11 novembre 2012

Cadono gli ultimi bastioni, Voice of Russia taglia sulle onde corte e medie in russo


Arrivano segnali consistenti sulla possibilità che anche Voce della Russia, attualmente uno dei pochi broadcaster internazionali ad aver mantenuto una solida presenza sulle frequenze delle onde corte, sia costretta a un ridimensionamento delle sue attività. Il primo sintomo è molto vicino a noi e riguarda l'annuncio della cessazione delle trasmissioni attraverso l'impianto in onde medie (558 kHz) di Monteceneri, in Canton Ticino. Dismesso dalla Rete Uno della Radio Svizzera, due anni fa il trasmettitore era stato affittato come ripetitore di alcuni programmi in russo e in altre lingue europee, tra cui l'italiano. Con l'entrata in vigore della fascia invernale della programmazione delle emittenti internazionali risulta che i 558 di Monteceneri verranno utilizzati solo fino al 31 dicembre 2012. 

Contemporaneamente, il programma Radiopanorama, curato da Vadim Alekseyev su World Radio Network, rivela che a partire dal 2013 Voice of Russia ridurrà dell'80% le trasmissioni in onde corte in lingua russa, e questo nonostante la stessa emittente, in un convegno di stazioni radio russofone che si è tenuto a Yalta in questi giorni, sottolinei come la richiesta di contenuti in lingua russa sia aumentata. Nel convegno viene per esempio citato il caso del network Radio Rusa, spuntato dal nulla questa estate nello spettro FM di diverse città spagnole sulla costa mediterranea.  (Network che tra parentesi secondo i media catalani starebbe operando senza alcuna licenza.)
E' probabile che la prevista riduzione dell'output sulle onde corte sia legata alla vicenda dei tagli che il ministro delle finanze russo, Anton Siluanov, ha chiesto di effettuare sui preventivi di spesa dei principali media pubblici oggi finanziati dai contribuenti locali. Putin in persona, afferma la stampa locale sulla base di un documento pervenuto al quotidiano Novaja Gazeta, con un imperioso tratto di penna (la scansione del famoso documento si trova a questo indirizzo) ha imposto al ministro di autorizzare i fondi richiesti per il 2013 dalla stazione televisiva RTR, dal canale internazionale RT Russia Today e dalla Rossiyskaya Gazeta. Ma per i soldi richiesti da "Golos Rossii", nome russo di VoR, non c'è niente da fare. Rispetto ai 4,7 miliardi di rubli richiesti l'emittente subirà una riduzione dell'11% fino a 4,2 miliardi o poco più. E' possibile che questa lieve contrazione sia sfociata nella decisione di mettere freno alle onde corte e al relay in onde medie dalla Svizzera (altre riduzioni sono previste per i programmi in russo e tedesco che VoR ridiffonde in Germania su frequenze in onde medie come 693, 630, 1323 e 1431 kHz da diverse città tedesche: i rumors dicono che resteranno attivi solo i 693). In Russia è previsto per il 2015 lo switch off della televisione analogica terrestre e forse, insieme alla crisi economica, anche questo è un fattore che induce ad abbandonare modalità trasmissive giudicate obsolete persino da quelle parti. 

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