25 gennaio 2006

Un RDS per la modulazione di ampiezza?

Sarebbe bello poter riconoscere una trasmissione in onde corte (o medie) come si fa grin FM grazie agli identificativi del Radio Data System. Beh, il metodo ci sarebbe. Un interessante articolo della Ebu Technical Review, spiega le caratteristiche di AMSS, AM Signalling System. E' una tecnica di trasmissione di dati digitali contenenti informazioni sui programmi ricevuti direttamente ispirata a RDS. Solo che l'AMSS nasconde le sue portanti dati nel segnale modulato in ampiezza delle stazioni che operano in onde medie e corte. Si tratta in effetti, come spiegano gli autori dell'articolo apparso sul numero di gennaio della rivista, di un metodo sviluppato nell'ambito del consorzio Digital Radio Mondiale, come possibile strategia di passaggio dall'analogico al digitale anche sulle bande tradizionalmente occupate da stazioni in AM. Il sistema verrà ìnfatti incorporato nei ricevitori multistandard, DRM/analogici, che prima o poi, si dice, dovrebbero arrivare sul mercato. Aspettavamo con ansia questi ricevitori per lo scorso Natale. Ora li aspettiamo con ansia in questo primo trimestre del 2006. Poi li aspetteremo con ansia per un prossimo, imminente futuro. Vedremo. Intanto, per dimostrare che l'RDS delle onde medie e corte funziona, AMSS è stato integrato nel noto programma open source per la decodifica DRM, DReAM (per un download facilitato e corredato da utili spiegazioni è meglio andare sul sito di Andrea Borgnino). Ricordiamo che questo programma contiene un demodulatore SDR (software defined radio) che permette di ascoltare anche le normali emissioni analogiche. Le informazioni AMSS (nome della stazione, tipo di programma, e qualche altro dato spiegato nell'articolo) vengono al momento trasmesse dal World Service della BBC, su 648 kHz (la frequenza domestica inglese) e su 9410 kHz dal relay di Cipro. Il software DSP DReAM sta furoreggiando in questo momento tra molti DXer di stazioni analogiche perchè il suo demodulatore AM sembra funzionare molto bene e consente di applicare strettissimi filtri digitali alla media frequenza ricavata dai normali stadi di radiofrequenza dei ricevitori. Ricordo che DReAM, lavorando con hardware Soundblaster compatibile richiede in input una media frequenza convertita a 12 kHz: in commercio esistono piccoli down converter molto economici che consentono di ottenere tale valore dalle normali uscite IF a 455 kHz di quasi tutti i ricevitori. Le prove svolte con questo ennesimo software SDR dicono che un segnale analogico demodulato in digitale ha una resa fantastica. Il che fa parecchio pensare. E se uno costruisse dei bei ricevitori digitali per ricevere, molto meglio, le classiche modulazioni analogiche (che a quanto sembra si propagano meglio del DRM), senza creare assurdi conflitti tra tipi diversi di trasmissione? Meditiamo, gente, meditiamo.

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