10 gennaio 2016

Volete trasmettere in onde medie? Prima, leggete qui

L'instancabile Giorgio Marsiglio ha appena diffuso un breve documento che fa ulteriore chiarezza sullo stato dell'arte della normativa che ha aperto le porte anche in Italia alla trasmissione in modulazione d'ampiezza in onde medie da parte di privati. Il documento, che aggiorna e amplia il vademecum che Giorgio ha rilasciato tempo fa, è disponibile qui:


In sostanza il nostro esperto giurista invita chi intende attivare una trasmissione AM in onde medie a esercitare una certa cautela nell'attesa che AGCOM pubblichi il regolamento definitivo. Marsiglio ricorda per esempio a chi sta già trasmettendo, magari dopo aver inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una regolare dichiarazione "SCIA" (segnalazione certificata di inizio attività), a rispettare il più possibile il limite della copertura locale del proprio segnale, impegnando quindi potenze molto basse, soprattutto in ore serali o notturne. Scrive Marsiglio al punto e) del suo nuovo documento: 

è assolutamente fondamentale che si rispetti il criterio dell’ambito locale, evitando quindi di cedere alla tentazione di alzare la potenza del proprio trasmettitore per il gusto di ricevere un rapporto di ricezione da paesi lontani o, più semplicemente, per essere ascoltati anche al di fuori del proprio bacino d’utenza: SE COSI’ NON SI FACESSE, SI RISCHIEREBBE IL SEQUESTRO DEGLI IMPIANTI E LA DENUNCIA PENALE;

Anche quando AGCOM rilascerà il suo regolamento sul futuro regime di concessione, aggiunge però lo studioso (punti h, l))

tutti (anche coloro che stanno già trasmettendo), dovranno richiedere anche la concessione;
[...]siccome il futuro regolamento non potrà modificare le norme di legge (contenute nel Codice delle comunicazioni elettroniche o nel TUSMAR), coloro che potranno richiedere tanto l’autorizzazione che la concessione per le trasmissioni in ambito locale saranno solamente i seguenti soggetti a carattere collettivo (indicati a pag. 8 del paragrafo 7 del mio vademecum):
• società di persone o di capitali o di società cooperativa che impieghi almeno due dipendenti in regola con le vigenti disposizioni in materia previdenziale (se si tratta di un’emittente di radiodiffusione sonora in ambito locale a carattere commerciale);
• associazione riconosciuta o non riconosciuta, fondazione o cooperativa priva di scopo di lucro (se si tratta di un’emittente di radiodiffusione sonora a carattere comunitario);

Per chi sta trasmettendo già oggi, precisa inoltra Marsiglio riferendosi alle numerose stazioni che stanno effettuando diverse "sperimentazioni" in tutta Italia, non è affatto certo che una eventuale concessione rilasciata regolamento AGCOM alla mano autorizzi l'uso delle frequenze attualmente impegnate: in un regime di autorizzazione vero (come quello che si sta delineando per le onde medie) le frequenze vengono assegnate dal concessore, non scelte arbitrariamente dal concessionario. E conclude: «chi già trasmette continui a farlo (questo, naturalmente, solo se ha già presentato la SCIA volta al conseguimento dell’autorizzazione generale, forte del motto "Quando si tratta di radiodiffusione: pirati forse, clandestini mai!")».


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