13 gennaio 2006

I telefonini amano la tv ma sposano la radio

Sul Media Guardian di oggi si parla degli inattesi risultati della prima sperimentazione di un servizio di diffusione di contenuti audio e televisivi agli utenti di telefoni celllulari effettuata da BT e Virgin Mobile. Un campione di mille utenti lungo la motorway inglese M25 ha provato il nuovo sistema negli ultimi sei mesi e se il gradimento per la tv sul microschermo mobile sembra buono (il 59% si dice interessato a un eventuale abbonamento), quello nei confronti della radio digitale è ancora migliore: almeno il 65% di soddisfazione. La radio digitale sul telefonino è anche la preferita in termini di tempo di fruizione, 95 minuti contro i 66 per la tv. Deludente, per l'operatore, è invece la predisposizione all'acquisto espressa. In media i potenziali abbonati non verserebbero più di 7 o 8 euro al mese (gli operatori, che si stanno arrampicando sui vetri per spremere i loro clienti con nuovi servizi che non siano la voce e gli Sms, speravano nel doppio).
Un risvolto interessante di questo test BT/Virgin è la tecnologia utilizzata. In Gran Bretagna operatori come Vodafone, 3 e Orange offrono già la televisione live sul telefonino (a sovrapprezzi di dieci sterline), ma attraverso l'infrastruttura Umts. Se questa forma di televisione fosse un successo, ci si chiede che banda resterebbe per la fonia. BT ha invece lavorato su un modello ibrido, utilizzando uno standard come il DAB-IP - e probabilmente, anche se il Media Guardian non lo dice, anche il T-DBM, anche questa, come il DAB-IP una estensione dello standard DAB - per il quale la cinese HTC sta già approntando i terminali. Anche Nokia ha scelto la strada della separazione delle infrastrutture, preferendo però lo standard DVB-H. Si tratta in ogni caso di un approccio combinato: la telefonia viaggia normalmente attraverso la rete Gprs o Umts, mentre radio e tv viaggiano su DVB-H, T-DMB (o S-DMB se via satellite), DAB-IP o ISDB-T (il digitale terrestre del Giappone). Lo svantaggio è che il telefonino deve incorporare un secondo stadio di radiofrequenza; il vantaggio è il totale disimpegno dell'infrastruttura telefonica (al massimo utilizzata come canale di ritorno per l'audio/video interattivo) e perfino la possibilità di servire con la radiotelevisione mobile aree di utenza che non sono coperte dalla telefonia.

Link di interesse:
www.dvb.org

www.dvb-h-online.org

www.ipdc-forum.org

www.openmobilealliance.org

www.hig-info.tv (in tedesco)

www.finnishmobiletv.com

www.mobiel.tv (in nederlandese)






Tags:

Nessun commento: