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17 maggio 2011

La storia segreta di Hedy Lamarr, diva e radioinventrice

Edoardo Segantini, valente firma economica e tecnologica del Corriere della Sera, ha pubblicato con Rubbettino un saggio che racconta la straordinaria vicenda di Hedy Lamarr, conturbante diva del cinema in bianco e nero, una icona di straordinario fascino diventata celebre per "Estasi", un film girato da un regista cecoslovacco in cui Hedy (il vero nome era Hedwig Eva Maria Kiesler) compariva in alcune scene in déshabillé. Hedwig, ebrea austriaca, assunse il suo nome d'arte quando emigrò a Hollywood cinque anni dopo aver girato Ecstasy.
Il libro di Edoardo non si concentra solo sulla carriera artistica di una delle più belle attrici della storia ma su un aspetto ampiamente inedito di una donna che era molto dotata per la musica e la matematica e fu anche inventrice.
Nel 1942 Hedy Lamarr depositò, insieme al compositore d'avanguardia americano di origine tedesca George Antheil, una richiesta di brevetto per una tecnica di comunicazione radio che molti anni dopo diventò una delle basi teoriche della radiotelefonia cellulare: la trasmissione a "spettro diffuso" o a "salto di frequenza" (frequency hopping). Tutto nacque da un incontro con Antheil, che musicò anche diverse colonne sonore di film (il più famoso è l'horror Dementia, reperibile online a questo indirizzo). Insieme a Antheil Hedy mise appunto un sistema per la guida via radio dei siluri. Per assicurare la riservatezza delle comunicazioni e impedire intercettazioni e dirottamenti, i segnali di controllo venivano trasmessi saltando da una frequenza all'altra seguendo uno schema apparentemente casuale.
La sincronia di questi passaggi veniva affidata a un altro sistema ingegnoso: un nastro perforato in grado di attivare un banco di oscillatori tarati su un insieme di frequenze discrete, un'idea che era stata presa a prestito dai pianoforti a rullo allora molto diffusi. Il brevetto venne concesso e la coppia Kiesler Antheil lo cedette, ormai a guerra iniziata, alla Marina militare americana. Fu solo negli anni 60, a brevetto scaduto, che i militari "reinventarono" il frequency hopping - un sistema utilizzato tuttora - e qualche tempo dopo la teoria dello "spread spectrum" entrò a far parte del bagaglio teorico della telefonia cellulare digitale, nel sistema americano CDMA che è alla base del nostro UMTS.
Dopo un lungo declino Hedy Lamarr morì nel 2000 - all'epoca Antheil era già scomparso da oltre 40 anni - ma fece in tempo a essere ricordata, in vita, per la sua invenzione. Nel 1997 la Electronic Frontier Foundation intitolò a Hedy e George uno dei suoi premi dedicati ai pionieri della tecnologia. "Hedy Lamarr, la donna gatto. Le sette vite di una diva scienziata" è stato scritto da Edoardo Segantini con la collaborazione di Giovanni Pau, scienziato italiano della University of California, Los Angeles che si occupa, guarda caso, di radiocomunicazioni per mesh network "veicolari", ossia di reti ad hoc per la comunicazione machine to machine applicata all'industria dell'automobile. La storia del brevetto - numero 2292387 (scaricabile qui) - viene raccontata in questo articolo di Hans Joachim Braun all'epoca del riconoscimento concesso dall'EFF.

19 febbraio 2010

ROS modem: salti di frequenza, spettro diffuso,

Un nuovo modo digitale radioamatoriale è stato messo a punto da José Alberto Nieto Ros. Battezzato semplicemente ROS, la modalità utilizza una tecnica di modulazione Frequency Hopping Spread Shopping e occupa quindi uno spettro piuttosto ampio di 2.250 Hz. Sono possibili due modalità a 16 e 1 Baud (simboli al secondo). In queste ore i primi radioamatori stanno testando il software che gestisce questa nuova modalità digitale, capace di rendere intelleggibili i segnali a -35dB di rapporto segnale rumore. Sono tecniche che servono per stabilire connessioni a potenza molto bassa o in condizioni di forte variabilità propagativa. Sul sito di José Alberto trovate il software, la guida utente e un interessante approfondimento sull'FHSS.