27 settembre 2006

Cent'anni di IRC

Per rispondere a un lettore di RP ho fatto su Internet una scoperta di carattere filatelico. L'Unione Postale Universale ha introdotto pochi mesi fa una nuova versione dei Buoni Risposta Internazionali, altrimenti noti come IRC, che nel 2007 compiono esattamente cent'anni (l'invenzione risale in realtà al 1906, durante il Congresso di Roma dell'UPU). Le poste italiane hanno cominciato a vendere i nuovi esemplari da settembre, spiega un bell'articolo del sito Philweb. I buoni risposta sono, anzi erano, visto che i nuovi sono grigi - foglietti giallini che i DXer conoscono bene. Inseriti in busta insieme ai rapporti di ascolto, questi foglietti possono essere scambiati, in quasi tutti gli uffici postali del mondo, per i francobolli necessari per l'invio all'estero dell'agognata "conferma di ricezione" o, come si dice in gergo radioamatoriale, lettera o cartolina QSL. In altre parole, con il coupon il DXer regala alla stazione che riceve il suo rapporto d'ascolto un piccolo rimborso a coperture delle spese di affrancatura da sostenere. Un gesto di cortesia che un tempo poteva significare molto. In passato le emittenti internazionali ricevevano moltissimi rapporti di ricezione. E quelle locali spesso si trovavano in oggettive difficoltà economiche, al punto che anche una semplice affrancatura per l'estero poteva pesare sui bilanci. Oggi non è che queste situazioni siano superate, anzi. Ma le lettere spedite sono diminuite, insieme agli ascoltatori. E i rapporti di ricezione che vengono inviati alle emittenti locali spesso e volentieri vengono accompagnati direttamente da qualche biglietto da un dollaro, ineleganti ma più graditi. Il resto della corrispondenza e dei contatti con le stazioni avviene ormai via posta elettronica.
Ma i buoni risposta si vendono ancora e alcuni continuano a utilizzarli per contribuire alle spese di spedizioni delle QSL richieste. La nuova versione introdotta quest'anno è stata disegnata da un giovane grafico di Kiev e mostra le famose dita dipinte da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina. Il valore filatelico di questi rettangolini di carta è ancora discutibile, ma da quello che ho visto un po' di mercato c'è. Nella memoria storica di chi ascolta le emittenti lontane sono il simbolo di un hobby che riscuoteva un certo successo e che prima di Internet faceva leva esclusivamente sul sistema postale, sia per i contatti con le stazioni (nei primi tempi ricevevo chili di posta, quando le varie emittenti internazionali ti inondavano ancora di opuscoli e schede dei programmi), sia per lo scambio di informazioni. Con i buoni risposta, ricordo, si pagavano anche gli abbonamenti alle numerose fanzine ciclostilate di vari club e associazioni di ascoltatori. Preistoria, se penso a Paypal.

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