Quelli di "disco volante" (sì, la società si chiama proprio così) sono rimasti abbastanza silenziosi sin dalla fondazione della startup, avvenuta a Berlino nel 2010. A metà del 2011 esce la loro prima applicazione Wahwah ONE - oggi, con il lancio negli USA Wahwah.fm - che in questi giorni è stata intercettata da quelli di Evolver.fm, l'osservatorio avanzato sulle nuove applicazioni musicali, ripresa da Gizmodo e da una tonnellata di altre testate online fino ad arrivare all'infallibile occhio di Francesco Delucia che me l'ha puntualmente segnalata.
Che cosa è Wahwah? Gli sviluppatori berlinesi hanno concepito una specie di Foursquare della musica, realizzando una applicazione iPhone che permette in sostanza di diffondere in streaming i brani musicali che state ascoltando in quel momento. L'ascolto ovviamente può essere reciproco perché con la stessa app potete sintonizzarvi sugli streaming degli altri membri della community, sia scegliendoli tra quelli più vicini a voi geograficamente, sia andando a esplorare quello che le altre "stazioni radio ambulanti" stanno trasmettendo. Al sistema ci si può iscrivere anche con il proprio account su Facebook, quindi tutta questa attività finisce anche sul social network. Un bel modo per capire quali sono le canzoni più ascoltate in determinati gruppi sociali, nazionali, anagrafici.
Wahwah.fm afferma di lavorare in stretta collaborazione con le società che tutelano i diritti di autore e non si configura come un servizio on demand ma piuttosto come una piattaforma per Webradio personali. All'inizio questo servizio era agganciato alla piattaforma Soundcloud, ma adesso mi pare di capire che la playlist da trasmettere può essere costituita da brani che risiedono sul vostro iPhone. Un sistema di riconoscimento del brano agisce tuttavia da filtro e a volte impedisce di caricare in playlist un titolo che non è stato approvato per la "messa in onda". Il modello di diffusione dei brani è completamente centralizzato. Lo stream musicale non parte dal vostro telefono, anche perché sarebbe un bel bagno di sangue con le spese di connettività. I brani delle vostre playlist personali vengono identificati, "matchati" con quelli residenti sui server di disco volante e diffusi in streaming da lì. In questo modo la società tedesca ha anche uno stretto controllo su quali brani sono effettivamente eseguibili e quali no. Comunque sul blog di Wahwah.fm trovate una esaustiva FAQ.
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