in materia può addirittura accedere ai data set del Murchison Widefield Array All-Sky Virtual Observatory, un progetto di disseminazione pubblica delle informazioni archiviate dall'osservatorio.
Le ipotesi sulla natura di questo anomalo fenomeno sono piuttosto solide: potrebbe trattarsi di una magnetar, stelle che generano fortissimi campi magnetico, ritenute tra l'altro possibili precursori dei Fast Radio Burst, eventi radio estremamente brevi. Lo studio di analoghi transienti ha permesso ai ricercatori di formulare una teoria sul funzionamento di queste ultra-long period magnetar. Al tempo stesso, proprio perché nessuno ha finora osservato questa periodicità da autobus urbano, come scrive l'INAF, gli scopritori non escludono la presenza di una dinamica del tutto nuova.
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