20 aprile 2009

L'ultima interpretazione di Stephanie Parker

Come molti attori che si identificano nei loro personaggi, anche Stephanie può essere precipitata in una fase difficile della sua giovane vita. Ma la vita non è una sceneggiatura, con le sue scappatoie e i provvidenziali deus ex machina. Non ci sono molti modi fantasiosi per uscirne. Stephanie ha scelto il più tragico e definitivo e si è fatta trovare sabato scorso, impiccata, alle sei del mattino - British Summer Time, recita la sobria cronaca della BBC - da un passante che attraversava un campo nel circondario di Pontypridd, nel Galles. A 22 anni Stephanie Parker era già un'attrice di talento. Aveva alle spalle sette anni di recitazione in Belonging, serial prodotto da BBC Wales in cui interpretava la parte di Stacey Weaver, una ragazza madre immatura ma combattiva e coraggiosa. Quest'anno Belonging era giunto all'ultima stagione, la serie sarebbe terminata, con grande disappunto degli spettatori gallesi che si erano affezionati alle vicende realistiche dei suoi personaggi. Difficile credere che Stephanie potesse temere per il proseguimento di una carriera che tutti sembravano giudicare molto promettente, ma non si può mai dire.
Di lei mi ha incuriosito, nelle biografie forzosamente brevi che ho trovato su Internet, il dettaglio della partecipazione alle produzioni di radiodrammi per BBC Radio 4. Non ho impiegato troppo per trovare i riferimenti a un lavoro andato in onda lo scorso settembre, Lemon meringue pie, ("Meringata di limone"), opera di una giovane scrittrice gallese la cui opera d'esordio, In and out of the goldfish bowl, è stata tradotta anche in italiano da Einaudi ("La mia pelle sporca").
Vite non meno difficili di quella che potrebbe aver spinto Stephanie alla resa si intrecciano nelle fiction e nelle biografie delle due giovani donne gallesi. La scrittrice si chiama Rachel Trezise e ha alle spalle una storia di disagio, fughe dalla madre e precoci vocazioni letterarie. Rachel ha infatti vinto un importante premio per giovani talenti intitolato a Dylan Thomas e scrive anche per la radio. La protagonista dell'amara Meringata interpretata da Stephanie è Katie, sedicenne di un piccolo centro gallese che vive in una anonima famiglia della midlle class. La passione segreta di Katie è un ragazzo che la madre di lei non approverebbe per niente, soprattutto se dovesse venire a conoscenza del fatto che la figlia vuole ripetere il test di gravidanza nella speranza che il primo non sia stato significativo. Peccato che la stessa madre stia nascondendo un insospettabile segreto alla figlia e al marito poco interessato alla realtà che lo circonda... Anche Goldfish bowl, che la Trezise ha iniziato a scrivere a 17 anni, parla del resto di un'infanzia bruciata, tra famiglie disastrate o inesistenti, amici delinquenti, ampio consumo di sostanze psicotrope, arresti e privazioni assortite.
Sul suo blog Rachel dice di essere rimasta choccata dalla notizia della morte di Stephanie, il cui personaggio in Belonging e la forza della sua recitazione l'avrebbero ispirata a scrivere alcuni brani teatrali. Purtroppo sul sito della BBC non è possibile ascoltare il radiodramma di Lemon meringue pie. Forse verrà riproposto ora, come tributo a un'attrice uscita di scena troppo presto e in un modo tanto realistico e crudele.

3 commenti:

andrea ha detto...

Ho conosciuto Stephanie una sera di aprile nel 2007 durante il tour della mia band in inghilterra - galles, una ragazza splendida, abbiamo condiviso una giornata assieme , sempre sorridente e solare. Ho splendidi ricordi del nostro incontro e li terro' riservati sempre nel mio cuore.

Addio Steph , mi mancherai molto

andrea

Nick ha detto...

Anch'io ho conosciuto Stephanie quella sera in Galles...che dire? Mi associo alle parole di Andrea. Era una ragazza spensierata e soprattutto molto umile, soprattutto con 5 ragazzi stranieri come noi. Bei ricordi, da custodire.

Addio Steph, "say hello to heaven".

Andrea Lawendel ha detto...

Grazie ragazzi, anche per la vostra musica. Portatevela sempre dietro quella giornata.