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17 gennaio 2014

Prigionieri della radio

Ancora una volta il fascino dell'hobby delle stazioni radio lontane contagia la stampa mainstream con un bel post sul blog scinetifico del New Yorker, Elements, che dedica uno splendido e documentatissimo pezzo all'"iPod delle prigioni". Non si tratta di un lettore mp3, ma di una radiolina della Sony, la SRF-39FP, realizzata appositamente per lo smercio attraverso gli spacci commerciali delle prigioni americane e per questo alloggiata in una custodia completamente trasparente (in modo che non vi si possano nascondere oggetti). Somiglia in tutto e per tutto alla classica radiolina a transistor AM/FM, ma non è proprio così. Questo modello "superlight" a lettura analogica, si basa in realtà su elettronica altamente integrata, come precisa del resto l'autore: inel dispositivo è stato inserito uno dei primi circuiti integrati "single chip radio" che la Sony realizzò agli inizi degli anni '90. Per sensibilità e capacità di resistere alle interferenze adiacenti in onde medie, il minuscolo apparecchio è da subito entrato nel cuore degli appassionati che soprattutto negli Stati Uniti si dedicano all'ascolto - prettamente notturno - di stazioni locali servendosi di mezzi minimali. La diffusione delle onde medie nei 50 Stati è ancora capillare e nella maggior parte dei casi i segnali non sono particolarmente potenti. Una vita di ascolto non basta probabilmente per riuscire ad ascoltare tutte le emittenti e il parallelo tra la radio dei carcerati e l'uso hobbystico della radiolina, all'interno delle varie postazioni individuali facilmente equiparabili a una cella, è un po' triste ma suggestivo.
Il New Yorker intervista Gary DeBock, uno dei fondatori dell'Ultralight Radio Group su Yahoo e attivo utilizzatore e sperimentatore di questa particolare categoria di ricevitori low-cost. Intorno a questi oggetti si è sviluppata una comunità di DXer che in molti casi escogitano modifiche in grado di rendere ancora più performanti circuiti già sorprendenti: in molte situazioni queste scatolette producono risultati all'altezza delle apparecchiature semi-professionali popolari negli anni '70 e '80. Elements fornisce anche diversi dettagli sulla vita nelle carceri americane e arriva a citare uno studio sull'ascolto della radio a San Vittore pubblicato qualche anno da Tiziano Bonini e Marta Perrotta, studio - intitolato "On and off the air: radio-listening experiences in the San Vittore prison"  che si può trovare qui.

09 ottobre 2011

Riccione, Estremo oriente

Il DXing, l'ascolto a lunga distanza delle radio locali, è una attività fortemente stagionale a causa degli stretti legami tra l'attività geomagnetica che condiziona la propagazione delle onde radio attraverso la ionosfera e l'attività e la posizione del sole. In onde medie, ottobre e novembre, in pratica tutto il periodo tra equinozio e solstizio, l'Asia è molto favorita qui in Europa. Ma a differenza delle Americhe, dove troviamo una emittente ogni 10 kHz, in Asia la canalizzazione delle onde medie, cioè le frequenze attribuite ai singoli canali, compie passi di 9 KHz e coincide perfettamente con la canalizzazione qui in Europa. Una circostanza che rende molto difficile, alle latitudini dell'Italia, l'ascolto di emittenti asiatiche quasi sempre completamente interferite da quelle europee.
Con l'andare del tempo, tuttavia, le nazioni europee stanno abbandonando queste frequenze, molto costose da occupare e sempre meno efficienti dal punto di vista degli ascoltatori, anche a causa dei forti rumori elettrici che ne penalizzano la ricezione. Alcuni dei famosi canali separati tra loro di 9 kHz si sono liberati, in parte, delle interferenze, e con grande emozione i DXer italiani hanno scoperto diverse finestre di opportunità per la ricezione di emittenti asiatiche nel tardo pomeriggio autunnale. Ultimamente, la disponibilità di ricevitori portatili sorprendentemente sensibili ha reso possibile queste ricezioni in condizioni estremamente "spartane": spesso non occorrono antenne esterne per ricevere nazioni molto, molto lontane. Come tutti ho seguito con una punta di invidia gli exploit dei DXer che abitano le coste adriatiche o che hanno la possibilità di ascoltare su quelle spiagge. Venerdì 7 ero a Riccione per lavoro e mi sono goduto un'oretta di monitoraggio dal balconcino della stanza d'albergo affacciato sul mare.
Potete ascoltare qui alcuni risultati. Nell'ordine compaiono la religiosa HLAZ/FEBC dalla Corea del Sud su 1566 kHz, China Radio International in russo da Urumqi su 1521 kHz, e la debole musica sotto il parlato francese (France Inter Nizza) di Family Radio Taiwan su 1557 kHz. Tutti gli ascolti effettuati con il Tecsun PL-660 e la sua antenna in ferrite tra le 16.30 e le 17 UTC del giorno 7 ottobre 2011.