28 novembre 2013

ESA Deep Space Antennas: un quasar per GPS


A volte resto sorpreso per i contenuti che vengono divulgati dai quotidiani italiani, spesso vittime di parecchie lacune  in materia di comunicazione scientifica. Questa volta è esattamente contrario. Sulla home di Repubblica.it viene segnalato un articolo della sezione Scienze dedicato al "GPS spaziale" che risulterà abbastanza esoterico per la maggior parte dei lettori. Si tratta invece di un bell'approfondimento sul sistema Delta-DOR (Differential, One-way ranging), utilizzato dall'ente spaziale europeo per il tracciamento di satelliti e sonde. Delta-DOR è un classico sistema di ranging basato su calcoli di fase tra due o più segnali radio. La particolarità è che nel suo caso vengono impegnate antenne radiotelescopiche per effettuare tali misurazioni sfruttando un punto di riferimento "fisso" d'eccezione: i quasar posizionati nella stessa linea di visuale della sonda di cui si vuole determinare la posizione e la velocità. Fare questi calcoli puntando solo le sonde stesse può essere più problematico perché il segnale radio, attraversando mezzi non uniformi come la ionosfera e la troposfera, subisce alterazioni imprevedibili e difficili da compensare.

Il sistema è diventato ancora più preciso a partire da metà 2000, quando è entrata in funzione la seconda "Deep Space Antenna" dell'ESA a Cebreros, nei dintorni di Madrid. A oggi DSA è costituita da tre paraboloidi in Spagna, a Malargüe in Argentina e New Norcia in Australia. Repubblica fornisce una spiegazione discreta, ma per una analisi più ufficiale e completa si può fare riferimento a questo articolo dell'ESA e soprattutto il paper pubblicato sull'ESA Bulletin del novembre 2006


Nessun commento: