29 luglio 2011

Vacanze sconnesse

Sull'incantevole Pantelleria la connettività di Vodafone è disastrosa. Il 26 c' è stata in compenso una prolungata apertura FM in E sporadico centrata su Galles e Irlanda. appena riesco a caricare i clip ve ne parlo. ancge il 27 luglio forte apertura bielorussa sulle frequenze basse della banda OIRT e un paio di segnali dall'est anche in banda normale. Poco fa, intorno alle 3 locali ho ascpltato BBC R2 su 89.9 e due o tre ucraine in banda OIRT ma per adesso tutto è tornato quiescente.

21 luglio 2011

Il calcio Bundesliga in diretta sul DAB+ tedesco

Il primo di agosto, il mese deputato all'italico ozio, scatterà in Germania il (ri)lancio della radio digitale DAB+. E' soprattutto un rilancio, perché le autorità regolamentari e finanziarie hanno concesso alla radio digitale una ultima prova di appello dopo anni di sostanziale stasi di una prima fase timidamente sperimentata tra anni Novanta e Duemila.
Devo dire che l'impegno da parte degli operatori mi sembra notevole, almeno seguendo il "ticker" informativo allestito da Radiowoche. In questi giorni si parla di convergenza mediatica a Monaco, nel corso dei Medientage. I costruttori moltiplicano i loro annunci in previsione della folla di persone che vorrà attrezzarsi per ricevere i nuovi programmi. Noxon per esempio, già nota per le sue Internet radio, propone per poche decine di euro il Noxon DAB Stick, una chiavetta USB con ricevitore DAB+ integrato (cliccate sul link per scaricare il pdf in italiano che trovate sul sito di Terratec.it, immagino per la vendita in Italia di questo interessante accessorio per pc Windows). Tra i grandi brand Philips è sicuramente uno dei più attivi. Non solo sta potenziando l'offerta con hi-fi, portatili e radiosveglie compatibili DAB+ (per la verità alcuni modelli sono già presenti anche sul catalogo italiano) ma ha anche attivato una politica di partnership con i fornitori di contenuti. Philips ha infatti annunciato di voler collaborare con 90elf Deutschlands Fußball-Radio per favorire il più possibile la ricezione delle cronache radiofoniche delle partite della Bundesliga, che 90elf trasmetterà live e in esclusiva sul DAB+
Che cosa pensate che succeda in Italia se Raiway si decidesse ad attivare il DAB nelle dieci città principali e la Lega calcio si accordasse per trasmettere le radiocronache live di tutte le partite di Inter, Milan, Roma, Juventus e Napoli? Non credete che questo basterebbe a generare l'acquisto di centomila ricevitori digitali? Invece sappiamo tutti quello che NON sta succedendo dalle nostre parti con gli ex-ambiziosi piani di digitalizzazione della radio. Grazie alla solita Newsline sono venuto a sapere che il Ministero dello Sviluppo Economico (nella nostra situazioni di crescita zero dovrebbero cambiare un nome che suon come una presa in giro) ha pubblicato l'"Elenco dei soggetti legittimati a svolgere le attività di fornitore di contenuti di programmi radiofonici su frequenze terrestri in tecnica digitale". Il ricorrente e fumoso legalese per definire le emittenti radiofoniche autorizzate (su oltre 1.200 domande pervenute) a trasmettere in DAB. Cliccate e scaricate anche voi, vi ritroverete sullo schermo un documento surreale. Sono oltre trenta pagine con oltre trenta nomi per pagina, un numero francamente abnorme di stazioni "autorizzate". Eccoci di nuovo nel pieno della nostra vocazione al paradosso. In questo momento gli impianti DAB in Italia si possono forse contare sulle dita delle mani, ma se andiamo a leggere le delibere, i regolamenti e gli elenchi pubblicati da Agcom e dall'MSE sembra che nottetempo debbano spuntare diverse centinaia di antenne. Mentre nella realtà dei fatti non c'è una lira da spendere, neppure in un piano di sviluppo conservativo come quello delineato da Raiway ben più di un anno fa. Al marasma infrastrutturale si accompagna il vuoto di idee sui contenuti del DAB. Che cosa pensano di trasmettere i mille prodi ministeriali sui futuribili multiplex della radio digitale che gli sono stati appena concessi? Gli stessi contenuti che milioni di persone possono ascoltare gratis sull'FM? I miei contatti in Radio Rai mi parlano per esempio dei piani per riprendere sul DAB+ i flussi delle nuove Web Radio Rai: un'idea molto bella, ma quanti italiani avranno davvero modo di accedere a questi programmi?

OFCOM: Wi-FI anche nell'FM con la radio cognitiva

Mi era sfuggita, due settimane fa, la dichiarazione con cui Ed Richards, chief executive del regolatore britannico OFCOM, ha per la prima volta accennato alla possibilità di utilizzare le tecnologie della radio cognitiva dei cosiddetti "whitespaces" (i buchi frequenziali non altrimenti impegnati) anche nella banda FM lasciata parzialmente libera da un eventuale processo di spegnimento delle stazioni analogiche. E' una dichiarazione molto importante perché finora non era mai successo che un "politico" del radiospettro ipotizzasse uno scenario di assegnamento di frequenze comprese tra gli 88 e i 108 MHz per servizi come la connettività a Internet senza fili. Gli attuali sistemi di comunicazione interattiva digitale occupano porzioni di spettro piuttosto larghe, che trasportate nella piccola finestra di 20 MHz dell'attuale FM si mangerebbero il grosso dello spazio disponibile.
Notabene, Richards non ha affatto voluto dire che a partire da una certa data le frequenze FM verranno assegnate agli operatori di telecomunicazioni per erogare servizi non broadcast (oltretutto saranno frequenze molto pregiate perché a 100 MHz i segnali radio si ricevono meglio all'interno delle case e potrebbero aiutarci a rimediare a molte situazioni di digital divide di zone rurali e montagnose). La radio cognitiva consentirebbe piuttosto di impegnare queste risorse in modo intelligente, occupando solo gli spazi lasciati effettivamente liberi dalle stazioni broadcast a carattere locale che sopravviveranno allo switch-over (peraltro non ancora ufficialmente deciso). Secondo Richards sarebbe addirittura un buon modo per evitare che gli stessi spazi bianchi finessero per essere illegalmente occupati da pirati e hacker. Sarebbe però un precedente importante, perché fino a oggi siamo stati abituati a pensare allo spettro delle radiofrequenze come a un insieme di slot rigidamente assegnati a determinati servizi, con precise regole anti-interferenziali. La radio cognitiva cambierebbe radicalmente questo scenario e il risultato è che comunque l'FM così come la conosciamo attualmente perde molta della sua sacralità. Un fatto su cui editori radiofonici e ascoltatori dovranno cominciare prima o poi a ragionare seriamente.
Ofcom considers future of FM radio band
July 6, 2011

Ofcom today proposed an innovative new use for the airwaves that will be freed up following the UK’s switch from analogue to digital radio.
Speaking at the Radio Centre members’ conference today, Ofcom Chief Executive, Ed Richards, identified White Space Devices as potential new users of the freed up FM radio airwaves. These devices could use these frequencies to deliver innovative applications such as mobile broadband in very sparsely populated areas.
The technology works by identifying unoccupied radio waves called “white spaces” to transmit and receive wireless signals.
Compared with other forms of wireless technology, such as Bluetooth and Wi-Fi, White Space Devices are being designed to use a much wider range of frequencies, including the lower frequencies that have traditionally been reserved for TV and radio.
Ofcom has been leading the way in Europe to develop a system that would allow these devices to work without interfering with other users of spectrum. To date, this has focused on using the white spaces between digital TV channels. However, in practice this technology could also work in the FM radio band.
Signals at these frequencies travel further and more easily through walls.
Ed Richards said: “We believe that any release of new spectrum has great potential to enable innovation and growth in new applications and services.”
“Spectrum is a resource that is in huge demand, fuelled by the recent explosion in smart phones and other wireless technologies. However there is only a limited amount of it to go around, which means we need to start thinking more creatively about how it is used. White Space Devices could offer an effective solution.”

Digital radio switchover

It is anticipated that all large scale radio stations will migrate to digital and eventually cease to broadcast on analogue FM radio. Smaller stations are expected to remain on FM.
This is expected to free up as much as 50% of the capacity currently used to deliver FM radio services and has raised questions as to what this capacity will be used for.
“Our first principle has to be that any future use of the FM band is an efficient use of radio spectrum,” said Ed Richards.
“There must be certainty for smaller and community stations, that do not move across to DAB. These will continue to play their important role, and FM is an appropriate technology for the scale at which they operate.”

Protecting the radio industry

Ed Richards explained that White Space Devices offered a solution that could safeguard the interests of the radio industry by making it less likely that it was backfilled with new commercial and pirate radio stations.
“White Space Devices offer a creative solution that would not only use spectrum to its full capacity, but would also work along side existing smaller FM radio stations. This could be done without causing interference and without any commercial conflict.”
“This approach not only would spur on technological innovation but it could also further restrict the opportunity for pirates to fill in the gaps caused by careful spectrum planning.”

White space technology

On 9 November 2010, Ofcom launched a consultation on the processes needed to successfully launch the technology and how new devices will be made available to consumers without the need for a licence. This was based on using white spaces between digital TV channels, however it could also be extended to use white spaces in the FM radio band. Ofcom expects to publish a statement concluding its thinking in the area of digital TV white spaces shortly.

White space database

It is important that white space devices do not interfere with other wireless technologies that share these frequencies. The solution is for devices to do this by consulting a “geolocation database” that contains live information about which frequencies are free to use at their current location.
Ofcom expects to make it possible for interested companies to host such databases.

How the technology will work

Some white space applications will work in a similar way to Wi-Fi, which uses a wireless router to send and receive information to other wireless devices. A key difference is that the white space router or base station will first need to consult a list of databases hosted online. It will describe its location and device characteristics to one of these databases on a regular basis. The database will then return details of the frequencies and power levels the router is allowed to use so that it does not interfere with other devices operating in its vicinity.

19 luglio 2011

Agcom: affrettatevi a rimpiazzare Audiradio

Con delibera del 6 luglio, Agcom interviene sul caso della liquidazione di Audiradio e in base alla legge 249/97 che l'ha costituita (e per la quale l'authority tra le altre cose "cura le rilevazioni degli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione; vigila sulla correttezza delle indagini sugli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione rilevati da altri soggetti, effettuando verifiche sulla congruita' delle metodologie utilizzate e riscontri sulla veridicita' dei dati pubblicati") invita il settore radiofonico a darsi una mossa per riorganizzare un sistema di rilevamento degli indici di ascolto radiofonico. Se non sarà possibile una riorganizzazione "dal basso", Agcom avverte che ci penserà lei, incaricando una società esterna scelta in base a rigorosi criteri di trasparenza.
Mi sembra un atto più che dovuto, quello del Garante, ma sono pronto a scommettere che il nostro settore radiofonico sia del tutto incapace di arrivare a un nuovo accordo (altrimenti avrebbe condotto in porto la ristrutturazione di Audiradio). Vedremo che cosa succederà e soprattutto con quali tempi. Visti i recenti crolli del mercato pubblicitario (la radio perde 9 punti secchi tra gennaio e maggio secondo Nielsen: non fatevi ingannare da quel -8,4 complessivo riportato nelle tabelle e derivato da una stupida media non pesata tra fatturati tabellari ed extra tabellari, che sono sì leggermente in crescita ma contano pochissimo) mi pare che non ci sia molto da tergiversare.
Grazie a Newsline che ha anche pubblicato il link al testo completo della delibera.

Codice Morse, nella cronaca e nell'arte contemporanea

Qualche tempo fa Fuori Orario di Rai 3 ha trasmesso un film di Jacques Doillon, "Le premier venu". La protagonista femminile è Clémentine Beaugrand, al suo debutto cinematografico. Ne ero rimasto colpito e cercando su Internet ho scoperto che la Beaugrand è soprattutto un'artista figurativa e performer. Il suo sito Web, condiviso con Antoni Collot, contiene un album delle sue strane istallazioni.
Dissolvenza.
Il New York Times ha pubblicato, con grande sorpresa degli appassionati del genere, un lungo articolo sulla Night of Nights, l'iniziativa dei ragazzacci marconisti della Maritime Radio Historical Society, quelli che in occasione dell'anniversario della chiusura delle stazioni costiere americane tornano a sedersi di fronte agli apparati originali di stazioni come la KPH di San Francisco e per un'intera giornata diffondono notizie e traffic lists.
Dissolvenza.
Oggi sono tornato per caso sul sito della Beaugrand e ho trovato una nuova aggiunta al suo album. Il mese scorso, presso un centro universitario di Versailles, Clémentine ha "trasmesso" - attraverso un doppio set di 12 lettori mp3 - una registrazione dei 551 nomi di Dio secondo le tre religioni monoteiste, codificati in Morse a 551 Hz (non c'entra con l'espressività artistica della giovane attrice e studentessa di teologia francese ma 550 Hz è la mia nota di ascolto dei radiofari). I due insiemi di lettori vengono attivati con un leggero décalage, creando un effetto di sfasatura alla Philip Glass che nel complesso risulta molto suggestivo. Ecco il video di questa performance:

Appeler Dieu from esperluette.biz on Vimeo.

Ed ecco invece la trascrizione in punti e linee dei 551 nomi:

18 luglio 2011

BBC: crowdsourcing per misurare la copertura 3G

Il crowdsourcing al servizio della Quality of Service delle infrastrutture cellulari. Dopo il progetto Ne.Me.Sys lanciato da Agcom in Italia per la misura dei livelli di servizio delle reti Internet fisse dei diversi operatori, la BBC lancia una analoga iniziativa basata su una app Android (sviluppata da Epitiro, criticata per il forte impatto dell'applicazione sulla batteria degli smartphone). Basta installare questa app sul proprio telefonino Android per costruire una mappatura dell'intensità di campo generata dalle antenne 3G degli operatori mobili britannici. Una mappa possibilmente più attendibile (soprattutto nel confronto ricezione outdoor/indoor) di quelle normalmente pubblicate sui loro siti Web.

We're mounting an ambitious project to try to map mobile coverage across the UK - and, if you have an Android phone, you can be part of it. From today you can download an app which will record the signal you're getting on your phone - 3G, 2G or nothing - and feed the data back to our research project.
The UK 3G survey app has been developed by Epitiro, the firm behind Ofcom's recent report on mobile broadband speeds.
It will record phone signal data all the time the phone is switched on, and Epitiro is going to work with us to collect the results over the next month.




La cosa divertente è che appena diffusa la notizia, alla BBC sono arrivate le segnalazioni di una campagna di misura molto simile, ma su scala mondiale, effettuata da OpenSignalMaps. Anche in questo caso si tratta di scaricare una app Android (ma presto dovrebbe esserci quella per iPhone) per raccogliere dati che finiscono in un archivio centralizzato e vengono rielaborati in una mappa Google che mette subito in evidenza le aree in cui la rete mobile fa acqua.
Immaginatevi che cosa si potrebbe realizzare sviluppando analoghe applicazioni che sfruttino i chip per la ricezione dei segnali FM per tracciare mappe di copertura e interferenza!

16 luglio 2011

Olanda: due incendi provocano un blackout radiotv

Spettacolare incedente a Hoogersmilde in Olanda, dove ieri un incendio alla torre radiotelevisiva ha provocato un crollo rovinoso della struttura, lasciando una buona parte del territorio olandese all'oscuro di molti pogrammi tv e radiofonici FM. Un trasmettitore d'emergenza è stato allestito a Groningen per ripristinare parzialmente le trasmissioni FM. I programmi del primo canale nazionale sono stati dirottati sui 747 kHz in onde medie.


La questione è ancora più complessa (e un po' sospetta, anche se le autorità negano ogni collegamento tra i due incidenti) perché contemporaneamente al crollo della torre di Smilde è scoppiato un secondo incendio nell'impianto di IJsselstein/Lopik, dove i tecnici hanno deciso per prudenza di chiudere le trasmissioni. In questo momento in Olanda funzionano regolarmente la tv e la radio via cavo e Internet, il digitale televisivo terrestre di Digitenne è out e il 75% del Paese non riceve l'FM.

15 luglio 2011

Pay radio via sat, Class Editori ci riprova con SolariMobile

Quattro anni dopo gli accordi con l'operatore satellitare Worldspace, accordi saltati a causa del fallimento dell'azienda americana, Class Editori prova a rilanciare il discorso della pay radio satellitare in Italia. Questa volta però sceglie due partner decisamente più affidabili: SES Astra e Eutelsat, due competitor uniti nella joint venture SolarisMobile. Sto cercando di approfondire i dettagli su questa importante iniziativa, che dovrebbe partire a ottobre con un trial su Milano. Intanto eccovi il comunicato di SolarisMObile (grazie a Antonio Tamiozzo che mi ha segnalato quello di Class Editori).

SOLARIS MOBILE AND CLASS EDITORI SIGN AGREEMENT TO LAUNCH DIGITAL RADIO SERVICE IN ITALY

First Commercial Contract for Solaris Mobile

Solaris Mobile Ltd., the Dublin based pioneer of European next generation mobile communications networks, a joint venture company formed by SES Astra and Eutelsat Communications, and Class Editori, a leading Italian media publishing group, have reached an agreement to launch an initial phase package of radio services to listeners across Italy.
The initial phase of the roll-out will commence in October 2011 with the deployment of a hybrid satellite and terrestrial network in Milan. Solaris Mobile is partnering with major Italian network operators for the provision of the terrestrial transmission network. Following the successful implementation of the initial phase, it is envisaged that a full commercial launch may take place in 2012 where Solaris Mobile plans to extend the hybrid network across the whole of Italy.
Italy enjoys the largest number of radio channels within the EU and through this agreement, Italians will be able to access dozens of new digital radio channels broadcasting music, news, entertainment and sports, in their original format with continuity of reception across the entire country. The high quality digital audio signal will also be complemented with new visual elements, delivering sophisticated media services such as programme information and traffic related data. Class Editori will provide high quality content to radio listeners through the Solaris Mobile radio network.
Solaris Mobile was recently granted an 18 year licence to operate Mobile Satellite Services (MSS) in Italy enabling it to deploy its hybrid satellite and terrestrial transmission network for the delivery of entertainment and information services to people on the move, in cars and to personal handsets. This licence brings to eleven the total number of national licenses awarded to Solaris Mobile across Europe,
which also include France, Sweden, Germany, Finland, Luxembourg, Slovenia, Denmark, The Netherlands, Poland and the United Kingdom.
Steve Maine, CEO, Solaris Mobile Ltd. commented, “The agreement with Class Editori is a historic occasion not just for Italian radio audiences but for radio listeners throughout Europe as it signals an innovative step forward in the migration from analogue to digital radio. This contract is our first and marks the debut of the delivery of services using our network infrastructure within the EU. Our hybrid satellite and terrestrial network provides a cost effective and rapidly deployable platform for digital radio broadcasters offering more channels for local, national and regional coverage.”
Luca Panerai, Vice Chairman, Class Editori commented, “In recent years, Class Editori has been involved in developing a pay-radio business model, which is evident by past agreements with a major automobile manufacturer and other important players interested in the development of the sector. Finally, we now have the opportunity to begin working with a serious and motivated partner who shares
our vision of building this business on a large scale. Partnering with Solaris Mobile, the initial phase, commencing in October is the first step in realising our vision of delivering the most advanced rich media infotainment and radio services to Italian listeners.”


L'infrastruttura è mista satellitare-terrestre (immagino con gap filler isofrequenziali) ma il vero elemento di interesse, tecnologicamente parlando, è che mentre Worldspace era una infrastruttura decisamente vecchia per i parametri attuali, il satellite su cui poggia SolarisMobile è il W2A lanciato da Eutelsat e in orbita geostazionaria a 10 gradi Est. Spulciando le informazioni sul sito Solaris e su altre fonti, ho trovato una documentazione dettagliata (al punto da specificare il chipset utilizzato, un DIB29098 della francese DIBcom, un ricevitore DVB SH/T/H quad-band) sui sistemi che consentono per la ricezione "in car" dei contenuti radiotelevisivi. La famiglia di dispositivi in grado di sintonizzarsi sui segnali del W2A - a quanto ci è dato di capire a standard DVB, ma questo dettaglio va confermato - comprende il ricevitore satellitare Q200 sviluppato da Quantum, descritto come un fornitore specializzato italiano(!). Sulla carta è disponibile anche una versione pocket, sviluppato dalla tedesca Elektrobit. Più che di ricevitori si tratta di veri e propri gateway, perché i segnali vengono riproposti all'interno delle vetture attraverso Wi-Fi. Tutti particolari che attizzano la curiosità nei confronti di questo progetto, soprattutto alla luce dei continui sviluppi della larga banda mobile terrestre.

14 luglio 2011

Genova, 10 anni dopo, con Radiopopolare e Cassandra

Da lunedì 18 Radiopopolare di Milano organizza una serie di trasmissioni speciali, anche in corrispondenza da Genova, per raccontare, a dieci anni di distanza tutte le cose brutte accadute (fatte accadere) in una città difficile e bella da amare.
genova 2001 - genova 2011

Dieci anni dopo è possibile tracciare un bilancio non reducistico di quei fatti?
Popolare Network ci proverà, da lunedì 18 luglio, tornando a Genova, trasmettendo da lì, incontrando i protagonisti di allora e mettendoli a confronto con la realtà di oggi; ripercorrendo quelle strade macchiate di sangue, indagando sui legami tra i movimenti del 2001 e gli indignados del 2011.
Le analisi sull'economia, sulla guerra, sui diritti, sull'informazione che quelle migliaia di uomini e donne proposero in molti casi si sono rivelate precise, quasi profetiche. Altre - invece - non hanno retto alla prova dei fatti.
L'insieme di quelle giornate rappresenta, ancora oggi, un'eredità preziosa. La feroce repressione di quel movimento per molti è tutt'ora una ferita indelebile. Popolare Network sarà a Genova nel decimo anniversario del G8 con lo spirito di servizio di sempre: indagare, raccontare, scoprire, proporre riflessioni.
Per l'occasione trasmetteremo in diretta da Genova, dalle 6.30 alle 11 e poi dalle 18 alle 21, avvalendoci della collaborazione di E, la rivista di Emergency.
Ascoltateci sulle frequenze di Popolare Network, guardateci su www.e-ilmensile.it

Forse ancora non ce ne rendiamo conto ma a Genova, dieci anni fa, c'è stato un golpe. Consistenti gruppi di rappresentanti di tutte le forze dell'ordine, fuori controllo o controllati da ragioni e individui fuori dalla Costituzione, hanno coscientemente portato avanti azioni mirate a creare una area di sospensione dei diritti civili e costituzionali. Un fatto di gravità inaudita e senza precedenti nella pur travagliata storia della Repubblica. Il bilancio delle vittime non ci avvicina, fortunatamente, alla Siria o all'Iran, ma la prima lezione che dovremmo trarre da quegli eventi, il sangue che colava sui volti delle ragazze, dei giovani padri di famiglia, quel primo concreto frutto della paranoica politica della paura che abbiamo lasciato ci governasse in questi anni, tutto questo ci dice che la Siria è molto, troppo vicina.
Ci vorranno decenni, e stuoli di storici e altri studiosi, neurologi inclusi, per venire a capo degli abissi che abbiamo visitato, complici consapevoli, dal 1994 a oggi. Il programma di Radiopopolare è solo una prima tappa di questo indispensabile percorso. Vi segnalo anche, purtroppo solo fino al 24 luglio, la mostra gratuita allestita a Palazzo Ducale dall'associazione genovese Progetto Comunicazione, Cassandra 2001-2011.


13 luglio 2011

Censis: la radio è ancora ascolta e credibile

L'ultima edizione del nono rapporto Censis sui consumi mediatico-informativi degli italiani rivela che la televisione comincia a dare cenni di cedimento: negli ultimi dieci anni i livelli di utenza sono leggermente diminuiti. Crescono invece nello stesso periodo quelli della radio, anche se negli ultimi due anni di crisi c'è stata una contrazione. Internet si sta affermando soprattutto tra i giovani come fonte di informazione primaria, al posto di tv e quotidiani. La radio perde nelle fasce giovanili, ma nel complesso rimane subito dopo Internet il mezzo giudicato più autorevole.










Iridium, un passo verso l'air traffic control "NextGen"

La Federal Aviation Authority ha dato la luce verde all'impiego dei servizi di air traffic control e comunicazione che la flotta satellitare Iridium offre ai velivoli in rotta oceanica, dove vengono ancora utilizzati link in HF (onde corte) per comunicare con le torre di controllo.
Iridium Communications Inc. announces that the U.S. Federal Aviation Administration (FAA) will authorize aircraft operating in oceanic airspace to use its satellite data service for critical air traffic control communications. This marks completion of the FAA process evaluating aircraft flying in airspace under its jurisdiction to use Future Air Navigation System (FANS) 1/A over Iridium (FOI) to meet communications requirements for air traffic control. The decision is an important milestone in providing corporate and commercial aircraft a cost-effective alternative for implementing FANS 1/A communications. Iridium's fully global coverage provides the aviation industry with an attractive alternative for long-range voice and data communication systems.
"Iridium is a natural choice for aviation safety communications because of our high reliability; global coverage; small, lightweight hardware and the significant cost savings to aircraft operators," said Matt Desch, CEO, Iridium. "After five years of study, validation and extensive in-flight testing, we are thankful to all stakeholders that participated in this achievement — including the FAA's Performance-based Operations Aviation Rulemaking Committee Communications Working Group (PARC CWG), our extensive ecosystem of aviation partners, participating airlines, the International Civil Aviation Organization (ICAO) and the Radio Technical Commission for Aeronautics (RTCA). We believe the FAA's decision validates our position as the optimal satellite service for aircraft operational communications, and opens up significant new opportunities for Iridium in the aviation market. FOI, when implemented, has the potential to enable aircraft operators to reduce their capital investment by half."
In a letter to the FAA, Dave Nakamura, PARC chairman, wrote, "The global air transportation system will benefit from FANS 1/A over Iridium (FOI) as it provides a practical alternative for Air Navigation Service Providers (ANSPs) to expand data link service and for commercial and business aviation markets to equip their fleets more quickly. FOI hardware is a significantly lower cost solution than other Aeronautical Mobile Satellite (Route) Service (AMS(R)S) alternatives. Iridium-based equipment is easier to retrofit, draws less power, is lighter in weight, and provides global coverage, including the Polar Regions."
In a response to Nakamura, Margaret Gilligan, FAA associate administrator for aviation safety, wrote, "The FAA accepts FOI as a viable means for air traffic service communications, particularly in accordance with performance specifications for reduced oceanic separations based on automatic dependent surveillance-contract (ADS-C)." Gilligan added, "The Air Traffic Organization (ATO) will take appropriate action to remove restrictions on FOI operations in its oceanic airspace. The FAA will also advocate removal of any restrictions imposed by other air navigation service providers. FAA aircraft certification and flight standards offices will continue to certify aircraft with FOI installations..."
Noting other important elements of the FAA decision, Damien McCormack, portfolio director, SITA commented, "This use of FOI operations would enable air traffic controllers to reduce separation zones and enhance operational efficiency without compromising safety, and has the potential to result in reduced emissions and fuel usage through more efficient routing of aircraft. In addition, airlines would benefit from global and cost-effective communications coverage that enables them to leverage preferred routes."
The FAA accepted the recommendations of the PARC following satisfactory completion of a year-long operational evaluation of FOI technology. Other ANSPs are expected to follow the FAA's lead and accept Iridium as a viable option to meet communication needs in their own airspace in the near future. This FAA recognition marks one more milestone as Iridium wins broad acceptance in commercial aviation as a key component of any cockpit communications solution. Iridium's aviation industry partners, and their myriad products and services, play a key role in increasing Iridium's aviation customer base, which is now already more than 25,000 subscribers.

E' una decisione che rientra nel quadro di un ambizioso piano di ristrutturazione del NAS, National Aviation System, che per come è fatto si basa su un sistema di air traffic control nato esattamente 75 anni (il luglio la FAA ha celebrato l'importante anniversario). A partire dal 2012 e fino al 2022 è previsto un piano di implementazione di NextGen, in cui le comunicazioni dati e il satellite per il posizionamento avranno il predominio sulla voce trasmessa su una infrastruttura VHF e il radar di terra. NextGen è una soluzione che si compone di cinque pezzi principali, ADS-B Automatica dependent surveillance-broadcast, basato su GPS; System Wide Information Management; Next Generation Data Communications (sull'esempio di FANS); Next Generation Network Enabler Weather; e infine il NAS voice switch, un unico megacentralino per sostituire i diciassette switch regionali che compongono l'attuale struttura di supporto alle comunicazioni voce per il volo.
Ecco un breve filmato che confronta il prima e il dopo NextGen: sembra proprio di capire che la tendenza vada verso la digitalizzazione, anche per quanto concerne gli attuali link in fonia analogica.



11 luglio 2011

Con iHeartRadio ClearChannel insegue Pandora

Sulla scia della quotazione in borsa dell'americana Pandora e del suo servizio di streaming musicale personalizzato, capace di portar via cospicue fette all'ascolto convenzionale della radio, l'iundustria radiofonica prepara una risposta che dimostra come la lezione comincia a passare: le stazioni radio USA non possono sperare che la loro rendita di posizione, la forte base locale di ascoltatori, possa resistere a lungo all'attacco che non è solo di Pandora ma anche di servizi come Sirius XM, il network satellitare digitale il cui titolo proprio in questi giorni è stato inserito nell'indice Nasdaq-100. L'azione SIRI non vale i gli oltre 350 dollari di Apple, si aggira piuttosto intorno ai 2 dollari. Ma l'ingresso nel Nasdaq-100, al posto del titolo di una azienda di prodotti biomedici, è un riconoscimento significativo per una azione che fino a poco tempo fa rischiava addirittura di essere completamente esclusa dai listini. Pandora, che si è quotata in borsa circa un mese fa, nel frattempo dopo i primi giorni di comprensibile acclimatamento, sembra aver imboccato un percorso di graduale anche se lenta crescita. Partita a 17 dollari era subito capitombolata quattro dollari in basso, per poi riguadagnare fino a quota 20: come dire che chi aveva investito un milione nei primi giorni di quotazione oggi, in meno di quattro settimane, ha in tasca un milione e mezzo.
Farà senza dubbio bene sia a Pandora, sia a "SIRI" (il nome di Sirius XM allo stock exchange) la notizia del grande annuncio che il gruppo ClearChannel farà questa mattina in America (le due del pomeriggio da noi) a proposito del suo servizio Internet, iHeartRadio. Secondo le indiscrezioni raccolte da Radio.info la novità riguarda l'aggiunta di contenuti streaming musicali di stampo "pandoriano", oltre che la piena disponibilità dei flussi Internet delle centinaia di stazioni locali in FM e AM controllate da ClearChannel. Al centro di questa manovra ci sarà un imponente concerto programmato a fine settembre all'MGM Grand, uno dei più grandi alberghi di Las Vegas. Concerto che vedrà la partecipazione di molti divi della musica pop.
Un interessante articolo di Rocco Pendola, analista dalle chiare origini italiane, sul sito Seeking Alpha, descrive uno scenario di inseguimento che si presenta abbastanza favorevole per l'inseguitore ClearChannel. Secondo le cifre di ascolto online di Triton Digital oggi Pandora supera ClearChannel di cinque a uno, con oltre 680mila sessioni di ascolto attive in media contro le 122mila di ClearChannel su Internet. Pendola sostiene che la radio terrestre, impegnata finora a combattere battaglie di retroguardia - come quella che le permette di svicolare i congrui versamenti di royalties musicali che le radio online devono versare come balzello ai discografici - sembra finalmente essersi accorta di avere a disposizione tutte le armi che le servono per competere in una realtà dove tralicci, connessioni Internet, telefonini e grandi eventi musicali, si mescolano dando luogo a strategie convergenti del tutto innovative. Per dirla come Rocco: la radio si è accorda di essere «free, it's everywhere and it has thousands of stations and personalities at its disposal to drive digital, online and mobile efforts.» (gratis, dappertutto e ricca di migliaia di stazioni e personalità radiofoniche pronte a condurre campagne digitali, online e in mobilità).
Per l'Europa e l'Italia in particolare è ancora uno scenario futuribile, anche perché oltre agli importanti operatori "pure Internet play" manca completamente il terzo incomodo di una radio satellitare mobile come Sirius XM. Ma se vale il principio per cui quello che avviene oggi oltreoceano potrebbe accadere qui fra tre anni, forse i nostri gruppi nazionali farebbero bene a fare i loro compiti a casa. Quando saranno tornati dal funerale di Audiradio.

08 luglio 2011

La FCC perde la causa sul possesso mediaico

Sentenza storica negli Stati Uniti sulla causa che ha visto contrapposto l'organizzazione no profit Prometheus Radio Project, leader dell'attivismo a favore delle emittenti radio ultralocali, e la Federal Communications Commission, il regolatore americano. La Commissione aveva proposto una forte deregulation delle norme che impediscono agli editori americani di possedere più media sui mercati locali. Prometheus si era schierata contro questa proposta temendo gravi ripercussioni sulla "diversità mediatica". E il tribunale le ha dato ragione.
La prossima tappa riguarda la questione delle stazioni FM low power, recentemente sancite da una legge approvata all'inizio del 2011. ll 12 luglio prossimo la FCC dovrebbe annunciare le regole che implementano la nuova normativa, stabilendo un criterio per equilibrare le esigenze delle low power con quelle delle grandi stazioni commerciali e dei loro ripetitori a bassa potenza (i cosiddetti "translator"). Per sensibilizzare la pubblica opinione soprattutto nelle grandi metropoli Prometheus ha lanciato la campagna Radio Summer.

Federal Court Rejects Media Consolidation in Prometheus vs. FCC
Ruling represents second historic victory for Prometheus Radio Project this year

PHILADELPHIA – On Thursday, the U.S. Court of Appeals for the Third Circuit issued its long-awaited verdict in Prometheus Radio Project v. the Federal Communications Commission, rejecting the FCC’s attempt to further deregulate media ownership. The Court threw out FCC rules that would have allowed one company to own a newspaper and broadcast stations in the same market. The Court also upheld the FCC’s other limits on local broadcast ownership, and agreed with Prometheus and other public interest groups that the FCC failed to consider the impact of its rules on women and people of color.
"We won on almost every point. This decision is a vindication of the public's right to have a diverse media environment,” said Andrew Jay Schwartzman of Media Access Project, who argued the case on behalf of Prometheus.
This is the second major victory this year for the Prometheus Radio Project, whose ten-year effort to pass legislation expanding community radio succeeded when President Obama signed the bipartisan Local Community Radio Act into law on January 4. The law will result in thousands of new community radio stations, and the FCC will be accepting applications for stations as early as next summer.
Both victories are the result of widespread, bipartisan grassroots organizing. The Third Circuit Court’s decision referred to the testimony from thousands of people who participated in FCC ownership hearings nationwide, finding that the FCC failed to give people adequate opportunity to weigh in on the rules.
“Media matters. Thousands of people fought to pass the Local Community Radio Act, and thousands more spoke out loudly when the FCC tried to further consolidate broadcast media. We’ve won these battles, but we must continue to push the FCC to do the right thing for community radio. Industry voices always have the ear of the FCC, but thanks to the nationwide clamor for a better media, we have their attention now,” said Brandy Doyle, Policy Director at the Prometheus Radio Project.
On July 12, the FCC will again propose new rules, this time to implement the Local Community Radio Act. The rules must comply with a mandate from Congress to ensure that channels will be available for low power FM community radio in urban markets. They will set a balance between low power stations and translators, which repeat the signals of larger stations. Prometheus and other public interest advocates are working for rules to give urban communities a voice on the airwaves.
“We look forward to seeing the FCC’s proposal on July 12, and we are ready to push for stronger rules if necessary,” said Doyle. “Commercial broadcasters must share the airwaves with the urban churches, schools, and non-profits who have waited more than a decade to serve their communities with radio.”
Preparing for that opportunity, volunteers nationwide are mobilizing community groups to apply for stations through Prometheus' Radio Summer outreach campaign.
Prometheus first won its landmark case against the FCC in 2003, blocking the FCC from dramatically consolidating broadcast media ownership. In 2007, the FCC tried to deregulate the industry again, seeking to end a 35-year old ban on newspaper/broadcast cross-ownership. Today the Court rejected that effort.
In today’s win, Prometheus and Media Access Project were joined by public interest allies including Free Press, the Georgetown Institute for Public Representation, Media Alliance and United Church of Christ.

03 luglio 2011

WRPlus, interim release in attesa del SW commerciale

Novità importante per il mondo delle applicazioni software defined radio che consentono la demodulazione dei segnali radio captati con i principali sistemi di ricezione di questo tipo (Perseus, SoftrRock e così via). E' stata resa disponibile una versione a interim, ancora gratuita, del programma di Sandro Sfregola, WRPlus, un software ampiamente rimaneggiato e riscritto a partire dall'originale Winrad di Alberto Di Bene. Sandro, che sta lanciando con la sua nuova società SDR Applications SaS, una versione commerciale del prodotto, ha nel frattempo rilasciato un upgrade, WRPlus 1.05, che può essere prelevato gratuitamente al solito indirizzo www.wrplus.altervista.org. Non sono in grado di dirvi se questa versione ha una scadenza. A quanto dichiara Sandro nel diffondere questa versione intermedia, il definitivo rilascio del prodotto commerciale avrà luogo in settembre o ottobre e prevede una completa revisione dell'interfaccia utente e molte altre novità. La 1.05 rilasciata oggi risolve diversi problemi di scarsa attenuazione degli alias nel fractional downsampler originario, estende da 1 a 2 GHz le possibilità di sintonia dell'oscillatore locale e corregge qualche problema di decodifica delle informazioni RDS nel demodulatore WideFM.

02 luglio 2011

In Germania chiude l'ennesimo impianto locale MW

Una tessera per volta, il complesso mosaico europeo delle onde medie si sfalda. Questo finesettimana spegne definitivamente l'impianto di Wachenbrunn su 882 kHz, utilizzato da MDR Info. La altre frequenze dovrebbero restare attive:

Senderstandort Frequenz (kHz) Wellenlänge Leistung (kW)
Leipzig 783 383 100
Wilsdruff 1044 287 20
Reichenbach/ Oberlausitz 1188 253 3

Anche Wachenbrunn utilizzava 20 kW. In questo breve clip si può sentire, purtroppo non così distintamente a causa dell'interferenza catalana, il nastro che ripete in queste ore il messaggio relativo alla chiusura. L'impianto, che si trovava in Germania orientale, era stato attivato nel 1950.