27 febbraio 2009

Un sito discutere del domani della radio


Per tutto il mese di febbraio - e mi spiace d'essermene accorto solo adesso - Radio France ha discusso del "domani della radio" con un sito, Demain Radio France, pieno di contributi e pareri di operatori e ascoltatori sul futuro di questo mezzo. Presentando l'iniziativa il presidente e direttore generale di Radio France Jean-Paul Cluzel afferma che "l'universo mediatico va incontro oggi a mutamenti profondi. Le tecnologie digitali e il successo di Internet sono all'origine di una serie di importanti evoluzioni, sia per quanto concerne la produzione di contenuti, sia nel modo di distribuirli: oggi radio, televisione, stampa e siti Internet tendono a unificarsi sugli stessi supporti... L'obiettivo di questo forum è invitare i nostri ascoltatori a dirci quel che si aspettano da noi, tanto in materia di informazione, di programmi o di contenuti, come sulla maniera di accedervi: radio, siti web, telefonia mobile, e quant'altro."
Fino al 5 marzo è ancora possibile iscriversi e partecipare alla discussione sul futuro della radio pubblica, considerando che proprio grazie a Internet il termine "radio pubblica", partecipativa, collettiva, assume una valenza che incontra i suoi limiti naturali (o forse li perde definitivamente) non più nella dimensione geografica ma esclusivamente in quella linguistica e, nel caso della musica, puramente emotiva. Ma come oggi la radiofonia non ha più frontiere. Non ho più bisogno della ionosfera per sentire la radio nazionale francese (o quella australiana) meno "mia" della RAI. Ragionando da appassionato cacciatore di segnali lontani il divertimento viene un po' a scemare, ma l'idea di partecipare non solo alla conoscenza, alla salvaguardia, ma anche all'accrescimento di tale patrimonio risuona come una concreta speranza di riuscire a superare, un giorno, le insensate divisioni e il provincialismo che ci affliggono.
Grazie, Radio France, questa area di discussione è davvero uno splendido cadeau.

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