Connettersi a Internet in piena mobilità non è certo un problema con una di quelle chiavette USB che fanno da modem cellulare e di permettono di navigare attraverso le infrastrutture telefoniche 3G. Ma, ma, ma. Le chiavette richiedono pur sempre un minimo di smanettamenti col personal computer e non si possono utilizzare facillmente con apparecchi diversi dal pc. Ecco quindi che un dispositivo come Novatel Mifi 2200, segnalato da David Pogue sul
NYT (grazie a Francesco per la pronta ri-segnalazione), può diventare un acquisto molto interessante. MiFi ha le dimensioni di una sottile mattonella di alluminio e il suo mestiere è catturare la connettività 3G telefonica e ritrasmetterla sotto forma di segnale Wi-Fi. Un hot spot tascabile, insomma, una personale nuvoletta di Fantozzi che ti fa piovere addosso Internet ovunque tu sia.
La metterà in vendita Verizon, l'operatore americano, tra pochi giorni, a un prezzo di soli 100 dollari (se abbinata a un piano dati da 60 dollari al mese per 5 giga di dati da scaricare, neanche poco). Ma saranno previste anche formule da 15 dollari per una intera giornata di navigazione. E soprattutto, ragazzi, non c'è nient'altro da fare che infilarci la Sim e accendere. MiFi si collega alla rete, si autentica e da quel momento diffonde nello spazio il suo segnale Wi-Fi, e può servire per navigare con notebook, netbook, tavolette assortite. Una genialata (a patto di avere una buona copertura cellulare).
Ma per le capre come me che significa? Voglio dire ... in questo aggeggino metto la mia sim card e si trasforma nella pennetta usb per navigare ma in versione wi-fi giusto?
RispondiEliminaPerò il mio operatore come sa che sto trasferendo dati invece che voce? E a quali tariffe si naviga?
Ad es. io ho vodafone, devo quindi pagare come se trasferissi dati (il che sarebbe costosissimo e poco conveniente)? Oppure devo fare un abbonamento speciale (che magari non esiste ancora)?
E poi, tu che ne pensi del progetto fon.com?
In pratica è una stazione base wi-fi che invece di una connessione Ethernet o Adsl utilizza l'infrastruttura cellulare e ridistribuisce quella connettività. O se preferisci una pennetta usb che invece della porta usb sfrutta una connessione wi-fi con uno o immagino più computer. L'operatore sà sempre che cosa sta facendo la tua sim e ci sono sim che sono abilitate solo al traffico dati. Considera che questo dispositivo viene venduto dagli operatori esattamente come le pennette, cioè in abbinamento a una sim solo dati con un piano tariffario specifico ottimizzato per il trasferimento di un tot volume di dati o per un tot numero di ore di navigazione. Se provi a infilare nella chiavetta la sim del tuo telefonino, potrebbero essere dolori forti, ma la chiavetta di solito è abbinata a una sua sim a prezzi preferenziali. Il grande vantaggio è che la chiavetta la devi inserire nel computer, magari configurare, fare un po' di macumbe, mentre con questo scatolo accendi e il tuo computer trova come per magia un hot spot attivo e se dentro c'è anche un piccolo Dns questo hotspot può essere condiviso tra più macchine.
RispondiEliminaDella "fonera" penso un gran bene ma temo che non sia diffusa come i fondatori del progetto avrebbero sperato. Per anni, la maggioranza di hotspot privati sparsi per le nostre città risultavano perfettamente accessibili e non protetti da password. Non aveva molto senso nell'aderire al progetto Fon. Ora il wi-fi privato è meno un colabrodo, ma il numero di hotspot pubblici acccessibili a un prezzo accettabile è cresciuto... Non so quanto potrà mai prendere piede.