24 dicembre 2011

Radiodispositivi in Siria: spionaggio o meteorologia?

Prima la strana notizia del possibile (ma poco probabile) hackeraggio del drone americano in Iran, adesso, a pochi giorni di distanza ma questa volta dal nord della Siria, arriva, via Facebook, un "citizen report" su misteriosi dispositivi che la popolazone locale avrebbe visto sganciare da un velivolo turco (o americano) forse proveniente dalla base di Incirlik. Tutti ovviamente parlando di complotti, attività di spionaggio, guerriglia. Ma siamo sicuri che non sia tutto
Dal social network le foto di queste scatolette munite di antenna sono finite sui giornali, incluso il Corriere della Sera che parla di "microspie cadute dal cielo" attaccate a "piccoli paracadute". Nei lanci di agenzia ripresi un po' ovunque su Internet si legge che gli apparecchi sarebbero radiosonde meteorologiche, arrivando persino a citare la marca e il modello: Graw DFM-06, un prodotto regolarmente a catalogo del costruttore tedesco - Graw per l'appunto - una società berlinese con 80 di vita. "Si dice", aggiungono le cronache, che queste radiosonde sono state modificate per intercettare le radiocomunicazioni. "Si dice anche" che possono trasmettere la loro posizione col GPS. Quest'ultima non una prerogativa di spioni, le radiosonde modello DFM-06 sono sì equipaggiate con GPS, perché uno dei loro scopi è tracciare i profili dei venti e senza GPS sarebbe dura, quindi non si capisce perché la cosa dovrebbe far pensare immediatamente alla CIA. Su Internet gli appassionati di questo tipo di monitoraggio trovano persino programmi software in grado di decodificare la telemetria di questi strumenti.
Tra le varie illazioni sono state formulate le ipotesi che le radiosonde-"spia" servono a intercettare le comunicazioni delle forze anti-repressione in Siria, o per controllare le attività al confine tra Siria e Turchia, area di intervento dei separatisti kurdi. Normalmente le radiosonde meteo trasmettono e basta, queste invece sarebbero anche in grado di ricevere.
Io però mi chiedo una cosa: anche ammesso che possano ricevere, come farebbero queste sonde a far arrivare a distanza il messaggio? Le modifiche le fanno funzionare come veri e propri pontiradio volanti? Ma che senso avrebbe? Se fossero davvero appese a un semplice paracadute rischierebbero di cadere troppo rapidamente al suolo e il monitoraggio cesserebbe subito, molto meglio sarebbe far girare degli aerei spia per lassi di tempo assai più lunghi. Una volta caduta a terra le possibilità di intercettare la sonda sarebbero le stesse che un eventuale spia averebb nel ricevere il messaggio originario e se i messaggi captati fossero invece registrati a bordo della radiospia, resterebbe il problema di recuperarle a terra. Mi suona strana l'idea di un commando che entra in territorio siriano e comincia a cercare le sonde sparpagliate al suono.
I report mostrano delle fotografie che non permettono di distinguere il "paracadute" utilizzato. E se non fosse un paracadute ma un normale pallone usate per il lancio dalle stazioni meteorologche? Nel mondo ci sono più di 800 siti riconosciuti dalla WMO come stazioni da cui vengono lanciate radiosonde per osservazioni meteorologiche, uno di questi siti è Diyarbakir, nell'oriente turco poco a nord dal confine con la Siria. Non è possibile che i misteriosi oggetti vengano, molto semplicemente, da lì?

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