27 dicembre 2007

A ciascuno la sua (blog) talk radio



L'ultima frontiera del podcasting si chiama Blog-talking. Un curioso e intrigante ibrido tra blogging, podcasting e... Talk radio. Un bell'articolo della Reuters descrive tre servizi per i quali basta disporre di un computer per la connessione e una linea telefonica presso cui essere chiamati. In pochi minuti si possono impostare autentici phone-in shows, cioè le dirette audio (via Internet) con gli ascoltatori che possono intervenire in tempo reale, anche attraverso il telefono. Proprio come alla radio, ma con diverse funzionalità aggiuntive, compresa la possibilità di raggiungere ospiti da intervistare e ascoltatori ovunque sia disponibile una connessione alla rete.
Gli aspiranti conduttori possono emulare personaggi come Howard Stern o Rush Limbaugh, a seconda dei gusti, con nuovi servizi come BlogTalk Radio, creato da Alan Levy quasi per caso, dopo che il padre si era ammalato e aveva insistito affinché il figlio escogitasse un modo per essere sempre in contatto con gli amici. Alan propose a suo padre di costruire un blog, che poi divenne un memoriale. Dopo questa esperienza Levy decise di escogitare uno strumento che non fosse solo in grado di "trasmettere" il parlato ma di ridiffondere anche gli interventi audio degli ascoltatori.
Lo stesso concetto è alla base degli Skypecasts, che tra l'altro integrano sulla stessa piattaforma anche le "telefonate" in ingresso (effettuate ovviamente via Skype).
E infine Talkshoe, che comporta il prelievo e l'installazione di un software speciale. Qui il concetto è più simile a un social network fatto per audiobloggers e piccole comunità ma i canali attraverso cui intervenire si moltiplicano: telefono, Skype, Voip o il software correlato ShoePhone, un client Voip orientato al conference calling.
In tutti e tre i casi gli eventi live si possono "registrare" e si trasformano in un attimo in un podcast. Secondo me, questi nuovi mezzi di espressione potrebbero diventare ancora più interessanti se immersi nel contesto delle Web radio o delle emittenti radio convenzionali. Può essere un ottimo argomento di discussione al prossimo RadioCamp.

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