26 ottobre 2006

L'inventore triste

Bello il pezzo che Francesca Cerati dedica su Nova24 di oggi a due protagonisti della storia della radio come Edwin Armstrong, inventore della modulazione di frequenza, e Alan Blumlein, pioniere della stereofonia. Ho già parlato di Armstrong qualche mese fa ma la Cerati mi spinge a ritornare sull'argomento perché se il pezzo su Nova per ragioni di brevità si limita a parlare della battaglia legale condotta da Armstrong e (dopo il tragico suicidio di quest'ultimo) da sua moglie Marion in difesa del brevetto sull'FM, l'inventore newyorkese deve la sua notorietà ad altre tre scoperte fondamentali, tutte brevettate con poca fortuna per il detentore: il ricevitore rigenerativo, il superregenerativo e soprattutto la supereterodina. Il principio di funzionamento del circuito supereterodino è quello che ancora oggi fa funzionare i nostri apparecchi radiotelevisivi e si basa a sua volta sulla teoria eterodina, esplorata nel mondo della radio da Reginald Fassenden, secondo cui è possibile ottenere una frequenza di oscillazione o di "battimento", accostando, fisicamente o elettronicamente, due diversi fenomeni oscillatori.
Nel circuito supereterodino il segnale ricevuto in antenna viene miscelato con un altro segnale, generato localmente e sincronizzato in modo da risultare sempre di un certo delta superiore al segnale che si vuole sintonizzare. Dal miscelatore dei due segnali escono due frequenze: il segnale ricevuto più quella locale e la differenza tra i due. Quest'ultima, vista la variabilità dell'oscillatore locale risulta sempre la stessa, la cosiddetta "media frequenza". E' su questa media frequenza che il ricevitore effettua le sue operazioni di demodulazione e amplificazione. Un approccio rivoluzionario perché un circuito accordato direttamente sintonizzato sulla frequenza da ricevere non può garantire particolari doti di selettività e anche l'amplificazione risulta difficile. Con la supereterodina, la preamplificazione può essere a larga banda perché gran parte del lavoro si svolge su una frequenza sola, in genere molto più bassa del segnale ricevuto.
Anche qui Armstrong non riuscì a far valere un diritto di paternità attestato da un brevetto registrato nel 1918. Se con l'FM il litigante fu la possente RCA di Sarnoff, la supereterodina venne contestata dal poco conosciuto militare francese Lucien Lévy, che effettivamente lavorò, a Parigi, dove si trovava anche Armstrong, su principi analoghi ma leggermente diversi. Sembra peraltro che Armostrong presentasse la propria invenzione senza omettere i riferimenti al lavoro di Lévy, ma ritenendo anche di aver introdotto molti elementi di novità, tra cui l'applicazione del circuito alla ricezione delle onde corte. I radioascoltatori gli devono moltissimo, ma lui morì, disperato e deluso, saltando dal tredicesimo piano del suo appartamento sulla 52esima strada e quel paranoico avvoltoio del Senatore McCarthy disse che fu "per paura che i rossi gli potessero rubare l'invenzione del radar".


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