14 ottobre 2014

Svezia: 25 nuove licenze DAB+, ma il revisore pubblico vuole far luce sull'economicità

In Svezia la radio digitale T-DAB ha avuto un percorso molto simile a quello di altre nazioni europee, Italia inclusa. Dopo una decina di anni di sperimentazioni, il governo svedese nel 2005 conclude che il DAB non è una strada percorribile. Passano altri sette o otto anni e il governo cambia nuovamente idea, questa volta non solo il DAB si deve fare, ma la futura rete digitale (proprio in questi giorni sono state concesse numerose licenze, 21 nazionali e 4 regionali) andrà a sostituire completamente la radio in FM, che verrà spenta presumibilmente intorno al 2022. 
Ora però interviene il pubblico Revisore dei conti (Riksrevisionen), che l'anno prossimo pubblicherà un rapporto sui costi e benefici per lo Stato e i cittadini. La traduzione in inglese è molto efficace (quella in italiano molto meno, vi lascio il piacere della scoperta). Il succo è che il Revisore vuole stabilire se la transizione al DAB sarà economicamente sostenibile e quale sarà l'impatto sulla società e i consumatori, anche alla luce di possibili alternative allo switch-off dell'FM, incluso lo streaming in mobilità. Sarà interessante leggere le conclusioni raggiunte nel report promesso per marzo 2015.

State's handling of the transition to digital radio
National Audit Office has initiated a review of the state's handling of the transition to digital, starting with a completed feasibility study. The results of the review will be presented in a report, with a planned release in March 2015 Margaret Atkins is responsible Auditor.
Parliament decided in 1995 to let the Swedish Radio (SR), Educational Broadcasting Company (UR) and private broadcasters begin broadcasting with digital technology Terrestrial Digital Audio Broadcasting (T-DAB). The government chose in 2005 not to continue expanding as the benefits to consumers were not understood and that other technologies are not fully tested. In addition, the government noted that the T-DAB had limited success in other countries.
Digital radio has been brought back in 2013 and the Bill Formation and availability - radio and television public service from 2014 to 2019 in which the government argued that the advantages of digitization of terrestrial network. The government stressed that the development of digital radio should be market-driven and therefore left it to the industry to determine if technical solution. SR and UR, together with the dominant commercial companies MTG and SBS stated that the upgraded technology T-DAB + seems to be most suited for Sweden.
An industry coordinator shall Nov. 30, 2014 present a plan for the transition to digital radio. The plan is a prerequisite for the government to revisit the issue. Thereafter, the parliament might decide that the FM network will be decommissioned and replaced by a digital terrestrial network.
It has emerged in the pilot study indicate that different alternatives are not sufficiently illuminated and that the consequences for society and citizens have not been clarified. It is also uncertain whether a conversion to a digital terrestrial radio network is optimally planned based on the limited spectrum space. 
Purpose
The purpose of the review is to examine whether the state contributes to the transition to digital radio in a way that is economically efficient and that meet the needs of citizens. The review also aims to contribute to the Parliament receives a paper which highlights the consequences of and alternatives to extinguish FM network and replace it with a T-DAB networks.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Effettivamente è un po strana questa riflessione dato che la Svezia ha da molti anni abbandonato le onde medie per la FM che offre maggiore qualità audio e un canale dati (RDS). A seguito di ciò farebbe pensare che il DAB sarebbe l' evoluzione della radiofonia circolare di qualità (più canali e più soggetti radiofonici associato a canali dati più evoluti). Se si guarda quello che sta accadendo in Irlanda a seguito del prossimo spegnimento del trasmettitore ad onde lunghe che ha sollevato molte polemiche da parte dei vescovi (in prima battuta) e poi da altri soggetti che hanno dichiarato che lo spegnimento di esso oltre a far decadere la funzione di operatore pubblico non più attento al sevizio pubblico è quello di creare un vuoto culturale con gli irlandesi espatriati in Inghilterra che probabilmente sono ancora in numero significante. Fa anche riflettere che in Germania a fine anno segneranno le onde lunghe e però si è provveduto alla manutenzione periodica di essi a due mesi dal decommissionamento. Il vantaggio "una antenna e più canali" sicuramente sarà pure più vantaggioso ma questa riflessione da parte dell' evoluta Svezia con le sue vicissitudini precedenti di dichiarare nel 2005 il DAB non praticabile, successivamente credendo ed investendo in esso con notevole impegno sia giuridico che infrastrutturale mette in discussione il tutto. Forse la radio deve rimanere quella di sempre e chi la fa deve comunque sopportare la spesa dell' infrastruttura di emissione. Ma sarà veramente necessario avere una radio di altissima qualità audio a fronte della sua essenza naturale che sta nella sua semplicità ed accessibilità anche con ricevitori vecchi?.