15 aprile 2016

"Questa ferita" al Biondo di Palermo. Tre siciliane raccontano la loro isola in un audiodocumentario firmato Brunkhorst/Herzog



Che tentazione... Sarò molto vicino a Palermo (dove atterrerò il giorno prima) e mi piacerebbe molto esserci, venerdì 22 aprile, alle ore 19.00 (ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti), nella Sala Strehler del Teatro Biondo che ospiterà, in prima nazionale, il documentario sonoro "Questa ferita". L’opera - realizzata dagli autori tedeschi Heike Brunkhorst scrittrice, regista di opere teatrali andate in scena in Italia e Germania, autrice di lavori radiofonici trasmessi dalle radio pubbliche in Germania, Austria e Italia e Roman Herzog, audiodocumentarista attivo in Germania, Austria, Svizzera, ma anche in Italia attraverso associazioni come Radioparole - è già  stata trasmessa alla fine di marzo dalla radio pubblica tedesca Deutschlandfunk (la potete ascoltare in una versione più corta con il voice over in tedesco) e dalla austriaca ORF
La presentazione e l’“ascolto” al Teatro Biondo avverranno alla presenza degli autori e delle tre protagoniste del documentario: Letizia Battaglia, Emma Dante e Veronica D'Agostino. 

"Questa ferita" è la storia di tre donne siciliane di tre generazioni diverse, accomunate - come quasi tutti i siciliani - dallo stesso ambivalente sentimento di odio e amore nei confronti della loro isola. Sono donne che cercano una Sicilia diversa, in grado di fare emergere le profonde ferite, per scoprire la bellezza nella bruttezza. 
Letizia Battaglia è famosa in tutto il mondo per le sue fotografie delle vittime della mafia, ma ha fotografato molto altro e per tutta la sua vita si è battuta contro il potere e la violenza degli uomini.  
Veronica D’Agostino è nata a Lampedusa e lavora in un albergo vicino a Genova. Oltre a ciò è attrice da quando Emanuele Crialese l’ha scoperta per il film Respiro; le piacciono soprattutto i ruoli da ribelle.
Emma Dante scrive e mette in scena in tutto il mondo originali e controverse opere di teatro sulla famiglia, smascherando la violenza che si nasconde dietro alla facciata del perbenismo e delle convenzioni sociali. È artista ospite principale del Teatro Biondo di Palermo, dove dirige anche la “Scuola dei mestieri dello spettacolo” ma è notissima anche a Milano, con tante opere andate in scena al mitico Crt

Nell'audiodocumentario le tre protagoniste parlano delle loro vite, dei loro mestieri e della forza dell'arte, del significato di essere donne in Sicilia, della violenza contro le donne, della mafia e degli uomini, degli anni delle stragi e della Sicilia di oggi, in cui sembra non esserci più futuro, soprattutto per i giovani, mentre la forza della creatività cerca comunque di aprirsi nuove strade. Dalle loro testimonianze emerge il ritratto di una Sicilia inconsueta e capace di dare speranza.  
Il documentario, auto-prodotto da Brunkhorst e Herzog, si avvale nell'edizione italiana della voce narrante di Patrizia Bollini e della musica gentilmente concessa dai Fratelli Mancuso, e ha una durata di 63 minuti. Nella serata della prima il pubblico è invitato al dibattito finale con le protagoniste. 








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