31 dicembre 2007

Un caldo augurio a tutti noi

Come è stato il vostro 2007, che cosa vi aspettate dal nuovo anno? Personalmente vi auguro tutto il bene possibile. Niente di "strepitoso" o "insuperabile", ma un anno sereno e prodigo di qualche soddisfazione. Sarebbe già tantissimo, no?
Per Radiopassioni è andata proprio bene. Questo è un blog di nicchia, senza alcuna pretesa di notorietà. Ma intanto ha superato le 190 mila pagine servite in due anni e due mesi di presenza online. E quest'anno ha sfiorato gli 83 mila utenti unici, contro i 33 mila del 2006. Quasi il triplo, chi se lo sarebbe mai aspettato. Gli indirizzi IP "ricorrenti" sono quasi 20 mila. Il che non significa certo avere ventimila lettori fedeli, ma in epoca di connessioni xDsl con indirizzi quasi statici è pur sempre lusinghiero. I feedback che mi arrivano, i vostri auguri, incoraggiamenti e immeritati ringraziamenti, sono i sintomi di un lettorato attento, competente e, soprattutto, appassionato. Mi sembra fondamentale, spero che continuiate a trovare qui qualche spunto decente. Io cercherò di fare del mio meglio, si sarà capito che questa piega editoriale imboccata da un hobby nato davanti alla radio, in orari impossibili, mi diverte molto. In ogni caso vi ringrazio di cuore e vi chiedo scusa per le imprecisioni e tutte le altre cose che non vanno.
E per la radio che 2008 sarà? Per l'ascolto delle emittenti lontane temo ci sarà ancora meno trippa per gatti. In compenso credo che la tecnologia SDR ci aiuterà. Siamo un po' nella stessa situazione di chi estrae petrolio. Bisogna scavare sempre più in fondo, spostare le piattaforme sempre più al largo. Ma lo yield, il rendimento, aumenta grazie alla tecnologia. Sull'altro piatto della bilancia per l'ascolto delle onde medie il rischio è che il ciclo solare abbia una curva d'attacco molto ripida, e che le condizioni peggiorino rispetto a quest'anno, ricco di ascolti storici (fatti da altri, ma anche gli spettatori si divertono grazie al cielo).
Qualcosa mi dice che le onde corte internazionali potrebbero attraversare un piccolo revival: le zone di crisi si moltiplicano e Internet continua a essere poco accessibile e troppo controllabile. Staremo a vedere.
Il 2008 dovrebbe essere, per l'Italia, l'anno della radio digitale, satellitare (con Worldspace) e terrestre (con il DAB+ e altre iniziative di cui sentiremo molto presto parlare). Considerando che potrebbe anche essere l'anno della partenza effettiva del WiMax, le cose potrebbero farsi interessanti.
Cercheremo di stare al passo e seguire tutte queste evoluzioni. Mi piace pensare che RP possa continuare a essere un modesto ma avanzato punto di riferimento non solo per gli "impallinati" della radio ma per tutti coloro che amano, utilizzano o servono in qualche modo questo mezzo. Quando si parla di radio gli agganci storici, culturali, artistici, geopolitici e sociologici sono talmente numerosi (spero di essere riuscito, magari goffamente, a dimostrarlo) e anche qui mi piacerebbe che il ruolo svolto da RP potesse crescere. Così come sul piano più propriamente tecnologico e di relazione con Internet e altri mezzi. Tra social media, del resto, ci si intende. Sarebbe bello riuscire a rafforzare il "brand" RP anche fuori dalla cerchia hobbystica, facendo assomigliare il blog a un progetto editoriale più articolato, che possa raggiungere i professionisti della radio "ma anche" come direbbe Valter nostro, gli altri giornalisti, gli operatori culturali, l'università, le aziende, i regolatori... Non sarà facile ma forse è arrivato il momento di provarci.
Buon 2008!

4 commenti:

Andrea ha detto...

Buon anno anche a te e grazie per l'ottimo servizio che questo blog ci offre.

Fabrizio ha detto...

ciao Andrea, grazie e buon 2008 anche a te! Continua così che il servizio che offri è prezioso e apprezzato da tutti i tuoi lettori. È un peccato che pochi commentino (ma forse è una caratteristica "strutturale"). Non ho capito bene cosa vuoi dire nelle ultime righe (intendo cosa vuoi fare in concreto), ma comunque potresti contare su di me. Ciao!

Andrea Lawendel ha detto...

Sì, è davvero un peccato che i commenti siano così sparuti. Credo sia una questione statistico-strutturale. L'interattività è una cosa strana, sicuramente Internet rende le cose più immediate, ma la tendenza nazionale è quella di leggere poco e intervenire ancora meno. Se aggiungi il fatto che RP è un blog di nicchia, è facile intuire che i numeri assoluti tra gli "interventisti" sono davvero bassi.
E' proprio per questo motivo che sto meditando di affrontare più seriamente la questione della brand awareness. Penso semplicemente a una piccola campagna stampa, niente di che. Finora la visibilità di RP si è retta molto sul passaparola in una cerchia ristretta di appassionati, su Google e sulla disponibilità di qualche sito amico. Un po' di promozione in più non può guastare. Ma forse mi illudo che certe tematiche possano coinvolgere altre persone, o che io sia in grado di comunicarle in modo efficace...

Fabrizio ha detto...

Dovresti eliminare l'ultima frase (che cala un velo pessimistico su tutto il discorso). La tematica della radio può coinvolgere molte di più delle 250-300 persone che in media vengono qui, quindi fai bene a pensare a un modo di pubblicizzare questo blog. La pubblicità ideale sarebbe nei luoghi letti dagli appassionati di radio (ma penso che una pubblicità su una radio costi tantissimo, inutile parlarne; perchè la rivista mensile Millecanali non fa 2 pagine dedicate ai blog che parlano di radio?). Secondo me hai poche visite perchè la blogosfera (intesa nella sua totalità) sconta un pregiudizio negativo da parte di chi non la conosce. Non parlo del tuo blog, ovviamente (sennò non lo visiterei) ma di tanti blog che non fanno altre che parlarsi addosso e darsi ragione uno con l'altro; il risultato è che se dici a uno (non abituato a leggere i blog) "c'è un bel blog", ti guarda come a dire "che me ne frega di tutte le cavolate che dicono nei blog?"
Ovviamente sta a noi creare dei blog "di qualità" che sfatino tale pregiudizio.